Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 luglio 2015, n. 30168 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – rel. Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott....
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 1 luglio 2015, n. 13488. In tema di IRAP, il requisito dell’autonoma organizzazione, il cui accertamento spetta al giudice del merito ed è insindacabile in sede di legittimità se congruamente motivato, ricorre quando il contribuente: a) sia, sotto qualsiasi forma, il responsabile dell’organizzazione, e non sia inserito in strutture organizzative riferibili ad altrui responsabilità ed interesse; b) impieghi beni strumentali eccedenti, secondo l’id quod plerumque accidit il minimo indispensabile per l’esercizio dell’attività in assenza di organizzazione, oppure si avvalga in modo non occasionale di lavoro altrui; costituisce poi onere del contribuente, che chieda il rimborso dell’imposta asseritamente non dovuta, dare la prova dell’assenza delle predette condizioni
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 1 luglio 2015, n. 13488 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. DI IASI Camilla – Consigliere Dott. VIGILIO Biagio – Consigliere Dott. CIGNA Mario – rel. Consigliere Dott. FERRO...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 26 giugno 2015, n. 13259. Deve escludersi che la cancellazione della societa’ dal registro della imprese – pur provocando l’estinzione dell’ente debitore (per le cancellazioni successive all’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 6 del 2003, articolo 4) – comporti al tempo stesso la sparizione dei debiti insoddisfatti che la societa’ aveva nei riguardi dei terzi
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 26 giugno 2015, n. 13259 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. FEDERICO Guido – Consigliere Dott. CRUCITTI Roberta – Consigliere Dott. LA TORRE Maria...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 24 giugno 2015, n. 13138. Lo studio dentistico anche se esercita l’attività tramite alcuni operatori non medici perché odontotecnici effettua, in ogni caso, le prestazioni in esenzione IVA nel caso in cui l’attività sia svolta sotto la direzione di un direttore sanitario
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 24 giugno 2015, n. 13138 Osserva: La CTR di Torino ha respinto l’appello dell’Agenzia, appello proposto contro la sentenza n. 6-16-2011 della CTP di Torino che – in causa avente ad oggetto “disconoscimento dell’esenzione IVA ex art. 10 comma 1 n. 18 del DPR n. 633/1972”, siccome...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 luglio 2015, n. 28775. Lo scudo fiscale, ossia la chance messa a disposizione del contribuente per fare rientrare capitali detenuti all’estero dietro il versamento di un’imposta straordinaria, mette al riparo dalle sanzioni di vario genere non solo le persone fisiche ma anche le società commerciali
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 luglio 2015, n. 28775 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. MENGONI Enrico – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 giugno 2015, n. 11632. La sospensione dei termini per il periodo feriale ai procedimenti non giurisdizionali. La sospensione del termine per l’impugnazione degli atti d’imposizione tributaria prevista dal D.Lgs. n. 218 del 1997, art. 6, comma 3, è volta a garantire un concreto spatium deliberandi in vista dell’accertamento con adesione (il cui esperimento resta, appunto, consentito) e va riferita al relativo procedimento, che ha natura amministrativa, per di più escludendo la cumulabilità della sospensione disposta da detta disposizione con quella prevista in tema di condono – L. n. 289 del 2002, art. 15, specificamente ritenendo che “… la sospensione prevista dalla legge sul condono incide sui tempi per la proposizione del ricorso giurisdizionale in concordanza col tempo concesso per il perfezionamento della definizione agevolata (art. 15, comma 2)”. La non cumulabilità è coerente alla non cumulabilità della sospensione dei termini feriali con quelli di cui alla L. n. 289 del 2002, art. 16. Facendo dunque applicazione al caso di specie di siffatti principi generali – idonei a superare il diverso avviso espresso dalla prassi amministrativa – risoluzione del Ministero delle Finanze 11/11/1999 N. 159//E – nessun errore in diritto risulta avere commesso la CTR che ha correttamente ritenuto di non applicare la sospensione del periodo feriale al termine di 90 giorni relativo all’accertamento con adesione
