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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 ottobre 2013 n. 42350. Il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, ex articolo 19, secondo comma, Dlgs 8 giugno 2001 n. 231, non può essere disposto su beni appartenenti alla persona giuridica ove si proceda per violazioni finanziarie commesse dal suo legale rappresentante

Il testo integrale[1]   Il superamento dell’alterità della soggettività giuridica riconosciuta all’ente rispetto alle persone fisiche che agiscono per esso e nell’interesse di esso non può infatti – a parte l’ipotesi in cui già di per sé l’alterità non sussista, costituendo un’apparenza occultante il reo, che si avvale della persona giuridica allo stesso modo in...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 ottobre 2013 n. 42169. Non è valida la notifica al difensore d’ufficio se l’imputato non ha nominato quello di fiducia e non è a conoscenza del provvedimento

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 ottobre 2013 n. 42169[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/10/non-valida-la-notifica-al-difesore-d-ufficio-se-l-imputato-non-e-conoscenza-della-condanna.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/   sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 41468 del 7 ottobre 2013. Non è invocabile la legittima difesa da parte di colui che accetti una sfida, ponendosi volontariamente in una situazione di inevitabile pericolo per la propria incolumità, fronteggiabile solo con l’aggressione altrui”

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 41468 del 7 ottobre 2013 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza resa il 16 aprile 2013 il Tribunale di Brescia confermava l’ordinanza con la quale il G.I.P. del Tribunale di Bergamo in data 28 marzo 2013 aveva applicato a M.B. la misura della custodia cautelare in carcere...

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Corte di cassazione, S.U.P., sentenza 30 settembre 2013, n. 40354. Il mero occultamento, all’interno di una borsa o sulla persona, della merce sottratta dagli scaffali di un esercizio commerciale, nel quale si pratichi la vendita a self service, non configura la circostanza aggravante dell’uso di mezzo fraudolento, prevista, per il reato di furto, dall’art. 625, comma primo, n. 2, c.p.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI  30 settembre 2013, n. 40354   Ritenuto in fatto 1. A seguito di giudizio abbreviato, il Tribunale di Sulmona ha affermato la responsabilità di M..S. in ordine al reato di furto aggravato di cui agli artt. 624 e 625,comma primo, n. 2, cod. pen.. La sentenza è stata...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 ottobre 2013, n. 40748. Qualora gli strumenti conoscitivi e di apprezzamento di cui il soggetto attivo dispone lascino residuare il dubbio circa l’effettiva età – maggiore o minore dei quattordici anni – del partner, detto soggetto, al fine di non incorrere in responsabilità penali, deve necessariamente astenersi dal rapporto sessuale

La massima Qualora gli strumenti conoscitivi e di apprezzamento di cui il soggetto attivo dispone lascino residuare il dubbio circa l’effettiva età – maggiore o minore dei quattordici anni – del partner, detto soggetto, al fine di non incorrere in responsabilità penali, deve necessariamente astenersi dal rapporto sessuale: giacché operare in situazione di dubbio circa...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 ottobre 2013 n. 41860. L’assenza di certezze circa il nesso causale tra l’attività del medico e la morte del paziente, va valutata dal giudice dell’udienza preliminare non solo per quello che si conosce al momento ma anche alla luce di quello che potrebbe emergere come in sede di dibattimento

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 ottobre 2013 n. 41860[1] Laddove il perito aveva affermato che in caso di tempestivo avvertimento ad opera del primo imputato e di esatta prescrizione di terapia da parte del dottore, con ‘elevata probabilità’ si sarebbe determinato un diverso corso degli eventi, le sue conclusioni...

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Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza n. 41645 del 8 ottobre 2013. Esercita un proprio diritto l’avvocato che chiede il pagamento degli onorari

Suprema Corte di Cassazione sezione feriale sentenza n. 41645 del 8 ottobre 2013 Ritenuto in fatto T..P. ricorre avverso la pronuncia indicata in epigrafe, con la quale è stata confermata la sentenza emessa nei suoi confronti il 23/12/2011 dal Giudice di pace di Roma, recante la condanna del prevenuto alla pena di Euro 400,00 di...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 41383 del 7 ottobre 2013. La prova all’etilometro dopo un’ora dal sinistro è comunque valida. Inoltre, se dopo l’incidente l’imputato avesse bevuto della grappa che aveva in auto, durante la sosta forzata del veicolo per avaria, prima di svolgere il test l’imputato avrebbe dovuto dichiararlo ai verbalizzanti

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 41383  del 7 ottobre 2013 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 29/11/2012 la Corte di Appello dì Milano confermava la sentenza di condanna di R.R. per la contravvenzione di cui all’art. 186, lett. c), C.d.S. per guida in stato di ebbrezza di un auto Porsche Carrera,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 20 settembre 2013, n. 39030. Ai fini della prova del contributo dato da un soggetto nella commissione di un reato, compreso quello che si manifesta nella forma della condotta di istigazione

  La massima Ai fini della prova del contributo dato da un soggetto nella commissione di un reato, compreso quello che si manifesta nella forma della condotta di istigazione, occorre che il giudice di merito dia conto degli elementi fattuali dai quali ricavare l’esistenza di una reale partecipazione nella fase ideativa o preparatoria del reato,...