Consiglio di Stato sezione VI sentenza 10 marzo 2014, n. 1084 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso r.g.a.n. 8210/2012, proposto dalla s.r.l. Do., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Fe.Te., Ri.Ol. e...
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza n. 1072 del 7 marzo 2014. La responsabilità solidale, che è garanzia di buona esecuzione dell’appalto, può sussistere solo in quanto la impresa ausiliaria sia collegata contrattualmente al concorrente tant’è che l’art. 49 prescrive l’allegazione, già in occasione della domanda di partecipazione, del contratto di avvalimento mentre tale vincolo contrattuale diretto con il concorrente e con la stazione appaltante non sussiste nel caso in cui sia lo stesso ausiliario che ricorre ai requisiti posseduti da terzi
Consiglio di Stato sezione III sentenza n. 1072 del 7 marzo 2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) ha pronunciato la presente SENTENZA (…) DIRITTO 1. Il Consorzio Ricorrente si doleva in primo grado del fatto che la ati aggiudicataria, facente capo alla società CONTROINTERESSATA, dovesse...
Consiglio di Stato, sezione IV, ordinanza 12 marzo 2014, n. 1059. Respinto la richiesta di sospensione in favore dell'OUA, in merito alla mediazione
CONSIGLIO DI STATO Sezione IV Ordinanza 12 marzo 2014, n. 1059 Per ottenere chiarimenti ai sensi dell’art. 112, comma 5 c.p.a. in ordine all’ordinanza di questa sezione n. 607/2014 del 12/2/2014 emessa su appello avverso l’ordinanza cautelare del T.A.R. LAZIO – ROMA: SEZIONE I n. 04872/2013, resa tra le parti, concernente determinazione criteri e modalità...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 5 marzo 2014, n. 1036. Una rettifica delle previsioni del piano urbanistico comunale adottato/approvato è ammissibile solo in presenza di un errore materiale che abbia inciso nella fase di redazione e/o assemblaggio dei diversi atti che formano lo strumento urbanistico, senza che lo stesso abbia influito sulla scelta urbanistica sottostante, dovendo la divergenza esistente tra previsioni solo apparentemente diverse dello strumento pianificatorio essere risolvibile per mezzo dell’individuazione, sulla base di un vincolato procedimento logico, di una soluzione univoca che s’imponga in modo manifesto ed immediato dalla lettura della documentazione del piano, senza dover ricorrere ad alcuna attività di interpretazione della volontà dell’amministrazione deliberante
La massima 1. Ai fini dell’inquadramento di un atto amministrativo non assume rilievo dirimente l’autoqualificazione datane dall’amministrazione emanante, dovendosi invece aver riguardo al suo contenuto sostanziale ed alla funzione da esso perseguita. 2. L’istituto della rettifica consiste nella eliminazione di errori ostativi o di errori materiali in cui l’amministrazione sia incappata, di natura non invalidante...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza n. 563 del 5 febbraio 2014. In tema di corresponsione della indennità di qualificazione
Consiglio di Stato sezione III sentenza n. 563 del 5 febbraio 2014 FATTO e DIRITTO 1. Con il ricorso proposto avanti al T.A.R. per la Campania i sig.ri L. B.e M. R. M., – già dipendenti della ex U.S.L. 42 dal mese di febbraio 1982, successivamente transitati nei ruoli della A.S.L. Napoli 1 con la qualifica...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza n. 596, del 7 gennaio 2014. In tema di ricorso avverso il decreto direttoriale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, recante la cancellazione dell’associazione CIF dal registro nazionale delle associazioni di promozione sociale e di ogni altro atto connesso presupposto o consequenziale
Consiglio di Stato sezione VI sentenza n. 596, del 7 gennaio 2014 FATTO e DIRITTO 1.- Il Centro italiano femminile (d’ora in avanti anche CIF) impugna la sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Lazio 12 febbraio 2013 n. 1495, resa in forma semplificata, che ha respinto il suo ricorso avverso il decreto direttoriale del Ministero...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza n. 570 del 5 febbraio 2014. In tema di interdizione antimafia disposta dal prefetto
Consiglio di Stato sezione III sentenza n. 570 del 5 febbraio 2014 FATTO e DIRITTO 1.- La società Caseificio Santa Rita aveva impugnato davanti al T.A.R. per la Campania l’interdittiva antimafia, adottata dal Prefetto di Caserta in data 14 settembre 2010, nonché la nota con la quale la Regione Campania, in data 5 ottobre 2011,...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 4 marzo 2014, n. 1018. Nel giudizio amministrativo, il divieto di integrazione della motivazione non ha carattere assoluto, in quanto non sempre i chiarimenti resi nel corso del giudizio valgono quale inammissibile integrazione postuma della motivazione: è il caso degli atti di natura vincolata di cui all'art. 21-octies, L. n. 241 del 1990, nei quali l'Amministrazione può dare anche successivamente l'effettiva dimostrazione in giudizio dell'impossibilità di un diverso contenuto dispositivo dell'atto, oppure quello concernente la possibilità di una successiva indicazione di una fonte normativa non prima menzionata nel provvedimento, quando questa, per la sua notorietà, ben avrebbe potuto e dovuto essere conosciuta da un operatore professionale
La massima 1. Nel giudizio amministrativo, il divieto di integrazione della motivazione non ha carattere assoluto, in quanto non sempre i chiarimenti resi nel corso del giudizio valgono quale inammissibile integrazione postuma della motivazione: è il caso degli atti di natura vincolata di cui all’art. 21-octies, L. n. 241 del 1990, nei quali l’Amministrazione può...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 3 marzo 2014, n. 993. A fronte di una sentenza con cui il Consiglio di Stato ha ordinato la restituzione del suolo ai legittimi proprietari, facendo comunque salvo il potere di emanare il provvedimento di acquisizione postuma, vale solo a chiarire che la condanna alla restituzione, costituente titolo esecutivo postulante la forzosa eseguibilità, è la conseguenza dell’illegittimità della pregressa apprensione e non interferisce con l’esercizio successivo del diverso ed autonomo potere di acquisizione. Non può dunque dirsi che il riferimento al successivo esercizio del potere di acquisizione sanante esaurisca il rapporto contenzioso, tanto da blindare il comportamento successivo dell’amministrazione sino a renderlo insensibile alle sopravvenienze normative, quasi come se lo stesso fosse un appendice meramente esecutiva ed automatica del giudicato
La massima 1. A fronte di una sentenza con cui il Consiglio di Stato ha ordinato la restituzione del suolo ai legittimi proprietari, facendo comunque salvo il potere di emanare il provvedimento di acquisizione postuma, vale solo a chiarire che la condanna alla restituzione, costituente titolo esecutivo postulante la forzosa eseguibilità, è la conseguenza dell’illegittimità...
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 25 febbraio 2014, n. 9. In merito alla tassatività delle cause di esclusione e rapporto tra ricorso principale e ricorso incidentale
CONSIGLIO DI STATO ADUNANZA PLENARIA SENTENZA 25 febbraio 2014, n. 9 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 23 di A.P. del 2013, proposto dalla società Palumbo s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Francesco Migliarotti e Luciano Filippo Bracci, con domicilio eletto presso quest’ultimo in Roma, via del Teatro...