CONSIGLIO DI STATO sezione V SENTENZA 17 gennaio 2014, n. 202 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5752 del 2001, proposto da: Cassese Domenico Fortunato, rappresentato e difeso dall’avvocato Luigi Petrone, con domicilio eletto presso Maria Calabrese in Roma, via G. Filippo Ingrassia, n. 21; contro Comune di Rionero in Vulture, in persona del...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 dicembre 2013, n. 6247. In costanza di proroga di una graduatoria concorsuale, la decisione di indire un nuovo concorso relativo all’assunzione degli stessi profili di quella graduatoria va congruamente motivata, poiché se non sussiste un diritto soggettivo all’assunzione in capo agli idonei, l’Amministrazione deve tenere conto sul piano ordinamentale che lo scorrimento delle preesistenti graduatorie deve costituire la regola generale, mentre l’indizione del concorso rappresenta un’eccezione; per cui è l’indizione che deve essere adeguatamente motivata sul perché si debba seguire un procedimento amministrativo di rilevante complessità ed accompagnato ad oneri di bilancio come un nuovo concorso pubblico, piuttosto che la chiamata di soggetti già scrutinati e dichiarati idonei a quelle determinate funzioni.
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE V SENTENZA 27 dicembre 2013, n. 6247 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4022 del 2012, proposto da: Roma Capitale, in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa per mandato in atti dagli avv. Andrea Magnanelli e Carlo Sportelli, domiciliatari in Roma, via del Tempio di Giove 21;...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 20 dicembre 2013, n.6151. La sospensione necessaria del giudizio amministrativo, in ragione della pendenza di un giudizio penale, di per sé deroga al principio fondamentale, introdotto con il nuovo processo penale, della reciproca autonomia e del parallelismo dei due accertamenti giurisdizionali, i quali operano in ambiti diversi e con finalità differenti
La massima 1. La sospensione necessaria del giudizio amministrativo, in ragione della pendenza di un giudizio penale, di per sé deroga al principio fondamentale, introdotto con il nuovo processo penale, della reciproca autonomia e del parallelismo dei due accertamenti giurisdizionali, i quali operano in ambiti diversi e con finalità differenti. Di conseguenza, essa può essere...
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 16 ottobre 2013, n. 23. In tema di gare d’appalto ed amministratori muniti del potere di rappresentanza
Consiglio di Stato Adunanza Plenaria Sentenza 16 ottobre 2013, n. 23 N. 00023/2013REG.PROV.COLL. N. 00015/2013 REG.RIC.A.P. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Adunanza Plenaria) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 15 di A.P. del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da Costruzioni...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 20 novembre 2013, n. 5470. L’autocertificazione non è sufficiente a far ritenere legittima la presentazione dell’offerta per l’acquisto di un bene comunale
Consiglio di Stato sezione V sentenza 20 novembre 2013, n. 5470 Fatto Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, Lecce, sez. II, con la sentenza n. 22 del 4 gennaio 2013, ha accolto il ricorso proposto dall’attuale parte appellata, Lillo s.p.a., per l’annullamento in parte e per quanto di ragione, del verbale del 10.5.2012 a...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 dicembre 2013, n. 5786. In tema di revoca dell’aggiudicazione dopo la stipula del contratto
La massima 1. Ai sensi dell’art. 99, comma 1, cod. proc. amm. (come peraltro avvenuto in un caso non dissimile: ordinanza di rimessione 14 ottobre 2013, n. 4998, relativa ad un caso di annullamento in autotutela di contratti di ristrutturazione del debito pubblico regionale mediante swap), è rimessa all’Adunanza Plenaria la questione relativa alla possibilità...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 26 novembre 2013, n. 5605. In caso di revoca del Presidente del Consiglio Comunale
La massima 1. E’ da ascrivere rilievo istituzionale alla funzione di presidente del consiglio comunale, trascendente gli equilibri politici, che pure ne fondano la costituzione attraverso l’elezione in seno all’organo consiliare, di garante del regolare funzionamento di quest’ultimo e dell’ordinato svolgersi della dialettica tra le forze politiche in esso presenti. 2. Sia l’elezione a presidente...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 22 novembre 2013, n. 5532. In tema di concessione dei beni demaniali e servizi pubblici locali
La massima 1. La previsione dell’apprestamento di opere da parte del concessionario di un’area demaniale marittima non è sufficiente a far individuare, come parte “a cui favore” si instaura il rapporto, il Comune che indice il bando per il rilascio della concessione. Le opere in questione, e la relativa convenzione, hanno per oggetto comunque e...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 20 novembre 2013, n. 5515. Le nuove disposizioni, dettate con d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, disciplinano situazioni, non ampliative né sovrapponibili a quelle che consentono l’accesso ai documenti amministrativi, ai sensi degli articoli 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n. 241
La massima 1. Le nuove disposizioni, dettate con d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, disciplinano situazioni, non ampliative né sovrapponibili a quelle che consentono l’accesso ai documenti amministrativi, ai sensi degli articoli 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n....
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 20 novembre 2013, n. 26. Il criterio dell’anonimato nelle prove scritte delle procedure di concorso – nonché in generale in tutte le pubbliche selezioni – costituisce il diretto portato del principio costituzionale di uguaglianza nonché specialmente di quelli del buon andamento e dell’imparzialità della pubblica amministrazione, la quale deve operare le proprie valutazioni senza lasciare alcuno spazio a rischi di condizionamenti esterni e dunque garantendo la par condicio tra i candidati. Tale criterio, costituendo appunto applicazione di precetti costituzionali, assume una valenza generale ed incondizionata, mirando esso in sostanza ad assicurare la piena trasparenza di ogni pubblica procedura selettiva e costituendone uno dei cardini portanti
La massima 1. Nelle prove scritte dei pubblici concorsi o delle pubbliche selezioni di stampo comparativo una violazione non irrilevante della regola dell’anonimato da parte della Commissione determina de iure la radicale invalidità della graduatoria finale, senza necessità di accertare in concreto l’effettiva lesione dell’imparzialità in sede di correzione. 2. Il criterio dell’anonimato nelle prove...