L’applicazione di misure cautelari reali per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti» è possibile dal momento in cui la fattura è inserita nella contabilità aziendale, a prescindere quindi dall’atto dichiarativo vero e proprio
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L’applicazione di misure cautelari reali per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti» è possibile dal momento in cui la fattura è inserita nella contabilità aziendale, a prescindere quindi dall’atto dichiarativo vero e proprio

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 21 agosto 2018, n. 38723. La massima estrapolata: L’applicazione di misure cautelari reali per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti» è possibile dal momento in cui la fattura è inserita nella contabilità aziendale, a prescindere quindi dall’atto dichiarativo vero...

Il “leale e scrupoloso comportamento nell’esercizio dell’attività commerciale”, che è l’interesse tutelato dall’art. 515 c.p., deve ritenersi leso allorquando sia consegnato un bene diverso per origine, provenienza, qualità o quantità rispetto a quello oggetto del contratto
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Il “leale e scrupoloso comportamento nell’esercizio dell’attività commerciale”, che è l’interesse tutelato dall’art. 515 c.p., deve ritenersi leso allorquando sia consegnato un bene diverso per origine, provenienza, qualità o quantità rispetto a quello oggetto del contratto

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 22 agosto 2018, n. 38793. La massima estrapolata: Il “leale e scrupoloso comportamento nell’esercizio dell’attività commerciale”, che è l’interesse tutelato dall’art. 515 c.p., deve ritenersi leso allorquando sia consegnato un bene diverso per origine, provenienza, qualità o quantità rispetto a quello oggetto del contratto. A tale tutela corrisponde...

In tema di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, per far scattare il ruolo di organizzatore non basta che il soggetto si occupi e gestisca il traffico della droga, ma è necessario che vi sia un compito di coordinamento dell’attività degli associati
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In tema di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, per far scattare il ruolo di organizzatore non basta che il soggetto si occupi e gestisca il traffico della droga, ma è necessario che vi sia un compito di coordinamento dell’attività degli associati

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 8 agosto 2018, n. 38240. La massima estrapolata: In tema di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, per far scattare il ruolo di organizzatore non basta che il soggetto si occupi e gestisca il traffico della droga, prendendo contatti con venditori e acquirenti, ma è necessario che vi...

Annullato il sequestro dei beni dei titolari di cariche societarie, messo in atto per operazioni inesistenti, falso in bilancio, omesso pagamento della tari ecc. se il giudice ha valutato l’incapienza dell’ente solo sulla base del fallimento
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Annullato il sequestro dei beni dei titolari di cariche societarie, messo in atto per operazioni inesistenti, falso in bilancio, omesso pagamento della tari ecc. se il giudice ha valutato l’incapienza dell’ente solo sulla base del fallimento

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 8 agosto 2018, n. 38253. La massima estrapolata: Va annullato il sequestro dei beni dei titolari di cariche societarie, messo in atto per operazioni inesistenti, falso in bilancio, omesso pagamento della tari ecc. se il giudice ha valutato l’incapienza dell’ente solo sulla base del fallimento. Sentenza 8 agosto...

Per valutare la sussistenza del reato in caso di reimmissione sul mercato di valori bollati di provenienza delittuosa
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Per valutare la sussistenza del reato in caso di reimmissione sul mercato di valori bollati di provenienza delittuosa

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 9 agosto 2018, n. 38422. La massima estrapolata: Per valutare la sussistenza del reato in caso di reimmissione sul mercato di valori bollati di provenienza delittuosa non bisogna verificare la liceità o meno dell’attività di reimpiego dei valori bollati bensì il numero di operazioni realizzate, la loro ripetitività...

Commette il reato di maltrattamento nei confronti degli animali il veterinario che non cura il cane investito da un’automobile e lo lascia nel ricovero del canile senza assistenza, fino a quando l’animale muore tra le sofferenze.
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Commette il reato di maltrattamento nei confronti degli animali il veterinario che non cura il cane investito da un’automobile e lo lascia nel ricovero del canile senza assistenza, fino a quando l’animale muore tra le sofferenze.

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 9 agosto 2018, n. 38409. La massima estrapolata: Commette il reato di maltrattamento nei confronti degli animali il veterinario che non cura il cane investito da un’automobile e lo lascia nel ricovero del canile senza assistenza, fino a quando l’animale muore tra le sofferenze. Sentenza 9 agosto 2018,...

Va sanzionata a titolo di corruzione propria la condotta di chi riesce a ottenere un nuovo accertamento, con adesione, dai dirigenti dell’amministrazione finanziaria, dopo avere concordato l’annullamento di quello precedente.
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Va sanzionata a titolo di corruzione propria la condotta di chi riesce a ottenere un nuovo accertamento, con adesione, dai dirigenti dell’amministrazione finanziaria, dopo avere concordato l’annullamento di quello precedente.

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 10 agosto 2018, n. 38500. Sentenza 10 agosto 2018, n. 38500. Data udienza 8 giugno 2018. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIDELBO Giorgio – Presidente Dott. CRISCUOLO Anna – Consigliere Dott. RICCIARELLI...

L’imprenditore che sceglie di estinguere i debiti bancari e le ipoteche immobiliari con le somme disponibili derivanti dalla vendita dell’unico cespite invece di versare l’Iva dovuta commette il reato di omesso versamento
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L’imprenditore che sceglie di estinguere i debiti bancari e le ipoteche immobiliari con le somme disponibili derivanti dalla vendita dell’unico cespite invece di versare l’Iva dovuta commette il reato di omesso versamento

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 13 agosto 2018, n. 38594. La massima estrapolata: L’imprenditore che sceglie di estinguere i debiti bancari e le ipoteche immobiliari con le somme disponibili derivanti dalla vendita dell’unico cespite invece di versare l’Iva dovuta commette il reato di omesso versamento. La scelta di non pagare il debito erariale...

Nel caso di omesso versamento solo parziale della somma dovuta nel termine non opera la causa di non punibilità
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Nel caso di omesso versamento solo parziale della somma dovuta nel termine non opera la causa di non punibilità

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 3 settembre 2018, n. 39423. La massima estrapolata: Nel caso di omesso versamento solo parziale della somma dovuta nel termine non opera la causa di non punibilità. Il pagamento parziale, a seguito del quale residui un debito contributivo inferiore alla soglia di 10 mila euro annui, non determina...

È applicabile la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto anche per i plurimi omessi versamenti contributivi se di poco superiori alla soglia prevista
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È applicabile la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto anche per i plurimi omessi versamenti contributivi se di poco superiori alla soglia prevista

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 3 settembre 2018, n. 39413. La massima estrapolata: È applicabile la causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto anche per i plurimi omessi versamenti contributivi se di poco superiori alla soglia prevista: la consumazione del reato è infatti collegata al debito complessivo annuo e non alle...