Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 5 marzo 2015, n. 9726 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente Dott. MICCOLI Grazia – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – rel. Consigliere Dott. PISTORELLI Luca – Consigliere Dott. POSITANO...
Categoria: Corte di Cassazione
Corte di Cassazione, sezione VI, 17 marzo 2015, n. 5230. Laddove manchi o ritardi l'attuazione della disciplina comunitaria, sorge una responsabilità dello Stato Italiano, di cui può rispondere il Ministero ove convenuto anche se erroneamente quale articolazione del Governo e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, “quale organo di direzione della politica generale del Governo ex art. 95 Cost.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 17 marzo 2015, n. 5230 Svolgimento del processo p.1. La Presidenza del Consiglio dei ministri ed i Ministeri dell’Istruzione Università e Ricerca e della Salute hanno proposto ricorso per cassazione contro i medici G.R.L. e I.V. avverso la sentenza del 25 giungo 2012 della Corte d’Appello di Catania...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 5 marzo 2015, n. 4522. In una domanda di protezione internazionale, l'omosessualità del richiedente asilo può essere dedotta anche in un secondo momento, e cioè dopo che sia stata respinta la prima istanza
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 5 marzo 2015, n. 4522 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – rel. Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 marzo 2015, n. 4508. La recinzione della zona verde comune per evitare un indiscriminato calpestio dell'area, deliberata dall'assemblea dei condomini a difesa della proprieta' condominiale, non e' suscettibile di inquadramento in un'ipotesi di innovazione diretta al miglioramento o all'uso piu' comodo o al maggior rendimento della cosa comune e tanto meno puo' essere assimilata ad una innovazione idonea ad arrecare pregiudizio alla cosa stessa, bensi' configura un semplice mutamento della sistemazione od utilizzazione della cosa comune, rientrante negli atti di ordinaria amministrazione devoluti all'amministratore. E, al contrario, integrano gli estremi di innovazioni vietate, se non approvate nei modi di legge dai condomini, quelle opere che alterano sostanzialmente la destinazione e/o la funzionalita' della cosa comune, tale da turbare l'equilibrio tra i concorrenti interessi dei partecipanti
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 5 marzo 2015, n. 4508 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAZZACANE Vincenzo – Presidente Dott. MATERA Lina – Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere Dott. SCALISI Antonino...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 marzo 2015, n. 5264. Il diritto al rimborso delle spese legali relative ai giudizi di responsabilità civile, penale o amministrativa a carico di dipendenti di amministrazioni statali o di enti locali per fatti connessi all'espletamento del servizio o comunque all'assolvimento di obblighi istituzionali, conclusi con l'accertamento dell'esclusione della loro responsabilità, non corapete all'assessore comunale, né al consigliere comunale o al sindaco, non essendo configurabile tra costoro (i quali operano nell'amministrazione pubblica ad altro titolo) e l'ente un rapporto di lavoro dipendente, non potendo estendersi nei loro confronti la tutela prevista per i dipendenti, né trovare applicazione la disciplina privatistica in tema di mandato
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 17 marzo 2015, n. 5264 Svolgimento del processo Il sig. O.L. era stato convenuto in giudizio dall’avv. R.A. per il pagamento del compenso dovutogli per la difesa nel procedimento penale nel quale era stato imputato dei reati, dai quali era stato infine assolto con formula piena, di corruzione...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 4 marzo 2015, n. 4437. In tema di equa riparazione per l'irragionevole durata del processo, ai sensi dell'art. 2 della legge n. 89 del 2001, rientra nella disponibilità della parte limitare la propria domanda al solo grado che abbia avuto una durata eccedente il limite di ragionevolezza, fermo restando che compete al giudice considerare la complessiva durata del giudizio, in tutti i gradi e le fasi in cui questo si sia articolato, al fine di valutare la fondatezza della domanda, senza che ciò implichi una divergenza tra il chiesto ed il pronunciato
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 4 marzo 2015, n. 4437 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. MANNA Felice – rel. Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. FALASCHI Milena – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 febbraio 2015, n. 5978. L'assetto normativo della contravvenzione di guida in stato di ebbrezza e' stato nuovamente rivisitato, da ultimo, con Legge 29 luglio 2010, n. 120, il cui articolo 33 ha modificato l'articolo 186 C.d.S., ha depenalizzato la condotta di guida in stato di ebbrezza qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (articolo 186 C.d.S., comma 1, lettera a)). Tale ultima modifica non ha comportato una rilettura delle regole processuali che disciplinano l'accertamento della condotta penalmente rilevante per il reato di guida in stato di ebbrezza, confermandosi il principio per cui, ai fini della configurazione del reato di guida in stato di ebbrezza (pur dopo le modifiche apportate all'articolo 186 C.d.S. dal Decreto Legge n. 92 del 2008, articolo 4, comma 1, lettera d), conv. con modd. in Legge n. 125 del 2008), tale stato puo' essere accertato, non soltanto per l'ipotesi di cui alla fascia a) ma anche per quelle piu' gravi, con qualsiasi mezzo, e quindi anche su base sintomatica, indipendentemente dall'accertamento strumentale. Con la precisazione, tuttavia, che dovra' comunque essere ravvisata l'ipotesi piu' lieve quando, pur risultando accertato il superamento della soglia minima, non sia possibile affermare, oltre ogni ragionevole dubbio, che la condotta dell'agente rientri nell'ambito di una delle due altre ipotesi
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 febbraio 2015, n. 5978 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. CIAMPI Francesco – rel. Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott. SERRAO Eugenia – Consigliere Dott. DELL’UTRI...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 febbraio 2015, n. 5984. In tema di responsabilita' da sinistri stradali, il giudizio sulla misura del concorso di colpa e' incensurabile in sede di legittimita', essendo riservato al libero e discrezionale apprezzamento del giudice di merito, se adeguatamente motivato
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 febbraio 2015, n. 5984 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 febbraio 2015, n. 5990. Anche dopo le modifiche apportate all'articolo 425 cod. proc. pen., rispettivamente, dalla Legge 8 aprile 1993, n. 105, articolo 1 e dalla Legge 16 dicembre 1999, n. 479, articolo 23 l'udienza preliminare non ha subito una modifica della sua originaria funzione, ne' correlativamente ha mutato natura la sentenza di proscioglimento cui essa puo' dar luogo, che e' e resta (prevalentemente) processuale e non di merito. Infatti identico e' rimasto lo scopo cui l'udienza preliminare e' preordinata: evitare i dibattimenti inutili, non accertare se l'imputato e' colpevole o innocente
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 febbraio 2015, n. 5990 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 3 marzo 2015, n. 9266. È configurabile il concorso in bancarotta fraudolenta documentale per i sindaci che si limitano a effettuare verifiche formali sui conti della società senza approfondire la realtà dietro il semplice dato formale. Il concorso non è invece ipotizzabile per il responsabile del controllo interno della Spa che omette di effettuare un effettivo monitoraggio dell’attività della società. Costui può essere accusato di omessa vigilanza. Lo ha affermato la Cassazione chiarendo che la posizione dell’auditor non può essere assimilata a quella dei responsabili della tenuta della contabilità
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 3 marzo 2015, n. 9266 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. OLDI Paolo – Presidente Dott. ZAZA Carlo – rel. Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. MICHELI...