Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 4 novembre 2011 n. 39768. Per la diffamazione continuata è ininfluente il numero di persone che hanno effettivamente sentito le affermazioni lesive e la comunicazione deve essere avvenuta a voce alta.

Il testo integrale

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 39768 del 4 novembre 2011

La Corte di Piazza Cavour con la sentenza 39768, accoglie il ricorso presentato dalla Procura di Potenza e annulla l’assoluzione di una dottoressa che, nel corridoio dell’ospedale parlando a voce alta, aveva detto a una sua paziente di fare attenzione a un operatore che lavorava nella stessa struttura perché aveva già violentato due ragazze.

La Corte Territoriale aveva ritenuto che mancava l’elemento della comunicazione con più persone e non erano state indicate alcune delle persone presenti all’episodio.

Per la diffamazione continuata:

1)   è ininfluente il numero di persone che hanno effettivamente sentito le affermazioni lesive, e

2)   la comunicazione deve essere avvenuta a voce alta.

Inoltre l’esame dei potenziali ascoltatori non costituisce alcuna ineludibile esigenza istruttoria, trattandosi di reato, unitamente ritenuto di pericolo, la cui consumazione non necessita dell’effettiva percezione delle dichiarazioni offensive, essendo sufficiente che l’imputato abbia manifestato il proprio pensiero con la consapevolezza e con la volontà che questo venga a conoscenza di altri..

Sorrento 7 novembre 2011.

 

Avv. Renato D’Isa

 

 

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