Consiglio di Stato sezione VI sentenza 5 giugno 2015, n. 2773 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2467 del 2014, proposto da Filcams Cgil di Como e Fisascat Cisl di Como, in persona dei...
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 maggio 2015, n. 2291. L’in house providing, così come costruito dalla giurisprudenza comunitaria, rappresenta, prima che un modello di organizzazione dell’amministrazione, un’eccezione alle regole generali del diritto comunitario, le quali richiedono che l’affidamento degli appalti pubblici avvenga mediante la gara
Consiglio di Stato, Sezione 3 sezione III sentenza 7 maggio 2015, n. 2291 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10173 del 2014, proposto da: Ma. S.r.l., rappresentata e difesa dagli avv. Si.Bo. ed altri,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 18 maggio 2015, n. 2511. In tema di somministrazione di alimenti e bevande con installazione di congegni automatici ed ordine pubblico, il titolare del locale commerciale sia tenuto a gestire, di fatto, direttamente ed autonomamente, la propria attività ed a non frequentare soggetti con precedenti penali e/o di polizia: così, il Comune, su richiesta ad hoc della Prefettura, può emettere un provvedimento di revoca nei confronti di un soggetto formalmente intestatario di una licenza commerciale
Consiglio di Stato sezione V sentenza 18 maggio 2015, n. 2511 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 1231 del 2015, proposto dal Comune di Sant’Onofrio, rappresentato...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 19 maggio 2015, n. 2539. Il contratto di avvalimento necessita che risulti chiaramente l’impegno dell’impresa ausiliaria a prestare le proprie risorse ed il proprio apparato organizzativo in tutte le parti che giustificano l’attribuzione del requisito di garanzia
Consiglio di Stato sezione III sentenza 19 maggio 2015, n. 2539 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9955 del 2014, proposto da: T. S.p.A., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avv....
Consiglio di Stato, sezione IV, ordinanza 4 giugno 2015, n. 2756. Viene rimessa in Corte Costituzionale, con riferimento agli artt. 2, 3, 23, 35, 36, 38, 53, 97 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell’art. 8, comma 3, D.L. 6 luglio 2012 n. 95, convertito dalla 7 agosto 2012 n.135, nella parte in cui assoggetta anche le Casse di previdenza, e in particolare la Cassa nazionale di previdenza e assistenza per i dottori commercialisti, al regime di versamento in favore dello Stato previsto dalla predetta norma
Consiglio di Stato sezione IV ordinanza 4 giugno 2015, n. 2756 REPUBBLICA ITALIANA IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 1046 del 2014, proposto da: Ca. in proprio quale iscritto alla Cnpadc, An.Wa., quale iscritto alla Cnpadc, rappresentati e difesi dall’avv. Ar.Po.,...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 4 giugno 2015, n. 2751. La Soprintendenza, a seguito dell’entrata in vigore dell’ art. 146 del d.lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) ha poteri di valutazione di “merito amministrativo”, che sono espressione dei “nuovi poteri di cogestione del vincolo paesaggistico”. La sentenza ha poi precisato che vi è una diversa e più penetrante valutazione da parte della Soprintendenza sulla compatibilità dell’intervento edilizio con i valori paesaggistici.
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 4 giugno 2015, n. 2751 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9381 del 2014, proposto dalla s.r.l. Pi., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 3 giugno 2015, n. 2728. Il servizio di teleriscaldamento non integra una misura di compensazione vietata ai sensi dell’articolo 12 comma 6 del d. lgs. n. 387 del 2003, non consistendo in un corrispettivo patrimoniale a favore della regione o della provincia, ma integrando un servizio complementare da erogare all’utenza a domanda e previo pagamento della tariffa
Consiglio di Stato sezione V sentenza 3 giugno 2015, n. 2728 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9679 del 2014, proposto da Da.Or. in proprio e nella qualità di titolare dell’omonima impresa individuale agricola,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 3 giugno 2015, n. 2727. E’ attribuita al responsabile del procedimento facoltà di scegliere, a seconda delle specifiche esigenze di approfondimento richieste dalla verifica dell’anomalia, se procedere personalmente ovvero affidare le relative valutazioni alla commissione aggiudicatrice. Con la conseguenza che è legittima la verifica di anomalia dell’offerta eseguita, anziché dalla commissione aggiudicatrice, direttamente dal responsabile unico del procedimento avvalendosi degli uffici e organismi tecnici della stazione appaltante
Consiglio di Stato sezione V sentenza 3 giugno 2015, n. 2727 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4658 del 2012, proposto da: Co. s.r.l., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 8 giugno 2015, n. 2809. In tema di controversie elettorali, ove si chieda il riconteggio o la revisione delle schede, l’onere allegatorio di cui è gravato il ricorrente è soddisfatto attraverso l’indicazione della natura dei vizi denunziati, del numero delle schede contestate e delle sezioni cui si riferiscono. In assenza di risultanze documentali dai verbali sezionali, l’onere probatorio minimo può considerarsi soddisfatto allorquando il ricorrente esibisca in giudizio quantomeno una dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata dal rappresentante di lista presente alle operazioni di spoglio.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 8 giugno 2015, n. 2809 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 312 del 2015, proposto dalla signora Pa.Pe., rappresentata e difesa dall’avvocato An.Az., con domicilio eletto presso l’avvocato...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 8 giugno 2015, n. 2795. Nell’ambito del processo amministrativo, l’atto di appello, ai fini dell’ammissibilità, deve contenere specifiche censure che investano tutte le ragioni poste a base della decisione impugnata costituendo, specifico onere dell’appellante, formulare una critica puntuale e completa della motivazione della sentenza impugnata, posto che l’oggetto di tale giudizio è costituito da quest’ultima e non dal provvedimento gravato in primo grado, e che il suo assolvimento esige la deduzione di specifici ed esaustivi motivi di contestazione della correttezza del percorso argomentativo che ha fondato la decisione appellata
Consiglio di Stato sezione V sentenza 8 giugno 2015, n. 2795 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9554 del 2004, proposto dalla Regione Veneto, in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dagli...