Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 ottobre 2015, n. 4856 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 801 del 2015, proposto dalla s.r.l. Ma., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 ottobre 2015, n. 4860. È legittimo il contratto di avvalimento sottoposto alla condizione risolutiva che esso acquista efficacia soltanto nel caso che la società vinca la gara. La sentenza ha anche precisato che una condizione soltanto “potestativa” (che dipende dall’esclusiva volontà del soggetto che pone la condizione, ad es.: “se vorrà”) è nulla, ai sensi dell’art. 1355 del Codice civile
Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 ottobre 2015, n. 4860 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1948 del 2015, proposto proposto dalla s.r.l. La., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 ottobre 2015, n. 4866. È legittima la sospensione della licenza per 6 giorni stabilita da un Comune nei confronti di un tassista che non ha seguìto – effettuando la corsa – il percorso “più breve” in termini di distanza. La sentenza – come è risultato dall’esposto presentato dal passeggero del taxi – ha precisato che vi è stata una differenza di prezzo tra il percorso “più breve” che avrebbe dovuto essere effettuato, ed il percorso “più lungo” che è stato realmente compiuto, e che – data l’ora tarda di questo trasporto (h. 22,30) – non si poteva invocare l’utilizzo del percorso “più conveniente in relazione alle condizioni di traffico del momento”
Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 ottobre 2015, n. 4866 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4534 del 2006, proposto dal Comune di Genova, in persona del sindaco in carica, rappresentato e...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 ottobre 2015, n. 4869. Non è sanabile l’irregolarità causata dalla mancata produzione di documenti sui requisiti della capacità economico-finanziaria, e non è quindi possibile l’integrazione o la regolarizzazione postuma di essi. La sentenza ha precisato che in questo caso i vizi non sono mere irregolarità formali, ma vizi sostanziali, che non sono quindi sanabili in un momento successivo
Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 ottobre 2015, n. 4869 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8705 del 2012, proposto da SS. Sport Management S.p.A., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 6 ottobre 2015, n. 4651. L’art. 90, c. 8 del Codice dei Contratti Pubblici riguarda soltanto il rapporto tra appalti di lavori e la preventiva progettazione ed è dunque inapplicabile, in via diretta, ad un appalto di servizi (in specifico: l’affidamento dei servizi di direzione, misura e contabilità dei lavori, nonché di coordinamento della sicurezza in fase esecutiva). La predetta norma può, peraltro, effettivamente, essere espressione del principio generale del divieto di partecipazione alle gare di chi abbia una posizione di vantaggio; ed è tale principio, e non l’art. 90 richiamato, applicabile all’appalto di servizi: laddove non si sia al cospetto di una presunzione legale iuris tantum, da vincere attraverso una prova liberatoria da parte del soggetto sospettato di versare in una condizione di indebito vantaggio competitivo, incombe su chi invoca la pretesa situazione di incompatibilità dimostrare in concreto i vantaggi tratti in sede di partecipazione alla gara dall’affidamento precedentemente conseguito
Consiglio di Stato sezione V sentenza 6 ottobre 2015, n. 4651 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1855 del 2015, proposto dalla s.r.l. Te., in persona del legale rappresentante pro tempore, in proprio e...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 15 ottobre 2015, n. 4769. Qualora la sentenza appellata non evidenzi alcuna circostanza che giustifichi la disposta compensazione, ed anzi sottolinei, in sostanza, la manifesta fondatezza delle pretese del ricorrente, e l’ingiustificata inottemperanza dell’Amministrazione all’obbligo di eseguire la sentenza in questione, in accoglimento dell’appello ed, in riforma della sentenza gravata, è possibile procedere (come accaduto nella fattispecie) alla condanna dell’Amministrazione soccombente al pagamento di spese ed onorari del primo grado, oltre agli accessori di legge
Consiglio di Stato sezione V sentenza 15 ottobre 2015, n. 4769 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso in appello numero di registro generale 594 del 2015, proposto da: Ro.Fo., rappresentato...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 26 ottobre 2015, n. 4899. La diversità di sesso dei nubendi individua la prima condizione di validità e di efficacia del matrimonio, secondo le regole codificate negli artt. 107, 108, 143, 143 bis e 156 bis c.c. ed in coerenza con la concezione del matrimonio afferente alla millenaria tradizione giuridica e culturale dell’istituto, oltre che all’ordine naturale costantemente inteso e tradotto nel diritto positivo come legittimante la sola unione coniugale tra un uomo e una donna. A prescindere, quindi, dalla catalogazione squisitamente dogmatica del vizio che affligge il matrimonio celebrato (all’estero) tra persone dello stesso sesso (che si rivela, ai fini della soluzione della questione controversa, del tutto ininfluente), deve concludersi che, secondo il sistema regolatorio di riferimento, un atto siffatto risulta sprovvisto di un elemento essenziale (nella specie la diversità di sesso dei nubendi) ai fini della sua idoneità a produrre effetti giuridici nel nostro ordinamento
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE III SENTENZA 26 ottobre 2015, n. 4899 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4547 del 2015, proposto da: Ministero dell’Interno, Prefetto di Roma, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, Via dei Portoghesi 12; contro Sindaco di Roma Capitale, rappresentato e difeso per legge dall’Rodolfo...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 23 ottobre 2015, n. 4875. In tema di autorizzazione paesaggistica la disparità di trattamento è vizio assai difficilmente riscontrabile, atteso il giocoforza diverso impatto sul paesaggio di due progetti, quand’anche simili tra loro
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 23 ottobre 2015, n. 4875 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4329 del 2010, proposto da Ve.Fi., rappresentata e difesa dagli avvocati Fr.Pa. e Ro.Ro., con domicilio eletto...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 13 ottobre 2015, n. 4713. Sussiste l’obbligo delle competenti Amministrazioni di adottare il Sistema di valutazione della performance, del piano delle performance e della relazione sulla performance, in ragione della previsione contenuta nell’art. 57, comma 21, D.Lgs. n. 235 del 2010. La norma, invero, non prevede una espressa sospensione o un rinvio generalizzato del relativo obbligo, comunque operante anche per le amministrazioni finanziarie, né contiene un’affermazione espressa di inapplicabilità del sistema di valutazione previsto dal D.Lgs. n. 150 del 2009, ma afferma, in relazione a tale personale, la possibilità di introdurre aggiustamenti e correttivi (limiti e modalità di applicazione)
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 13 ottobre 2015, n. 4713 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 743 del 2015, proposto da: Dirpubblica (Federazione del Pubblico Impiego), rappresentata e difesa dall’avv. Ca.Me., con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 15 ottobre 2015, n. 4768. È inammissibile alla gara una società che ha prodotto un certificato della Camera di commercio che attesta un’attività “minore” (per qualità e quantità) rispetto a quella prevista dal bando
Consiglio di Stato sezione V sentenza 15 ottobre 2015, n. 4768 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2018 del 2015, proposto dalla Cooperativa Sociale – Onlus Po. in persona del legale rappresentante pro tempore,...