La condotta di chi si presta a favorire la permanenza illegale di uno straniero all’interno dello Stato italiano non può essere considerato fatto di particolare tenuità ai sensi dell’art. 131 bis c.p. laddove l’autore del reato tragga dei vantaggi concreti dalla propria condotta illecita

Sentenza 16 novembre 2017, n. 52460
Data udienza 11 luglio 2017

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella – rel. Presidente

Dott. APRILE Stefano – Consigliere

Dott. MAGI Raffaello – Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro – Consigliere

Dott. CAIRO Antonio – Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/09/2016 della Corte di appello di Bologna.
Visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Presidente Dott.ssa MAZZEI Antonella Patrizia;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. DI LEO Giovanni, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita’ del ricorso;
rilevato che il difensore dell’imputato non e’ comparso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO

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