Consiglio di Stato sezione VI sentenza 15 ottobre 2014, n. 5154 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5164 del 2014, proposto da: Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, in persona del presidente e...
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 15 ottobre 2014, n. 5139. La giurisdizione si radica innanzi al giudice ordinario, naturalmente competente per le controversie in tema di assunzione al lavoro, qualora l'idoneo e non vincitore di un concorso invochi il diritto all'assunzione scaturente da un concorso e dalla relativa graduatoria; laddove, invece, contesti anche la legittimità della determinazione dell'Amministrazione di ricoprire i posti vacanti disattendendo lo scorrimento, la controversia dovrà essere conosciuta dal Giudice degli interessi
Consiglio di Stato sezione V sentenza 15 ottobre 2014, n. 5139 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 7633 del 2014, proposto da To.Ca., rappresentata e difesa...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 28 ottobre 2014, n. 5334. E' tardivo il gravame proposto avverso la pronuncia emessa all'esito del giudizio per ottemperanza, mai notificata all'appellante, entro sei mesi dalla pubblicazione della stessa. Il termine lungo per proporre appello contro le sentenze rese in sede di ottemperanza, infatti, è di tre mesi, perché soggiace alla dimidiazione dei termini prevista dal combinato disposto degli artt. 114, comma 9, 92, comma 1, e 87, comma 3, c.p.a., seguendo il procedimento di ottemperanza il rito camerale
Consiglio di Stato sezione III sentenza 28 ottobre 2014, n. 5334 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4650 del 2014, proposto da: Fr.Ci., rappresentata e difesa dall’Avv. An.Sc., del Foro di Salerno, con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 ottobre 2014, n. 5282. L'onere d'immediata impugnazione del bando di concorso è circoscritto al caso della contestazione di clausole escludenti, riguardanti requisiti di partecipazione, che siano ex se ostative all'ammissione dell'interessato, o, al più, impositive, ai fini della partecipazione, di oneri manifestamente incomprensibili o del tutto sproporzionati per eccesso rispetto ai contenuti della procedura concorsuale, dovendo invece le rimanenti clausole essere ritenute lesive ed impugnate insieme con l'atto di approvazione della graduatoria definitiva, che definisce la procedura concorsuale ed identifica in concreto il soggetto leso dal provvedimento, rendendo attuale e concreta la lesione della situazione soggettiva.
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE V SENTENZA 27 ottobre 2014, n. 5282 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9198 del 2013, proposto da: Azienda Lombarda per l’Edilizia Residenziale (A.L.E.R.), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’avvocato Giuseppe Rusconi, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Piazzale Flaminio n. 19;...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 ottobre 2014, n. 5281. Nel processo amministrativo l'improcedibilità del ricorso può verificarsi in presenza della sussistenza delle seguenti condizioni: a) il rapporto giuridico sotteso all'impugnato provvedimento è stato oggetto di una nuova regolazione intervenuta in corso di causa e questo ha fatto venir meno gli effetti dell'originario provvedimento; b) l'atto del cui annullamento si discute ha di fatto consumato la sua efficacia, con sostanziale sopravvenuta carenza d'interesse a coltivare l'impugnativa nel caso in cui nessuna concreta utilitas possa derivare alla parte ricorrente dalla decisione di merito del rimedio giurisdizionale proposto.
