Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 22 novembre 2018, n. 52681. La massima estrapolata: Ai fini dell’integrazione del reato di evasione dagli arresti domiciliari è irrilevante la dichiarazione, resa dal soggetto che si sia volontariamente allontanato dal luogo di restrizione e che sia stato tratto in arresto nella pubblica via, di volersi recare alla...
Categoria: Cassazione penale 2018
Scriminante della tenuità del fatto e reato di disturbo alle persone
Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 15 novembre 2018, n. 51584. La massima estrapolata: In caso il gestore di un locale commetta un reato di disturbo alle persone suonando musica alta nelle ore notturne si può applicare alla fattispecie la scriminante della particolare tenuità del fatto, a patto che il comportamento sia stato unico...
Integrazione del reato di cui all’art. 600-ter, n. 1), cod. pen.
Corte di Cassazione, sezioni unite penali, Sentenza 15 novembre 2018, n. 51815. La massima estrapolata: Ai fini dell’integrazione del reato di cui all’art. 600-ter, primo comma, n. 1), cod. pen., con riferimento alla condotta di produzione di materiale pedopornografico, non è più necessario, viste le nuove formulazioni della disposizione introdotte a partire dalla legge 6...
Vilipendio o manifestazioni di disprezzo nei confronti dello Stato
Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 16 novembre 2018, n. 51859. La massima estrapolata: Deve escludersi che la libertà di espressione del pensiero, come pure l’esercizio del diritto di critica possano avere efficacia scriminante rispetto a condotte di vilipendio o manifestazioni di disprezzo nei confronti di emblemi o simboli dello Stato, come la bandiera...
La circostanza aggravante prevista all’art. 628 c.p.
Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 16 novembre 2018, n. 51911. La massima estrapolata: Non può ritenersi sufficiente la minaccia, nel corso di una rapina, della detenzione di un’arma ai fini della configurabilità della circostanza aggravante prevista all’art. 628 c.p., essendo necessario che il soggetto agente sia palesemente armato e che dunque l’arma sia...
Corretta adozione delle misure di prevenzione e il loro adeguamento.
Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 12 novembre 2018, n. 51321. La massima estrapolata: Il datore deve anche sorvegliare sulla corretta adozione delle misure di prevenzione e sul loro adeguamento. Il comportamento imprudente ma connesso alla prestazione non esonera il responsabile. Sentenza 12 novembre 2018, n. 51321 Data udienza 9 ottobre 2018 REPUBBLICA ITALIANA...
Omessa dichiarazione non c’è incompatibilità tra recidiva e continuazione
Corte di Cassazione, sezioni terza penale, Sentenza 14 novembre 2018, n. 51453. La massima estrapolata: In un’omessa dichiarazione non c’è incompatibilità tra recidiva e continuazione, possono dunque essere applicati entrambi praticando sul reato base, se del caso, un aumento di pena per la recidiva e quello per la continuazione che può essere riconosciuta anche fra...
Responsabilità da reato degli enti e la revoca della misura interdittiva
Corte di Cassazione, sezioni unite penali, Sentenza 14 novembre 2018, n. 51515. La massima estrapolata: In tema di responsabilità da reato degli enti, la revoca della misura interdittiva disposta a seguito di condotte riparatorie poste in essere ai sensi degli art.17 e 49, d.lgs. n.231 del 2001, intervenuta nelle more dell’appello cautelare proposto nell’interesse della...
La mera presenza di denunzie nei confronti dell’imputato o di «precedenti di polizia» e causa di non punibilità
Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 15 novembre 2018, n. 51526. La massima estrapolata: La mera presenza di denunzie nei confronti dell’imputato o di «precedenti di polizia», di cui si ignora l’esito, non può, di per sé, costituire elemento ostativo al riconoscimento dell’applicabilità della causa di non punibilità di cui all’articolo 131-bis del Cp....
Infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici
Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 12 novembre 2018, n. 51303. La massima estrapolata: L’infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici si realizza mediante l’imposizione, all’impresa che si è aggiudicata la gara, delle imprese che attraverso i subcontratti dovranno provvedere all’effettiva realizzazione dei lavori nonché mediante l’imposizione di prezzi, maestranze da assumere e condizioni di lavoro....