Decisione di merito e Pluralità di ragioni singolarmente idonee a sorreggerla
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Decisione di merito e Pluralità di ragioni singolarmente idonee a sorreggerla

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|26 febbraio 2024| n. 5102.

Qualora la decisione di merito si fondi su di una pluralità di ragioni, tra loro distinte e autonome, singolarmente idonee a sorreggerla sul piano logico e giuridico, la ritenuta infondatezza delle censure mosse ad una delle rationes decidendi rende inammissibili, per sopravvenuto difetto di interesse, le censure relative alle altre ragioni esplicitamente fatte oggetto di doglianza, in quanto queste ultime non potrebbero comunque condurre, stante l'intervenuta definitività delle altre, alla cassazione della decisione stessa.

Comunione legale la Divisione giudiziale dei beni ed il Rimborso delle somme prelevate dal conto corrente cointestato
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Comunione legale la Divisione giudiziale dei beni ed il Rimborso delle somme prelevate dal conto corrente cointestato

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|23 febbraio 2024| n. 4879.

In tema di comunione legale tra coniugi, verificatosi lo scioglimento, trova applicazione, in sede di divisione, il regime dei rimborsi e delle restituzioni dettato dall'art. 192 c.c., cosicché è da escludersi il rimborso alla comunione delle somme prelevate da un coniuge dal conto corrente cointestato ove quest'ultimo dimostri che l'atto sia stato vantaggioso per la comunione o abbia soddisfatto una necessità della famiglia.

Mancata riproduzione nelle conclusioni della comparsa di riassunzione di una richiesta formulata nell’atto introduttivo
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Mancata riproduzione nelle conclusioni della comparsa di riassunzione di una richiesta formulata nell’atto introduttivo

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|26 febbraio 2024| n. 5039.

Nel caso di mancata riproduzione, nelle conclusioni della comparsa di riassunzione, di una richiesta formulata nell’atto introduttivo, è alla stregua dell’intero contesto degli atti processuali che il giudice del merito deve valutare se detta omissione concreti o no una vera e propria rinuncia, ossia un inequivocabile abbandono della richiesta non riprodotta

Il superamento dei limiti di rumore stabiliti dalle leggi e dai regolamenti che disciplinano le attività produttive
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Il superamento dei limiti di rumore stabiliti dalle leggi e dai regolamenti che disciplinano le attività produttive

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|26 febbraio 2024| n. 5074.

In materia di immissioni, il superamento dei limiti di rumore stabiliti dalle leggi e dai regolamenti che disciplinano le attività produttive è, senz'altro, illecito, in quanto, se le emissioni acustiche superano la soglia di accettabilità prevista dalla normativa speciale a tutela di interessi della collettività, così pregiudicando la quiete pubblica, a maggior ragione esse, ove si risolvano in immissioni nell'ambito della proprietà del vicino, - ancor più esposto degli altri, in ragione della contiguità dei fondi, ai loro effetti dannosi - devono, per ciò solo, considerarsi intollerabili, ex art. 844 cod. civ. e, pertanto, illecite anche sotto il profilo civilistico.

La determinazione del risarcimento dovuto a titolo di danno biologico iure hereditatis
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La determinazione del risarcimento dovuto a titolo di danno biologico iure hereditatis

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|21 febbraio 2024| n. 4658.

La determinazione del risarcimento dovuto a titolo di danno biologico iure hereditatis, nel caso in cui il danneggiato sia deceduto dopo un apprezzabile lasso di tempo dall'evento lesivo, va commisurata all'invalidità temporanea rapportabile a tale periodo, ferma restando la necessità di adeguarla alle circostanze del caso concreto, tenuto conto che il pregiudizio, pur temporaneo, ha raggiunto la massima intensità, esitando nella morte e non già nella stabilizzazione dei postumi.

Omesso esame di elementi istruttori in quanto tale ed il vizio di omesso esame circa un fatto decisivo
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Omesso esame di elementi istruttori in quanto tale ed il vizio di omesso esame circa un fatto decisivo

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|22 febbraio 2024| n. 4797.

L'omesso esame di elementi istruttori, in quanto tale, non integra il vizio di omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio, previsto dall’art. 360, n. 5, c.p.c quale vizio specifico denunciabile per cassazione, quando il fatto storico rappresentato, sia stato comunque preso in considerazione dal giudice, ancorché questi non abbia dato conto di tutte le risultanze probatorie astrattamente rilevanti.

Nell’ordinamento processuale vigente sono ammesse sentenze di condanna condizionate
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Nell’ordinamento processuale vigente sono ammesse sentenze di condanna condizionate

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|22 febbraio 2024| n. 4762.

Nell’ordinamento processuale vigente sono ammesse sentenze di condanna condizionate, quanto alla loro efficacia, al verificarsi di un determinato evento futuro ed incerto, alla scadenza di un termine prestabilito o ad una controprestazione specifica, sempre che la circostanza tenuta presente sia tale per cui il suo verificarsi non richieda ulteriori accertamenti di merito da compiersi in un nuovo giudizio di cognizione

Assegno di mantenimento l’avvenuta rinuncia da parte del coniuge beneficiario formulata in fase di appello
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Assegno di mantenimento l’avvenuta rinuncia da parte del coniuge beneficiario formulata in fase di appello

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|22 febbraio 2024| n. 4715.

In tema di assegno di mantenimento l’avvenuta rinuncia da parte del coniuge beneficiario formulata in fase di appello, non pregiudica né priva di fondamento la domanda di revoca avanzata nella medesima fase dal soggetto obbligato. Ciò in quanto le due posizioni riguardano fasi differenti, la prima il futuro, l’altra il periodo pregresso.

Azione di risarcimento dei danni da diffamazione a mezzo della stampa ed il canone della verità
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Azione di risarcimento dei danni da diffamazione a mezzo della stampa ed il canone della verità

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|23 febbraio 2024| n. 4955.

In tema di azione di risarcimento dei danni da diffamazione a mezzo della stampa, il canone della verità si atteggia diversamente in ipotesi di esercizio del diritto di cronaca, per il quale è richiesta la continenza dei fatti narrati tanto in senso formale quanto in senso sostanziale, e di esercizio del diritto di critica, il quale non si concreta nella mera narrazione dei fatti, ma nell'espressione di un giudizio (necessariamente soggettivo) rispetto ai fatti stessi; perciò, non può pretendersi che l'opinione sia assolutamente obiettiva, potendo essere la stessa esternata anche con l'uso di un linguaggio colorito e pungente, purché non leda l'integrità morale del soggetto.