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE V SENTENZA 27 ottobre 2014, n. 5281 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1480 del 2013, proposto da: Dell’Aquila Fiorenza, rappresentata e difesa dagli avvocati Ferdinando Scotto e Maria Laura Laudadio, con domicilio eletto presso lo studio del primo, in Roma, via Alessandro III, n. 6; contro Comune di...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 27 ottobre 2014, n. 5315. In tema di indebito, il recupero delle somme indebitamente erogate dalla pubblica amministrazione ai propri dipendenti è un atto doveroso che costituisce esercizio di un diritto soggettivo non rinunziabile, in quanto correlato al conseguimento di quelle finalità di pubblico interesse, cui sono istituzionalmente destinate le somme indebitamente erogate. A fronte di ciò, le situazioni di affidamento e di buona fede dei percipienti rilevano soltanto per l'individuazione delle modalità con cui il recupero deve operarsi e ciò al fine di non incidere in maniera eccessivamente onerosa sulle esigenze di vita del dipendente
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 27 ottobre 2014, n. 5315 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7404 del 2013, proposto da: C. – (…), in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 ottobre 2014, n. 5320. In merito al provvedimento di diniego di esenzione del contributo concessorio per l'acquisto di un edificio di culto, è infondato il motivo di doglianza in forza del quale si ritenga sussistente il titolo all'esenzione dai contributi concessori, in sede di rilascio del condono edilizio per l'avvenuta realizzazione sine titulo dell'edificio di culto di proprietà della Congregazione ricorrente, ciò sul presupposto che l'edificio debba qualificarsi come "opera di urbanizzazione eseguita dal privato nell'interesse generale". Nel caso di specie non è infatti applicabile l'art. 9 lett. f) della legge n. 10 del 1977, poiché l'opera non è stata realizzata da un ente "istituzionalmente competente" cui fanno capo per legge interessi generali. Inoltre l'edificio non è stato realizzato sulla base di un titolo emanato in attuazione di uno strumento urbanistico, quale opera di urbanizzazione: esso ha riguardato un abuso edilizio, pur destinato poi ad edificio religioso per volontà privata senza alcuna previsione specifica del piano urbanistico. Le esenzioni dai contributi concessori spettano nei casi previsti dalla legge, quando è rilasciato un atto abilitativo, comunque denominato, in attuazione di una previsione urbanistica. Nella specie si è in presenza di un immobile abusivo relativamente al quale non spetta alcuna esenzione che, invece, potrebbe spettare solo nei casi espressamente previsti dalla legge.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 27 ottobre 2014, n. 5320 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA Sull’appello n. 9851 del 2003, proposto dalla CONGREGAZIONE (…) e dalla Associazione (…), rappresentate e difese dall’avv. At.Sp., con domicilio eletto presso il...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 24 ottobre 2014, n. 5274. In presenza di accertamenti aventi ad oggetto intese anticoncorrenziali, l'individuazione dell'ambito merceologico e territoriale nel quale si manifesta il coordinamento tra imprese concorrenti, è logicamente successiva rispetto all'individuazione dell'intesa ed è funzionale soltanto alla verifica del grado di offensività dell'intesa
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 24 ottobre 2014, n. 5274 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5488 del 2012, proposto da: SA.LE. S.P.A., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dagli avvocati...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 22 ottobre 2014, n. 5202. Le Aziende Sanitarie Locali hanno l'obbligo di rivolgersi alla CONSIP per gli affidamenti di lavori, forniture, in forza dell'applicabilità alle stesse dell'art. 15, comma 13, lett. d) del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, convertito in legge 7 agosto 2012, n. 135, né tale obbligo si può considerare escluso dall'art. 1, comma 23, del medesimo D.L. n. 95/2012, che esime le Aziende Sanitarie Locali solo dall'applicazione dello stesso articolo 23
Consiglio di Stato sezione III sentenza 22 ottobre 2014, n. 5202 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5180 del 2014, proposto da: Associazione Senza Confini Onlus di Ancona, rappresentata e difesa dall’avv. Da.Va., con...
Consiglio di Stato, sezione V, 22 ottobre 2014, n. 5214. In relazione alla materia di giurisdizione esclusiva relativa alla concessione di beni (art. 133, comma 1, lett. b), c.p.a.), sono devolute al giudice amministrativo le controversie nelle quali l’amministrazione opera in veste di autorità, pur se i rapporti tra amministrazione e amministrati possano essere ricondotti ad una relazione giuridica “diritto – obbligo”, spettando invece al giudice ordinario quelle che abbiano un contenuto meramente patrimoniale, senza che assuma rilievo un potere di intervento dell’amministrazione a tutela di interessi generali
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE V SENTENZA 22 ottobre 2014, n. 5214 SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 8011 del 2014, proposto dalla Società Solenergy s.r.l., rappresentata e difesa dagli avvocati Sergio Starace e Saverio Sticchi Damiani, con domicilio eletto presso il primo (studio CroweHorwath), in Roma,...