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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 settembre 2014, n. 19177. In materia diffamatoria, la delibazione delle critiche, affidata alla Corte di cassazione, è ristretta al controllo del rispetto dei principi normativi che regolano la fattispecie astratta, nonché della logicità e congruità della motivazione resa dal giudice. È del tutto estraneo, invece, al giudizio di legittimità l'accertamento di merito relativo all'effettiva capacità diffamatoria delle espressioni in contestazione. In questo senso, è consolidato il principio giurisprudenziale secondo cui, riguardo all'azione di risarcimento dei danni da diffamazione a mezzo della stampa, la ricostruzione storica dei fatti, la valutazione del contenuto degli scritti, l’accertamento in concreto dell'attitudine offensiva delle espressioni usate, la valutazione dell'esistenza dell'esimente dell'esercizio del diritto di critica (la quale ultima si deve esprimere nel rispetto del requisito della continenza e, perciò, in termini formalmente corretti e misurati ed in modo tale da non trascendere in attacchi ed aggressioni personali, diretti a colpire sul piano individuale la figura morale del soggetto criticato) costituiscono accertamenti di fatto, riservati al giudice di merito ed insindacabili in sede di legittimità se sorretti da argomentata motivazione, esente da vizi logici ed errori di diritto

Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 11 settembre 2014, n. 19177 Svolgimento del processo La Candy Elettrodomestici s.r.l. propose domanda di risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale da diffamazione contro la Dyson Ltd. E D.J. . Lamentò d’aver subito pregiudizio a seguito di condotte denigratorie dei convenuti che, nell’anno 2000, avevano preso...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 12 settembre 2014, n. 4662. L'azione di annullamento, dovendo essere sorretta dalle condizioni della legittimazione ad agire e dell'interesse a ricorrere, può essere proposta dal soggetto che sia titolare di una posizione giuridica differenziata e qualificata che risulti lesa, con attualità e immediatezza, da un atto della Pubblica Amministrazione. Nel settore specifico dei contratti pubblici, la legittimazione si dimostra, normalmente, mediante la legittima partecipazione alla gara

Consiglio di Stato sezione VI sentenza 12 settembre 2014, n. 4662 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4939 del 2012, proposto da: Pa. s.p.a., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 12 settembre 2014, n. 4670. L'ambito del merito amministrativo è precluso al giudice amministrativo, il quale non può sostituirsi ad una valutazione rientrante nelle competenze valutative specifiche degli organi dell'Amministrazione a ciò preposti e titolari della discrezionalità di decidere in ordine a quella particolare questione

Consiglio di Stato sezione VI sentenza 12 settembre 2014, n. 4670 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 900 del 2014, proposto da Ca.Sc., rappresentata e difesa dall’Avv. Pi.Tr., con domicilio eletto presso lo studio...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 settembre 2014, n. 36700. In materia di doping, la lista dei farmaci contenuta nel D.M. Salute del 15/10/2002 ha natura «ricognitiva» e non «costitutiva», per cui le ipotesi di reato previste dall'art. 9 della L. 376/2000 sono configurabili anche per i fatti commessi prima della emanazione del decreto. Non solo, la gravità della condotta legata al commercio di simili sostanze viene desunta non tanto dalla insidiosità per la salute della singola sostanza quanto dal comportamento complessivo

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 3 settembre 2014, n. 36700 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRILLO Renato – rel. Consigliere Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. ACETO...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 agosto 2014, n. 36392. In un procedimento per il reato di maltrattamenti in famiglia, anche in presenza di un grave quadro indiziario, da cui emerga che l'indagato abbia posto in essere una serie di violente aggressioni contro la moglie e i figli minori, la misura della custodia cautelare in carcere può non essere giustificata, esistendo altre misure meno invasive ma ugualmente idonee, come l'allontanamento dalla casa familiare.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 28 agosto 2014, n. 36392   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – rel....