Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza del 1 settembre 2016, n.36272
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza del 1 settembre 2016, n.36272

Ai fini dell’individuazione dei reati ai quali è astrattamente applicabile la disciplina dell’istituto della sospensione con messa alla prova, il richiamo contenuto nell’art. 168-bis cod. pen. alla pena edittale detentiva non superiore nel massimo a quattro anni va riferito alla pena massima prevista per la fattispecie-base, non assumendo a tal fine alcun rilievo le circostanze...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 29 luglio 2016, n. 33217
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 29 luglio 2016, n. 33217

Nell’ipotesi in cui sia stata disposta la sospensione dei termini di custodia cautelare nella fase del giudizio ex art. 304 c.p.p., comma 1, lett. c), durante la pendenza dei termini previsti dall’art. 544 c.p.p., commi 2 e 3, deve farsi riferimento, ai fini della ripresa della decorrenza dei termini di fase, alla scadenza del termine...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 29 luglio 2016, n. 33216
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 29 luglio 2016, n. 33216

L’ordinanza di rigetto della richiesta di messa alla prova non è autonomamente impugnabile, ma è appellabile unitamente alla sentenza di primo grado, ai sensi dell’art. 586 c.p.p., in quanto l’art. 464 -quater, comma 7, c.p.p., nel prevedere il ricorso per cassazione, si riferisce unicamente al provvedimento con cui il giudice, in accoglimento della richiesta dell’imputato,...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 21 luglio 2016, n. 31668
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 21 luglio 2016, n. 31668

Integra remissione tacita di querela la mancata comparizione alla udienza dibattimentale del querelante previamente ed espressamente avvertito dal giudice che l’eventuale sua assenza sara’ interpretata come fatto incompatibile con la volonta’ di persistere nella querela Suprema Corte di Cassazione S.U.P sentenza 21 luglio 2016, n. 31668 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 21 luglio 2016, n. 31669.
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 21 luglio 2016, n. 31669.

Il limite di aumento di pena non inferiore a un terzo della pena stabilita per il reato più grave, di cui all’art. 81, quarto comma, c.p. nei confronti dei soggetti ai quali sia stata applicata la recidiva prevista dall’art. 99, quarto comma, stesso codice, opera anche quando il giudice consideri la recidiva stessa equivalente alle...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 6 luglio 2016, n. 27620
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 6 luglio 2016, n. 27620

I principi contenuti nella Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle liberta’ fondamentali, come viventi nella giurisprudenza consolidata della Corte EDU, pur non traducendosi in norme di diretta applicabilita’ nell’ordinamento nazionale, costituiscono criteri di interpretazione (“convenzionalmente orientata”) ai quali il giudice nazionale e’ tenuto a ispirarsi nell’applicazione delle norme interne. La previsione...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 1 luglio 2016, n. 26889
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 1 luglio 2016, n. 26889

In materia di intercettazione telematica, solo limitatamente ai procedimenti per reati di “criminalità organizzata” è consentita l’intercettazione di conversazioni o comunicazioni tra presenti mediante l’installazione di un “captatore informatico” in dispositivi elettronici portatili (ad esempio, personal computer, tablet, smart-phone, ecc.) anche nei luoghi di privata dimora ex articolo 614 del Cp, pure non singolarmente individuati e...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 23 giugno 2016, n. 26259
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 23 giugno 2016, n. 26259

Il giudice dell’esecuzione puo’ revocare, ai sensi dell’articolo 673 c.p.p., una sentenza di condanna pronunciata dopo l’entrata in vigore della legge che ha abrogato la norma incriminatrice, allorche’ l’evenienza di abolitio criminis non sia stata rilevata dal giudice della cognizione Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 23 giugno 2016, n. 26259 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 27 maggio 2016, n. 22474
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 27 maggio 2016, n. 22474

Sussiste il delitto di false comunicazioni sociali, con riguardo alla esposizione o alla omissione di fatti oggetto di valutazione, se, in presenza di criteri di valutazione normativamente fissati o dicriteri tecnici generalmente accettati, l’agente da tali criteri si discosti consapevolmente esenza darne adeguata informazione giustificativa, in modo concretamente idoneo ad indurre in errore i destinatari...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 19 maggio 2016, n. 20769
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 19 maggio 2016, n. 20769

In tema di misure cautelari personali, il giudice sia nel momento di prima applicazione della misura cautelare (ex articolo 291 del Cpp) sia nel caso di sostituzione della misura (ex articolo 299 del Cpp), ove ritenga applicabile quella degli arresti domiciliari con il cosiddetto “braccialetto elettronico”, deve verificarne la disponibilità e, in caso negativo, escluso...