Le misure necessarie per poter procedere alla confisca totale o parziale dei beni che appartengono a una persona condannata per un reato suscettibile di produrre un vantaggio economico, sussiste laddove l’autorità giudiziaria sia convinta che i beni in questione derivino da condotte criminose.
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Le misure necessarie per poter procedere alla confisca totale o parziale dei beni che appartengono a una persona condannata per un reato suscettibile di produrre un vantaggio economico, sussiste laddove l’autorità giudiziaria sia convinta che i beni in questione derivino da condotte criminose.

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 27 marzo 2018, n. 14165. Le misure necessarie per poter procedere alla confisca totale o parziale dei beni che appartengono a una persona condannata per un reato suscettibile di produrre un vantaggio economico, sussiste laddove l’autorità giudiziaria sia convinta che i beni in questione derivino da condotte criminose....

Colui che determini con la sua condotta consapevole e volontaria una situazione di grave pericolo per l’altrui incolumita’ e’ obbligato a rimuoverla con tutti i mezzi a sua disposizione, diversamente restando pienamente integrata a suo carico la causalita’ materiale e piscologica dell’evento piu’ grave prodotto, ai sensi degli articoli 41, 42 e 43 c.p.
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Colui che determini con la sua condotta consapevole e volontaria una situazione di grave pericolo per l’altrui incolumita’ e’ obbligato a rimuoverla con tutti i mezzi a sua disposizione, diversamente restando pienamente integrata a suo carico la causalita’ materiale e piscologica dell’evento piu’ grave prodotto, ai sensi degli articoli 41, 42 e 43 c.p.

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 3 aprile 2018, n. 14781 Colui che determini con la sua condotta consapevole e volontaria una situazione di grave pericolo per l’altrui incolumita’ e’ obbligato a rimuoverla con tutti i mezzi a sua disposizione, diversamente restando pienamente integrata a suo carico la causalita’ materiale e piscologica dell’evento piu’...

La nomina del difensore di fiducia per il giudizio di cognizione ha effetto esclusivamente per tale fase processuale e non estende i suoi effetti, salvi i casi espressamente previsti dalla legge, ad eventuali procedimenti esecutivi successivi.
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La nomina del difensore di fiducia per il giudizio di cognizione ha effetto esclusivamente per tale fase processuale e non estende i suoi effetti, salvi i casi espressamente previsti dalla legge, ad eventuali procedimenti esecutivi successivi.

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 27 marzo 2018, n. 14177. La nomina del difensore di fiducia per il giudizio di cognizione ha effetto esclusivamente per tale fase processuale e non estende i suoi effetti, salvi i casi espressamente previsti dalla legge, ad eventuali procedimenti esecutivi successivi. Non e’ pertanto viziata da inosservanza delle...

Le dichiarazioni della persona offesa possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità del dichiarante e dell’attendibilità del suo racconto.
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Le dichiarazioni della persona offesa possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità del dichiarante e dell’attendibilità del suo racconto.

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 27 marzo 2018, n. 14037. Le dichiarazioni della persona offesa possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità del dichiarante e dell’attendibilità del suo racconto. E quindi costituiscono prove a tutti gli effetti. Sentenza 27...

Nel giudizio d’appello, in esito al rinvio per annullamento della Cassazione, la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale (nella specie una perizia collegiale, in considerazione delle numerose perizie gia’ effettuate), prevista dall’articolo 603 c.p.p., comma 1, e’ subordinata alla verifica dell’incompletezza dell’indagine dibattimentale ed alla conseguente constatazione del giudice di non poter decidere allo stato degli atti senza una rinnovazione istruttoria
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Nel giudizio d’appello, in esito al rinvio per annullamento della Cassazione, la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale (nella specie una perizia collegiale, in considerazione delle numerose perizie gia’ effettuate), prevista dall’articolo 603 c.p.p., comma 1, e’ subordinata alla verifica dell’incompletezza dell’indagine dibattimentale ed alla conseguente constatazione del giudice di non poter decidere allo stato degli atti senza una rinnovazione istruttoria

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 27 marzo 2018, n. 14033. Nel giudizio d’appello, in esito al rinvio per annullamento della Cassazione, la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale (nella specie una perizia collegiale, in considerazione delle numerose perizie gia’ effettuate), prevista dall’articolo 603 c.p.p., comma 1, e’ subordinata alla verifica dell’incompletezza dell’indagine dibattimentale ed alla conseguente...