Suprema Corte di Cassazione Sezione VI ordinanza 5 giugno 2015, n. 11632 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente – Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere – Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere – Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere – Dott. CONTI Roberto Giovanni – rel. Consigliere – ha pronunciato la seguente: ordinanza sul ricorso...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 giugno 2015, n. 27143. Non si configura il reato di sottrazione fraudolenta se le somme incassate a seguito di un’alienazione ritenuta simulata sono utilizzate per il pagamento di imposte, ancorché non si tratti di quelle oggetto dell’asserita sottrazione. In tal caso, non può ritenersi esistente il richiesto dolo specifico se, alla fine, il risultato economico dell’operazione è andato a beneficio, e non a danno, dell’erario. Nel caso di specie, era stata sequestrata la somma pagata per la cessione sospetta di uno scafo, somma che però era stata usata dall’impresa venditrice per pagare l’Iva dovuta
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 giugno 2015, n. 27143 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 9 giugno 2015, n. 11977. In tema di imposte sul consumo dell’energia elettrica, l’art. 14, comma 2, del d.lgs. 26 ottobre 1995, n. 504 (T.U. delle imposte sulla produzione e sui consumi), sancisce la regola generale secondo cui il rimborso dell’accisa indebitamente pagata deve essere richiesto, a pena di decadenza, entro due anni dalla data del pagamento, con norma innovativa rispetto all’abrogato d.m. 8 luglio 1924, ma priva di qualsivoglia disposizione di tipo transitorio relativa a fattispecie in cui il diritto al rimborso sia sorto in epoca anteriore alla sua entrata in vigore. In tal caso, il diritto al rimborso, che non si sia già prescritto per decorrenza del termine ordinario decennale, deve intendersi prescritto se la parte interessata non abbia proposto la domanda entro due anni dall’entrata in vigore della norma di cui all’art. 14 del d.lgs n. 504 del 1995 e cioè entro il 14 dicembre 1995.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 9 giugno 2015, n. 11977 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – rel. Consigliere Dott. DE STEFANO Franco –...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 giugno 2015, n. 27072. Nei procedimenti relativi a più reati commessi da pluralità di soggetti, una volta perduta l’individualità storica del profitto illecito, la sua confisca e il sequestro preventivo ad essa finalizzato possono interessare indifferentemente ciascuno dei concorrenti anche per l’intera entità del profitto accertato, ma l’espropriazione non può essere duplicata o comunque eccedere nel “quantum” l’ammontare complessivo del profitto che i responsabili hanno ricavato in relazione alla commissione di ciascun singolo illecito
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 giugno 2015, n. 27072 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 giugno 2015, n. 12682. Si e’ in presenza di un concorso formale quando con una sola azione od omissione si commettono diverse violazioni della medesima disposizione normativa (concorso formale omogeneo), oppure quando con una sola azione o omissione vengono violate disposizioni diverse anche relative a tributi diversi (concorso formale eterogeneo). Ricorre, invece il concorso materiale quando con piu’ azioni o omissioni si commettono diverse violazioni della stessa disposizione di legge. Non trova, quindi, applicazione nel caso di specie, il cumulo giuridico previsto dal Decreto Legislativo n. 472 del 1997, articolo 12 bensi’ il concorso materiale tra violazioni commesse con piu’ azioni od omissioni -senza che possa, ancora, ritenersi applicabile a tale ultima ipotesi, in via analogica, la normativa dettata dall’articolo 81 cpv. c.p. in tema di continuazione tra reati, in quanto la differenza morfologica tra reato e illecito amministrativo non consente che, attraverso un procedimento di integrazione analogica, le norme previste in materia penale vengano “tout court” estese alla materia degli illeciti amministrativi
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 giugno 2015, n. 12682 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – rel. Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere...