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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 3 febbraio 2014, n. 8. In tema di procedura di gara, conservazione dei plichi e valutazioni di congruità dell’offerta

La massima 1. L’art. 119 comma 6, c.p.a., non prefigura un tertium genus di tutela cautelare – oltre quella prevista dall’art. 62 c.p.a. nei confronti delle ordinanze cautelari e dall’art. 98 contro le sentenze del T.A.R. – ma, senza scissione dell’azione impugnatoria, in relazione alla specificità della materia per le quali è previsto il rito...

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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza n. 6 del 29 gennaio 2014. Riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo, in materia di controversie riguardanti la concessione e la revoca di contributi e sovvenzioni pubbliche, deve essere attuato sulla base del generale criterio di riparto fondato sulla natura della situazione soggettiva azionata

La massima 1. Il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo, in materia di controversie riguardanti la concessione e la revoca di contributi e sovvenzioni pubbliche, deve essere attuato sulla base del generale criterio di riparto fondato sulla natura della situazione soggettiva azionata, con la conseguenza che: – sussiste sempre la giurisdizione del...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 gennaio 2014 n. 313. In tema di appalti la tempestività del ricorso va verificata sull’aggiudicazione definitiva

 Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 gennaio 2014 n. 313 N. 00313/2014REG.PROV.COLL. N. 07607/2012 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7607 del 2012, proposto da: Rialto Costruzioni s.p.a., in persona del legale...

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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 24 gennaio 2014, n. 5. E’ ammissibile un ricorso per revocazione avente per oggetto l’impugnativa di un’ordinanza cautelare, in quanto detto istituto è suscettibile di applicazione anche all’ordinanza che pronuncia sulla domanda di sospensione dell’atto impugnato, essendo assimilabile, quanto ad efficacia decisoria, alla sentenza che definisce il merito

La massima 1. Anche alla luce del nuovo codice del processo amministrativo deve escludersi l’applicabilità della norma di cui all’art. 51, n. 4, c.p.c. – richiamata dalla norma di rinvio di cui all’art. 17 c.p.a. – che prevede l’obbligo del giudice di astenersi quando abbia conosciuto della causa in altro grado del processo, allorquando sia...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 17 gennaio 2014, n. 202. In sede di concorso a posti di pubblico impiego con esami scritti, al fine del rispetto della regola dell’anonimato, ciò che rileva non è tanto l’identificabilità dell’autore dell’elaborato attraverso un segno a lui personalmente riferibile, quanto piuttosto l’astratta idoneità del segno a fungere da elemento di identificazione, e ciò ricorre quando la particolarità riscontrata assuma un carattere oggettivamente e incontestabilmente anomalo rispetto alle ordinarie modalità di estrinsecazione del pensiero e di elaborazione dello stesso in forma scritta, in tal caso a nulla rilevando che in concreto la Commissione o singoli componenti di essa siano stati o meno in condizione di riconoscere effettivamente l’autore dell’elaborato. E’ da escludersi che possa operare un automatismo tra astratta possibilità di riconoscimento e violazione della regola dell’anonimato, dovendo emergere elementi atti a provare in modo inequivoco l’intenzionalità del concorrente di rendere riconoscibile il proprio elaborato.

CONSIGLIO DI STATO sezione V SENTENZA 17 gennaio 2014, n. 202 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5752 del 2001, proposto da:  Cassese Domenico Fortunato, rappresentato e difeso dall’avvocato Luigi Petrone, con domicilio eletto presso Maria Calabrese in Roma, via G. Filippo Ingrassia, n. 21; contro Comune di Rionero in Vulture, in persona del...