Consiglio di Stato sezione III sentenza 14 dicembre 2015, n. 5671 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5181 del 2010, proposto da: Re.Ar., rappresentato e difeso dall’avv. An.Sc., con domicilio eletto presso Ca.Bo. in...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 dicembre 2015, n. 5649. Stante quanto disposto dall’art. 133, lett. c), c.p.a., la giurisdizione amministrativa esclusiva non sussiste allorquando il soggetto gestore (nella fattispecie del servizio di nettezza urbana, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti) chiede un’integrazione del corrispettivo (previsto dal contratto o dalla concessione), sostenendo di avere diritto al rimborso di somme che non era tenuto ad erogare o di spese comunque sostenute in ragione delle prestazioni dovute
Consiglio di Stato sezione V sentenza 11 dicembre 2015, n. 5649 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 684 del 2015, proposto dal Comune di Fragagnano, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 dicembre 2015, n. 5655. L’indicazione del nominativo del subappaltatore già in sede di presentazione dell’offerta non è mai obbligatoria, neppure nell’ipotesi in cui il concorrente non possieda la qualificazione richiesta dalla disciplina di gara
Consiglio di Stato sezione V sentenza 11 dicembre 2015, n. 5655 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4393 del 2015, proposto dalla società Te. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 dicembre 2015, n. 5656. Nell’ambito degli appalti pubblici, i criteri, i metodi e le formule matematiche che presiedono alle attività valutative rimesse agli organi tecnici incaricati di vagliare le offerte, devono essere preventivamente indicati nella legge di gara e la loro scelta non può essere rimessa al seggio di gara, meno che mai dopo l’apertura delle buste
Consiglio di Stato sezione V sentenza 11 dicembre 2015, n. 5656 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4614 del 2015, proposto dal Comune di Arbus, in persona del sindaco pro tempore, rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 dicembre 2015, n. 5657. Il ricorso per revocazione non può convertirsi in un terzo grado di giudizio, tanto che l’errore di fatto che consente di rimettere in discussione il decisum del giudice con il rimedio straordinario della revocazione è quello che non coinvolge l’attività valutativa dell’organo decidente. Ne deriva che esso per definizione postula che il fatto oggetto dell’asserito errore non abbia costituito un punto controverso sul quale la sentenza impugnata per revocazione abbia pronunciato, trasformandosi, altrimenti, il rimedio revocatorio in un ulteriore grado di giudizio
Consiglio di Stato sezione V sentenza 11 dicembre 2015, n. 5657 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4266 del 2015, proposto dalla Si. S.r.l. ed altri (…); contro La Regione Campania; per la revocazione...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 3 dicembre 2015, n. 5481. Nelle gare di appalto, la valutazione della gravità delle condanne subìte dai concorrenti, e l’incidenza sulla loro moralità professionale, spettano alla pubblica amministrazione. Nella motivazione della sentenza si è precisato che la valutazione e la giustificazione possono essere effettuate “per relationem” con i documenti che sono stati depositati.
Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 dicembre 2015, n. 5481 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6844 del 2015, proposto da: Vi. Srl; contro Asl N. 2 Lanciano-Vasto-Chieti ed altri (…); per la...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 3 dicembre 2015, n. 5492. Nelle concessioni – contratto non si possono applicare tutte le disposizioni del Codice civile che non sono esplicitamente richiamate, ma soltanto i “princìpi” delle obbligazioni e dei contratti. La sentenza ha anche precisato che l’applicazione dei “princìpi” delle obbligazioni e dei contratti agli “accordi” tra amministrazione e privati previsti dall’articolo 11 della l. 241/1990, deve essere orientata alle finalità di pubblico interesse
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 3 dicembre 2015, n. 5492 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 814 del 2014, proposto da: Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed altri (…); contro Ga. Spa...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 3 dicembre 2015, n. 5494. Nelle gare basate sul criterio del prezzo più basso, la pubblica amministrazione appaltante può applicare il principio di equivalenza dei prodotti. La sentenza ha motivato che il principio di equivalenza dei prodotti favorisce la massima partecipazione dei concorrenti e consente alla stazione appaltante di avere un prodotto o servizio che soddisfa le esigenze della collettività
Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 dicembre 2015, n. 5494 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6044 del 2015, proposto da: Cl. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 4 dicembre 2015, n.5530. Sussiste la giurisdizione del g.o. sulla controversia avente ad oggetto esclusivamente la quantificazione dell’importo dovuto dall’amministrazione ai sensi dell’articolo 42-bis del d.P.R. n. 327/2001, senza che venga anche in contestazione l’utilizzo, da parte della p.a., di tale strumento né la legittimità dello stesso in relazione alla sussistenza dei presupposti normativamente previsti per la emanazione di un provvedimento di acquisizione sanante. Ove l’autonomo, speciale ed eccezionale procedimento espropriativo di cui all’art. 42-bis del d.P.R. n. 327/2001 sia stato legittimamente promosso, attuato e concluso, l’indennizzo per il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale, in quanto previsto dal legislatore per la perdita della proprietà del predetto bene immobile, non può che conferire all’indennizzo medesimo natura non già risarcitoria ma indennitaria, con l’ulteriore corollario che le controversie aventi ad oggetto la domanda di determinazione o di corresponsione dell’indennità in conseguenza dell’adozione di atti di natura espropriativa o ablativa sono attribuite alla giurisdizione del Giudice ordinario
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE IV SENTENZA 4 dicembre 2015, n.5530 SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 9428 del 2015, proposto da: Comune di Nave, rappresentato e difeso dall’avv. Domenico Bezzi, con domicilio eletto presso Paolo Rolfo in Roma, Via Appia Nuova 96; contro Giacomini Riccardo Titolare...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 novembre 2015, n. 5381. L’omessa o l’incompleta indicazione del titolo di studio, anche se l’omissione o l’incompletezza sono il risultato di una svista, comporta una vera e propria carenza della domanda sul requisito del titolo di studio. La sentenza ha precisato che l’Amministrazione legittimamente ha escluso il concorrente dalla partecipazione al concorso
Consiglio di Stato sezione V sentenza 27 novembre 2015, n. 5381 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 45 del 2013, proposto dal signor Pi.Fl., rappresentato e difeso dall’avvocato Do.To., con domicilio eletto presso il...