L’ordinanza che dispone la misura cautelare richiede, ai sensi di legge, soltanto la descrizione sommaria del fatto, cioè una sintetica e sommaria precisazione delle linee esterne della contestazione
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L’ordinanza che dispone la misura cautelare richiede, ai sensi di legge, soltanto la descrizione sommaria del fatto, cioè una sintetica e sommaria precisazione delle linee esterne della contestazione

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 27 marzo 2018, n. 14058. L’ordinanza che dispone la misura cautelare richiede, ai sensi di legge, soltanto la descrizione sommaria del fatto, cioè una sintetica e sommaria precisazione delle linee esterne della contestazione, atta a consentire all’indagato di conoscere il fatto nelle sue linee generali e di esercitare...

Deve considerarsi abnorme, perche’ si colloca del tutto al di fuori dell’ordinamento e determina una stasi processuale non altrimenti rimuovibile, se non con l’impugnazione ed il conseguente annullamento, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari – dopo la revoca del decreto penale di condanna- dichiari irricevibile la richiesta del Pubblico Ministero di archiviazione, per l’estinzione del reato per prescrizione
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Deve considerarsi abnorme, perche’ si colloca del tutto al di fuori dell’ordinamento e determina una stasi processuale non altrimenti rimuovibile, se non con l’impugnazione ed il conseguente annullamento, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari – dopo la revoca del decreto penale di condanna- dichiari irricevibile la richiesta del Pubblico Ministero di archiviazione, per l’estinzione del reato per prescrizione

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 26 marzo 2018, n. 14012. Deve considerarsi abnorme, perche’ si colloca del tutto al di fuori dell’ordinamento e determina una stasi processuale non altrimenti rimuovibile, se non con l’impugnazione ed il conseguente annullamento, il provvedimento con il quale il giudice per le indagini preliminari – dopo la revoca...

Ai fini dell’emissione del sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente del profitto del reato, non occorre un compendio indiziario che si configuri come grave ai sensi dell’articolo 273 c.p.p., ma e’ soltanto necessario che il giudice valuti la sussistenza del “fumus delicti” in concreto
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Ai fini dell’emissione del sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente del profitto del reato, non occorre un compendio indiziario che si configuri come grave ai sensi dell’articolo 273 c.p.p., ma e’ soltanto necessario che il giudice valuti la sussistenza del “fumus delicti” in concreto

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 27 marzo 2018, n. 14044. Ai fini dell’emissione del sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente del profitto del reato, non occorre un compendio indiziario che si configuri come grave ai sensi dell’articolo 273 c.p.p., ma e’ soltanto necessario che il giudice valuti la sussistenza del “fumus delicti”...

In tema di patteggiamento, la persona offesa nell’udienza prevista dall’articolo 447 cpp non può costituirsi parte civile
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In tema di patteggiamento, la persona offesa nell’udienza prevista dall’articolo 447 cpp non può costituirsi parte civile

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 26 marzo 2018, n. 14008. In tema di patteggiamento, la persona offesa nell’udienza prevista dall’articolo 447 cpp non può costituirsi parte civile e, quindi, il mancato avviso dell’udienza non determina alcuna nullità dell’udienza o della sentenza emessa ex articolo 448 cpp., neppure dopo l’entrata in vigore del Dlgs...

Il delitto di corruzione richiede che l’atto o il comportamento oggetto del mercimonio rientrino nelle competenze o nella sfera di influenza dell’ufficio al quale appartiene il soggetto corrotto, ma non e’ determinante il fatto che rientrino pure nell’ambito delle specifiche mansioni del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio
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Il delitto di corruzione richiede che l’atto o il comportamento oggetto del mercimonio rientrino nelle competenze o nella sfera di influenza dell’ufficio al quale appartiene il soggetto corrotto, ma non e’ determinante il fatto che rientrino pure nell’ambito delle specifiche mansioni del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 23 marzo 2018, n. 13854. Il delitto di corruzione richiede che l’atto o il comportamento oggetto del mercimonio rientrino nelle competenze o nella sfera di influenza dell’ufficio al quale appartiene il soggetto corrotto, ma non e’ determinante il fatto che rientrino pure nell’ambito delle specifiche mansioni del pubblico...