Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 14 novembre 2017, n. 5261. In ordine al DASPO a carico della moglie del Presidente di una squadra di calcio

È illegittimo il provvedimento del Questore che ha vietato alla moglie del Presidente di una squadra di calcio di accedere alle partite, se questa persona, dopo un’ora dal termine della partita ha gettato addosso ad uno degli arbitri l’acqua minerale di una bottiglia di plastica.

Sentenza 14 novembre 2017, n. 5261
Data udienza 30 marzo 2017

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale
Sezione Terza
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 7879 del 2016, proposto da:
Gi. Pe., rappresentata e difesa dall’avvocato Fa. Pe., con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via (…);
contro
Questura di Caserta, in persona del Questore pro tempore, e Ministero dell’Interno, in persona del Ministro p.t., entrambi rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. CAMPANIA – NAPOLI: SEZIONE V n. 01410/2016, resa tra le parti, concernente divieto di accedere a tutti i luoghi in cui si svolgono gare ufficiali di squadre di calcio, disposto dal Questore di Caserta, dapprima per un periodo di due anni con decreto 3 giugno 2015, n. 1000, e, successivamente, per un anno con decreto 5 agosto 2015, n. 968331.
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio di Questura di Caserta e di Ministero dell’Interno;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell’udienza pubblica del giorno 30 marzo 2017 il Cons. Lydia Ada Orsola Spiezia e uditi per le parti gli avvocati Lu. Ma. D’An. su delega di Fa. Pe. e l’avvocato dello Stato Wa. Fe.;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.

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