La massima L’omessa indicazione delle modalità di calcolo degli interessi rende nulla la cartella esattoriale quando l’operato dell’ufficio diviene ricostruibile solo attraverso difficili indagini dovute alla vetustà della questione, che non competono al contribuente, il quale vede, così, violato il suo diritto di difesa SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Sentenza 21 marzo 2012, n....
Author: D'Isa (Renato D'Isa)
Il Sole a Lugano. Come e perchè aprire un conto in Svizzera
Il Sole a Lugano Come e perchè aprire un conto in Svizzera ??? http://www.macrolibrarsi.it/libri/__il-sole-a-lugano.php Il Sole a Lugano: come e perché aprire un conto in Svizzera di Roberto Colantonio edito da Iemme Edizioni disponibile in tutte le librerie Feltrinelli d’Italia e nelle altre maggiori librerie. Per verificare la disponibilità: Contenuto del libro...
Corte Costituzionale, ordinanza del 4 aprile 2012 la n. 95. La condanna pregressa per reati tributari non osta al gratuito patrocinio
ORDINANZA N. 95 ANNO 2012 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: Alfonso QUARANTA; Giudici : Franco GALLO, Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Sergio MATTARELLA, Mario Rosario MORELLI, ha pronunciato la seguente...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 gennaio 2012, n.1326. Ai fini della tutela concessa dall’articolo 1120, secondo comma, Codice Civile, in materia di divieto di innovazioni sulle parti comuni dell’edificio condominiale, devono essere alterate, in modo visibile e significativo, la particolare struttura e la complessiva armonia che conferiscono al fabbricato una propria specifica identità
La massima Ai fini della tutela concessa dall’articolo 1120, secondo comma, Codice Civile, in materia di divieto di innovazioni sulle parti comuni dell’edificio condominiale, devono essere alterate, in modo visibile e significativo, la particolare struttura e la complessiva armonia che conferiscono al fabbricato una propria specifica identità. Eventuali adeguamenti e aggiunte funzionali (come l’allaccio delle...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 aprile 2012, n.12306. In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, gli obblighi cui fa riferimento la disposizione di cui all’art. 570 c.p., comma 1 riguardano, per riferimento testuale, i doveri incombenti sull’esercente la potestà, che vengono meno con l’acquisizione della capacità giuridica da parte del minore conseguente al raggiungimento della maggiore età
Le massime 1. In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, gli obblighi cui fa riferimento la disposizione di cui all’art. 570 c.p., comma 1 riguardano, per riferimento testuale, i doveri incombenti sull’esercente la potestà, che vengono meno con l’acquisizione della capacità giuridica da parte del minore conseguente al raggiungimento della maggiore età, residuando...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 aprile 2012, n.6148. In materia di arbitrato, le modifiche apportate all’art. 829 c.p.c. dalla legge di riforma sono volte a delimitare l’ambito dell’impugnazione del lodo come riflesso della nuova disciplina dell’accordo arbitrale, con la conseguenza che le convenzioni concluse prima del 2.3.06 continuano ad essere regolate dalla legge previgente, che prevedeva l’impugnabilità del lodo per violazione della legge sostanziale, a meno che le parti non avessero stabilito diversamente.
La massima In materia di arbitrato, le modifiche apportate all’art. 829 c.p.c. dalla legge di riforma sono volte a delimitare l’ambito dell’impugnazione del lodo come riflesso della nuova disciplina dell’accordo arbitrale, con la conseguenza che le convenzioni concluse prima del 2.3.06 continuano ad essere regolate dalla legge previgente, che prevedeva l’impugnabilità del lodo per violazione...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza n. 15189 del 20 aprile 2012. Non essendo previsto parere alcuno da parte del pubblico ministero sulla richiesta di revisione, ove tale parere sia irritualmente acquisito, esso deve essere comunicato a pena di nullità al richiedente, ai fini di una corretta instaurazione del contraddittorio
Corte di cassazione – S.U.P. – sentenza 15189 del 20 aprile 2012. Non essendo previsto parere alcuno da parte del pubblico ministero sulla richiesta di revisione, ove tale parere sia irritualmente acquisito, esso deve essere comunicato a pena di nullità al richiedente, ai fini di una corretta instaurazione del contraddittorio Il testo integrale ...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 11 aprile 2012, n. 13568. Se la persona offesa – vittima di stalking – non ha luoghi abituali di frequentazione, il compito del giudice è quello di vestire a misura il bisogno di protezione che l’ordinamento ha inteso consentire di tutelare.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza 11 aprile 2012, n. 13568 Ritenuto in fatto 1. Con il provvedimento impugnato veniva confermata l’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma in data 04/08/2011, con cui veniva applicata nei confronti di V.V. la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 3 aprile 2012, n. 12702. La sussistenza dell’elemento soggettivo nel reato di ricettazione (vale a dire la conoscenza della provenienza delittuosa della cosa) può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto, e quindi anche dal comportamento dell’imputato e dalla mancata – o non attendibile – indicazione della provenienza della cosa ricevuta
La massima La sussistenza dell’elemento soggettivo nel reato di ricettazione (vale a dire la conoscenza della provenienza delittuosa della cosa) può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto, e quindi anche dal comportamento dell’imputato e dalla mancata – o non attendibile – indicazione della provenienza della cosa ricevuta, la quale è sicuramente rivelatrice della volontà di...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 aprile 2012 n. 15115. Il sostegno politico e l’appoggio elettorale non integrano di per sé il reato di partecipazione ad una associazione mafiosa. È necessario invece che il rapporto sia tale da incidere concretamente sugli interessi dell’associazione o comunque sul piano di una illecita corrispettività di prestazioni.
Corte di cassazione – Sezione II penale – Sentenza 19 aprile 2012 n. 15115.Il sostegno politico e l’appoggio elettorale non integrano di per sé il reato di partecipazione ad una associazione mafiosa. È necessario invece che il rapporto sia tale da incidere concretamente sugli interessi dell’associazione o comunque sul piano di una illecita corrispettività...