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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 aprile 2015, n. 17690. Il reato di fuga previsto dall’art. 189, comma sesto del nuovo codice della strada, è un reato omissivo di pericolo, per la cui configurabilità è richiesto il dolo, che deve investire essenzialmente l’inosservanza dell’obbligo di fermarsi in relazione all’evento dell’incidente concretamente idoneo a produrre eventi lesivi alle persone, e non anche l’esistenza di un effettivo danno per le stesse. Il reato in parola si consuma con l’allontanamento dal luogo del sinistro e risulta pertanto irrilevante ai fini della integrazione della fattispecie tipica l’eventuale ritorno di chi si sia inequivocabilmente allontanato o il suo presentarsi presso gli uffici delle forze dell’ordine. Nel reato di omissione di soccorso il dolo deve investire non solo l’evento dell’incidente, ma anche il danno alle persone e la necessità del soccorso.La consapevolezza che la persona coinvolta nell’incidente ha bisogno di soccorso può assumere la forma del dolo eventuale, che si configura normalmente in relazione all’elemento volitivo, ma che può attenere anche all’elemento intellettivo, quando l’agente consapevolmente rifiuti di accertare la sussistenza degli elementi in presenza dei quali il suo comportamento costituisce reato, accettandone per ciò stesso l’esistenza

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 28 aprile 2015, n. 17690 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di Appello di Brescia ha riformato unicamente sul punto concernente il beneficio della non menzione della condanna, che ha concesso, la pronuncia emessa nei confronti di S.M. dal Tribunale di Brescia,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 8 aprile 2015, n. 14169. L’inapplicabilità della confisca del veicolo in quanto appartenente a persona estranea al reato obbliga il giudice ad irrogare la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida in misura raddoppiata

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 8 aprile 2015, n. 14169   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenz – Presidente Dott. VITELLI CASELLA Lu – rel. Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizi – Consigliere Dott. GRASSO Giusepp – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 febbraio 2015, n. 5978. L'assetto normativo della contravvenzione di guida in stato di ebbrezza e' stato nuovamente rivisitato, da ultimo, con Legge 29 luglio 2010, n. 120, il cui articolo 33 ha modificato l'articolo 186 C.d.S., ha depenalizzato la condotta di guida in stato di ebbrezza qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (articolo 186 C.d.S., comma 1, lettera a)). Tale ultima modifica non ha comportato una rilettura delle regole processuali che disciplinano l'accertamento della condotta penalmente rilevante per il reato di guida in stato di ebbrezza, confermandosi il principio per cui, ai fini della configurazione del reato di guida in stato di ebbrezza (pur dopo le modifiche apportate all'articolo 186 C.d.S. dal Decreto Legge n. 92 del 2008, articolo 4, comma 1, lettera d), conv. con modd. in Legge n. 125 del 2008), tale stato puo' essere accertato, non soltanto per l'ipotesi di cui alla fascia a) ma anche per quelle piu' gravi, con qualsiasi mezzo, e quindi anche su base sintomatica, indipendentemente dall'accertamento strumentale. Con la precisazione, tuttavia, che dovra' comunque essere ravvisata l'ipotesi piu' lieve quando, pur risultando accertato il superamento della soglia minima, non sia possibile affermare, oltre ogni ragionevole dubbio, che la condotta dell'agente rientri nell'ambito di una delle due altre ipotesi

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 febbraio 2015, n. 5978 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. CIAMPI Francesco – rel. Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott. SERRAO Eugenia – Consigliere Dott. DELL’UTRI...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 febbraio 2015, n. 5984. In tema di responsabilita' da sinistri stradali, il giudizio sulla misura del concorso di colpa e' incensurabile in sede di legittimita', essendo riservato al libero e discrezionale apprezzamento del giudice di merito, se adeguatamente motivato

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 febbraio 2015, n. 5984 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. CIAMPI Francesco – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 23 febbraio 2015, n. 7961. Qualificata come nullità a regime intermedio l'omesso avviso della facoltà dell'indagato di farsi assistere da un difensore di fiducia per il compimento dell'alcoltest. È applicabile a tale ipotesi di nullità la disciplina dell'art. 182, 2° co., c.p.p., ma "parte" non può considerarsi l'indagato o l'imputato, bensì solo il difensore (o il pubblico ministero)

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 23 febbraio 2015, n. 7961 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. ZOSO Liana Maria T. – Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio – rel....