Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 12 aprile 2019, n. 16036. La massima estrapolata: Nei c.d. ecodelitti la natura di reato permanente si evince, anche, quando la contestazione contenuta nel decreto dispone il giudizio con la formula “ad oggi” o “tuttora” delimitando la durata della contestazione e, quindi, la cessazione della permanenza alla data...
Categoria: Cassazione penale 2019
In tema di impugnazioni allorché un provvedimento giurisdizionale sia impugnato dalla parte interessata con un mezzo di gravame diverso da quello legislativamente prescritto
Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 12 aprile 2019, n. 16038. La massima estrapolata: In tema di impugnazioni allorché un provvedimento giurisdizionale sia impugnato dalla parte interessata con un mezzo di gravame diverso da quello legislativamente prescritto, il giudice che riceve l’atto deve limitarsi, a norma dell’art. 568, comma quinto, cod. proc. pen., a...
La sottoscrizione da parte di un socio accomandatario della dichiarazione fiscale nella quale sono stati inseriti elementi passivi fittizi non esonera gli altri soci accomandatari amministratori dalle responsabilità fiscali
Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 7 maggio 2019, n. 19228. La massima estrapolata: La sottoscrizione da parte di un socio accomandatario amministratore della Sas della dichiarazione fiscale nella quale sono stati inseriti elementi passivi fittizi – o comunque dati che la possono renderla infedele – non esonera gli altri soci accomandatari amministratori dalle...
Il dolo dei delitti di falso è generico
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 17 maggio 2019, n.21748. La massima estrapolata: Il dolo dei delitti di falso è generico ma esso non può tuttavia essere considerato in re ipsa, in quanto deve essere rigorosamente provato, dovendosi escludere il reato quando risulti che il falso deriva da una semplice leggerezza ovvero da una...
Va rimessa alle sezioni Unite la questione se sia o no configurabile il reato di cui all’articolo 416-bis del Cp con riguardo a una articolazione periferica (cosiddetta “locale”) di un sodalizio mafioso
Corte di Cassazione, sezione prima penale, Ordinanza 10 aprile 2019, n. 15768. La massima estrapolata: Va rimessa alle sezioni Unite, sussistendo contrasto di giurisprudenza, la questione se sia o no configurabile il reato di cui all’articolo 416-bis del Cp con riguardo a una articolazione periferica (cosiddetta “locale”) di un sodalizio mafioso, radicata in un’area territoriale...
Commette il reato di violazione della pubblica custodia di cose il giornalista che sottrae dall’ufficio del Gip provvedimenti giudiziari tutelati dal segreto
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 10 aprile 2019, n. 15838. La massima estrapolata: Commette il reato di violazione della pubblica custodia di cose il giornalista che sottrae dall’ufficio del Gip provvedimenti giudiziari tutelati dal segreto e ne faccia copia, a nulla rilevando la complicità eventuale del magistrato o di un pubblico ufficiale. Sentenza...
L’appostazione in bilancio da parte dell’amministratore di una somma a titolo di compenso ancorché non ancora deliberato nel suo ammontare non integra il reato di appropriazione indebita.
Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 7 maggio 2019, n. 19147. La massima estrapolata: L’appostazione in bilancio da parte dell’amministratore di una somma a titolo di compenso ancorché non ancora deliberato nel suo ammontare non integra il reato di appropriazione indebita. Questo in quanto, se manca il dolo specifico, l’atto non può considerarsi volto...
L’amministratore di diritto “testa di legno” risponde del reato omissivo
Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 7 maggio 2019, n. 19213. La massima estrapolata: L’amministratore di diritto “testa di legno” risponde del reato omissivo anche quando risulti mero prestanome di altri soggetti che agiscono in sua vece quali amministratori di fatto. Questo in quanto la semplice accettazione della carica gli attribuisce doveri di vigilanza...
I programmi informatici denominati “spy-software”
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 5 aprile 2019, n. 15071. La massima estrapolata: I programmi informatici denominati “spy-software” che, se installati in modo occulto su un telefono cellulare, un “tablet” o un PC, consentono di captare tutto il traffico dei dati in arrivo o in partenza dal dispositivo, rientrano tra gli “apparati, strumenti,...
In tema di traduzione degli atti
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 5 aprile 2019, n. 15056. La massima estrapolata: In tema di traduzione degli atti, in mancanza di elementi specifici indicativi di un pregiudizio in ordine alla completa esplicazione del diritto di difesa, l’omessa traduzione della sentenza di appello in lingua nota all’imputato alloglotta non integra di per sé...