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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 22 novembre 2012, n. 45704. Nel possesso di sostanze stupefacenti il superamento dei limiti massimi non è di per sé indizio di possesso ai fini di spaccio

Suprema Corte di Cassazione  sezione III sentenza del 22 novembre 2012, n. 45704 Ritenuto in fatto 1.1 Con sentenza del 14 maggio 2009 del Tribunale dei minorenni di Messina dichiarava B.V. , imputato – in concorso con il maggiorenne N.L. – del delitto di illecita coltivazione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana fatto accertato in...

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Corte Costituzionale, sentenza 15 novembre 2012, n. 251. E’ costituzionalmente illegittimo l’art. 69, quarto comma, del codice penale, nella parte in cui prevede il divieto di prevalenza della circostanza attenuante di cui all’art. 73, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309 sulla recidiva di cui all’art. 99, quarto comma, del codice penale

  E’ costituzionalmente illegittimo l’art. 69, quarto comma, del codice penale, come sostituito dall’art. 3 della legge 5 dicembre 2005, n. 251 (Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi, di usura e...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 24 ottobre 2012, n. 41462. La morte dell’assuntore di sostanza stupefacente è imputabile alla responsabilità del cedente sempre che, oltre al nesso di causalità materiale, sussista la colpa in concreto per violazione di una regola precauzionale (diversa dalla norma che incrimina la condotta di cessione) e con prevedibilità ed evitabilità dell’evento, da valutarsi alla stregua dell’agente modello razionale, tenuto conto delle circostanze del caso concreto conosciute o conoscibili dall’agente reale

  La massima La morte dell’assuntore di sostanza stupefacente è imputabile alla responsabilità del cedente sempre che, oltre al nesso di causalità materiale, sussista la colpa in concreto per violazione di una regola precauzionale (diversa dalla norma che incrimina la condotta di cessione) e con prevedibilità ed evitabilità dell’evento, da valutarsi alla stregua dell’agente modello...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 40061 del 10 ottobre 2012. Annullati gli arresti domiciliari al pusher abituale della vittima che non può essere ritenuto responsabile senza la certezza della cessione

  La massima L’ordinamento non conferisce alla Corte alcun potere di revisione degli elementi materiali e fattuali delle vicende indagate, ivi compreso lo spessore degli indizi, né alcun potere di riconsiderazione delle caratteristiche soggettive degli indagati, ivi compreso l’apprezzamento delle esigenze cautelari e delle misure ritenute adeguate, trattandosi di accertamenti rientranti nel compito esclusivo ed...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 20 settembre 2012 n. 36258 . In tema di quantità ingente di sostanza stupefacente

Secondo il ragionamento delle Sezioni unite, perché si abbia la quantità ingente di sostanza stupefacente, di cui all’articolo 80, comma 2, del dpr n. 309 del 1990, il quantitativo della droga non può essere inferiore di “2000” volte il valore soglia, espresso in mg., indicato nella tabella allegata al dm 11 aprile 2006. A base...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 14 settembre 2012, n. 35462. La coltivazione abusiva di cannabis costituisce illecito penale indipendentemente dalla successiva destinazione

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza del 14 settembre 2012, n. 35462 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 20/4/2011 la Corte di appello di Trento ha confermato la sentenza del 15/12/2009 emessa a seguito di rito abbreviato dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Rovereto che, previa concessione delle circostanze attenuanti generiche, ha...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 18 settembre 2012, n. 35641. Stupefacenti. L’aiuto prestato “in corso d’opera” rientra nella fattispecie del concorso di persona nel reato, e non del favoreggiamento, purché vi sia la consapevolezza di contribuire anche in minima parte alla realizzazione di una più articolata “fattispecie”

La massima L’aiuto prestato “in corso d’opera” rientra nella fattispecie del concorso di persona nel reato, e non del favoreggiamento, purché vi sia la consapevolezza di contribuire anche in minima parte alla realizzazione di una più articolata “fattispecie” Il reato di favoreggiamento non è configurabile, con riferimento al delitto di illecita detenzione di sostanza stupefacente,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 11 settembre 2012 n. 34758. Il superamento dei limiti massimi non costituisce una presunzione assoluta in ordine alla condotta di spaccio del detentore

  Il commento in originale Corte di cassazione – Sezione IV penale – Sentenza 11 settembre 2012 n. 34758. Il superamento dei limiti massimi non costituisce una presunzione assoluta in ordine alla condotta di spaccio del detentore Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 11 settembre 2012 n. 34758[1] Per la Corte...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 28446 del 16 luglio 2012. Il soggetto che abusa di cocaina deve essere considerato un tossicodipendente

  Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 28446 del 16 luglio 2012   Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 16 giugno 2011, il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha dichiarato inammissibile la domanda di affidamento in prova in casi particolari, avanzata da C.P. ai sensi dell’art. 94 d.P.R. n. 309 del 1990....