Corte di Cassazione – Sezione VI penale – Sentenza 28 ottobre 2011 n. 39228. Maltrattamenti in famiglia la prescrizione decorre dall’ultima condotta rilevante


Il testo integrale[1]

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 39228 del 28.10.2011

La Corte di cassazione con la sentenza 39228 ha dato una svolta in merito ai termini per il reato di violenza in famiglia che, in virtù anche di una autorevole dottrina, come ogni reato abituale, deve essere considerato reato di durata, sicchè mutua la disciplina della prescrizione da quella prevista per i reati permanenti.

Gli ermellini, inoltre, affermano, confermando quanto scritto dalla Corte Territoriale, che rientra nel reato di maltrattamenti costringere il proprio coniuge a rapporti sadomaso.

Per la sesta sezione penale, infatti, i giudici di merito hanno correttamente ricostruito la vicenda dimostrando non solo riguardo all’attendibilità della donna ma anche che la peculiarità di quel rapporto che non era incompatibile con le condotte ascritte all’imputato.

Inoltre, secondo la Corte, era stato dimostrato come il carattere anche non remissivo della donna non evitasse una sua situazione di debolezza e fragilità nei confronti del marito.

Ancora è stato dimostrato anche la sussistenza dei riscontri esterni rispetto al punto delle conseguenze di condotta di obiettiva violenza, infine è stata data un’attestazione anche sul legame unitario – anche in ordine al dolo di maltrattamenti – tra i singoli episodi, sorretto da un atteggiamento mentale di vero e proprio disprezzo nei confronti della moglie, protrattosi per tutta la durata della convivenza.

Sorrento 31 ottobre 2011.

Avv. Renato D’Isa


[1] Per scaricare e consultare il testo integrale aprire il seguente collegamento sul portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto

 

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