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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 8 febbraio 2012 n. 4927. Per sostituire la detenzione domiciliare con il lavoro socialmente utile è sufficiente che il condannato non si opponga e non è necessaria la sua richiesta.

Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 8 febbraio 2012 n. 4927 La Suprema Corte di cassazione, con la sentenza in commento, nega che incomba sul condannato l’obbligo, non solo di fare domanda per il lavoro socialmente utile, ma anche di indicare l’ente presso il quale svolgere l’attività e di ottenerne il consenso....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 17 gennaio 2012, n. 542. La prescrizione civile si allunga con l’astratta configurabilità del reato..

La massima Nel caso in cui l’illecito civile sia considerato dalla legge come reato perseguibile a querela, l’eventuale più lunga prescrizione prevista per l’illecito penale si applica anche all’azione di risarcimento (art. 2947 co. 3, c.c.) sebbene la querela non sia stata presentata, ma a condizione che il Giudice civile accerti incidenter tantum gli estremi...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 7 febbraio 2012, n. 4703. E’ legittima la misura cautelare dell’interdizione dall’esercizio dell’attività ex articolo 13, d.lgs. 231/2001 irrogata ad uno studio professionale.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II PENALE Sentenza 7 febbraio 2012, n. 4703 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SECONDA SEZIONE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GIUSEPPE MARIA COSENTINO – Presidente Dott. DOMENICO GENTILE – Consigliere – Dott. MARGHERITA TADDEI – Rel. Consigliere – Dott. DOMENICO CHINDEMI – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 24 novembre 2011, n. 24841. In tema di adempimento contrattuale, la parte adempiente che abbia agito richiedendo l’esecuzione del contratto in forma specifica, ha la facoltà di invocare, in sostituzione dell’originaria pretesa, la facoltà di recesso ai sensi dell’art. 1385 comma 2 c.c.

La massima In tema di adempimento contrattuale, la parte adempiente che abbia agito richiedendo l’esecuzione del contratto in forma specifica, ha la facoltà di invocare, in sostituzione dell’originaria pretesa, la facoltà di recesso ai sensi dell’art. 1385 comma 2 c.c., in quanto il recesso costituisce un diritto della parte che sopravvive alla domanda di adempimento....