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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 aprile 2013 n. 9366. Per la morte del marito, il giudice non può liquidare il risarcimento del danno ai figli e alla moglie il danno in egual misura

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 aprile 2013 n. 9366[1] Per la Suprema corte, i giudici di merito hanno errato avendo quantificato una somma uguale per tutti i componenti del nucleo familiare – moglie e quattro figli, di cui uno appena diciottenne e tre in tenera età – e senza...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 aprile 2013 n. 9140. La domanda risarcitoria di un condomino caduto e infortunatosi non può essere rifiutata per assenza di testimoni, ritenendo non provato il nesso causale

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 aprile 2013 n. 9140[1] Il vizio della motivazione sta nell’aver escluso la sussistenza di nesso causale solo perché non v’erano testi che avessero assistito alle modalità della caduta (il che dipende esclusivamente dal caso), senza scrutinare se a diverse conclusioni potesse in ipotesi pervenirsi...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 aprile 2013 n. 9148. Ha diritto all’indennizzo anche chi ha contratto l’epatite facendo la dialisi a causa di una insufficiente pulizia della macchina dalle sostanze ematiche lasciate da altro paziente

Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 aprile 2013 n. 9148[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/responsabilita/sentenzeDelGiorno/2013/04/si-al-risarcimento-per-lautotrasfusione-se-la-macchina-ha-infettato-il-sangue.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/    Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa  renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 aprile 2013 n. 8486. Danno biologico da invalidità permanente al dipendente delle Poste che ha riportato dei danni fisici durante una rapina, se l’ufficio postale era del tutto privo di misure “idonee a prevenire atti criminosi”

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 8 aprile 2013 n. 8486[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/04/infortunio-sul-lavoro-per-il-dipendente-ferito-durante-la-rapina.html  Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2013 n. 8097. Risarcimento danni in favore dello studente fuori corso a cui il dipendente dell’Università fornisce un’informazione sbagliata su tempi relativi al pagamento delle tasse e che si trovi poi ad essere decaduto per aver superato il termine di otto anni senza dare esami

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 aprile 2013 n. 8097[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/responsabilita/sentenzeDelGiorno/2013/04/va-risarcito-lo-studente-fuori-corso-decaduto-per-lerronea-informazione-dellimpiegato.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/    Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa     renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione terza, sentenza del 22 marzo 2013, n. 7269. Il primo bersaglio dell’inadempimento del medico è il diritto dei genitori di essere informati, al fine, indipendentemente dall’eventuale maturazione delle condizioni che abilitano la donna a chiedere l’interruzione della gravidanza, di prepararsi psicologicamente e, se del caso, anche materialmente, all’arrivo di un figlio menomato.

La massima Il primo bersaglio dell’inadempimento del medico è il diritto dei genitori di essere informati, al fine, indipendentemente dall’eventuale maturazione delle condizioni che abilitano la donna a chiedere l’interruzione della gravidanza, di prepararsi psicologicamente e, se del caso, anche materialmente, all’arrivo di un figlio menomato. E la richiesta dei corrispondenti pregiudizi deve ritenersi insita...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 4033 del 19 febbraio 2013. In tema di lesioni a neonata durante il parto

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 4033 del 19 febbraio 2013 Svolgimento del processo G.C., in proprio e quale tutore della figlia M.F., interdetta, convenne davanti al tribunale di Biella, l’ASL n. (omissis) di Biella chiedendo, sulla base della sentenza inter partes in data 11.1.1999, la condanna della convenuta al risarcimento dei danni...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 3640 del 14 febbraio 2013. In tema di responsabilità del Comune ex art. 2051 c.c.

  Suprema Corte di Cassazione  sezione III sentenza n. 3640 del 14 febbraio 2013 Svolgimento del processo Con sentenza depositata il 4-12-2006 la Corte di Appello di Roma ha confermato la decisione di primo grado di rigetto della domanda proposta da S.E. nei confronti del Comune di Roma per ottenere il risarcimento dei danni riportati a...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 marzo 2013 n. 7128. Diritto al risarcimento del danno non patrimoniale in favore della persona convivente in conseguenza delle lesioni gravissime subite dalla persona a cui è legata da relazione affettiva

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 marzo 2013 n. 7128[1] La convivenza non ha da intendersi necessariamente come coabitazione, quanto piuttosto come stabile legame tra due persone, connotato da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti. In particolare, si ritiene che i riferimenti costituzionali non siano gli artt....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 marzo 2013 n. 6093. Con riferimento ai danni causati per negligenza o imprudenza il medico risponde in ogni caso, anche in merito a problemi tecnici di particolare difficoltà

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 marzo 2013 n. 6093[1] La limitazione di responsabilità professionale del medico-chirurgo ai soli casi di dolo o colpa grave, ai sensi dell’art. 2236 c.c., attiene esclusivamente alla perizia, per la soluzione di problemi tecnici di particolare difficoltà, con esclusione dell’imprudenza e della negligenza. Infatti,...