Consiglio di Stato sezione III sentenza 3 luglio 2015, n. 3315 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 677 del 2015, proposto da: Ministero dell’Interno, U.T.G. – Prefettura di Pisa, rappresentati e difesi per legge...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 26 giugno 2015, n. 3243. In considerazione del “carattere accessorio” dell’irrogazione della sanzione pecuniaria, sussiste la giurisdizione del giudice civile nel caso di impugnazione dei provvedimenti comunali adottati ai sensi dell’art. 23, comma 13, del decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285, con cui è disposta la rimozione di impianti pubblicitari abusivamente posizionati. L’art. 211, comma 7, del D.Lgs. n. 285 del 1992 va interpretato nel senso che la giurisdizione del giudice civile sussiste non solo in caso di ordinanza-ingiunzione congiuntamente irrogativa della sanzione pecuniaria e di quella accessoria, ma anche in caso di ordinanza-ingiunzione irrogativa della sola sanzione accessoria
Consiglio di Stato sezione V sentenza 26 giugno 2015, n. 3243 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10200 del 2014, proposto dalla s.p.a. Be., rappresentato e difeso dagli avvocati Ma.Si. e Ma.Pr., con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 26 giugno 2015, n. 3245. In tema di affidamento appalto di servizi
Consiglio di Stato sezione V sentenza 26 giugno 2015, n. 3245 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10769 del 2014, proposto dalla C. Soc. Coop., in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso dagli...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 23 giugno 2015, n. 3185. In tema di autorizzazione paesaggistica
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 23 giugno 2015, n. 3185 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4075 del 2014, proposto da: Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo, in...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 24 giugno 2015, n. 3196. In tema di sanità marittima
Consiglio di Stato sezione III sentenza 24 giugno 2015, n. 3196 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8201 del 2014, proposto da: Ma.Lo. in proprio e quale titolare della Ditta Lo., rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 16 giugno 2015, n. 3000. Le norme vigenti del Codice dei contratti pubblici prevedono l’applicazione di queste norme ai concessionari autostradali per i soli appalti di lavori e non a quelli di servizi o forniture. La sentenza ha così interpretato l’art. 11, comma 5, lett. c) della l. 23 dicembre 1992, n. 498, sostituito dall’art. 29, comma 1 quinquies della l. 27 febbraio 2009, n. 14
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 16 giugno 2015, n. 3000 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 208 del 2015, proposto da: Societa’ Ic. S.r.l., in persona del legale rappresentante in carica rappresentato e...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 18 giugno 2015, n. 3084. È legittimo il diniego alla promozione per merito straordinario di un agente della Polizia che – in un’operazione in Kosovo – aveva fatto allontanare alcune persone da un potente ordigno esplosivo. Per questa azione l’Amministrazione ha attribuito all’agente l’ “encomio”, ma ha negato la promozione per merito straordinario alla qualifica superiore, dato che tale promozione comporta una deroga per l’ accesso alle diverse qualifiche. La sentenza ha poi precisato che su queste materie l’Amministrazione ha un’ampia discrezionalità, e che nel caso di specie il diniego è stato congruamente motivato
Consiglio di Stato sezione III sentenza 18 giugno 2015, n. 3084 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9471 del 2009, proposto da: Go.Pi., rappresentato e difeso dagli avvocati Lu.Ru. e Ra.Ru., con domicilio eletto...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 18 giugno 2015, n. 3120. Si ha una concessione quando in base al titolo l’operatore si assume in concreto i rischi economici della gestione del servizio, rifacendosi essenzialmente sull’utenza per mezzo della riscossione di un qualsiasi tipo di canone o tariffa, mentre si ha appalto quando l’onere del servizio stesso viene a gravare sostanzialmente sull’Amministrazione
Consiglio di Stato sezione V sentenza 18 giugno 2015, n. 3120 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5277 del 2014, proposto dal Comune di Cassina de’ Pecchi, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 18 giugno 2015, n. 3121. È legittima l’aggiudicazione dell’appalto per il servizio di prelievo e trasporto delle salme al deposito di osservazione ed all’obitorio comunale in base al criterio del prezzo più basso, e non a quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa. La sentenza ha precisato che tale servizio non ha “natura complessa”, e si esaurisce nel prelievo e nel trasporto, senza alcuna attività di carattere sanitario, che avrebbe potuto richiedere un diverso criterio per l’ aggiudicazione
Consiglio di Stato sezione V sentenza 18 giugno 2015, n. 3121 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2777 del 2014, proposto dalla s.r.l. Ta., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 29 maggio 2015, n. 2690. Il risarcimento dei danni per perdita di “chance”, richiede la prova che l’offerta della società illegittimamente esclusa avrebbe ottenuto la vittoria dell’aggiudicazione. La misura del risarcimento deve tenere conto della mancata esecuzione del contratto ed anche della perdita di un elemento del curriculum, utile per le successive gare
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 29 maggio 2015, n. 2690 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10254 del 2014, proposto da: Ha.Co. s.r.l. in liquidazione, in persona del liquidatore pro tempore, rappresentata e...