Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 13 maggio 2015, n. 19761 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROMIS Vincenzo – Presidente Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – rel. Consigliere Dott. SERRAO...
Tag: Relatore ESPOSITO Lucia
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 19 marzo 2015, n. 11601. L’infermiere del pronto soccorso adibito ad attribuire i codici di priorità (c.d. “triage”) risponde di omicidio colposo qualora il paziente muoia per un ritardato intervento indotto da una sottovalutazione dell’urgenza del caso
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 19 marzo 2015, n. 11601 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. IZZO Fausto – Consigliere Dott. ESPOSITO...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 16 febbraio 2015, n. 6719. Perché possa riconoscersi la scriminante dell'uso legittimo delle armi, quale prevista dall'art. 53 cod. pen., occorre: che non vi sia altro mezzo possibile; che tra i vari mezzi di coazione venga scelto quello meno lesivo; che l'uso di tale mezzo venga graduato secondo le esigenze specifiche del caso, nel rispetto del fondamentale principio di proporzionalità. Ove risultino soddisfatte tali condizioni è da escludere che si possa porre a carico dell'agente il rischio del verificarsi di un evento più grave rispetto a quello da lui perseguito
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 16 febbraio 2015, n. 6719 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza dell’11 ottobre 2012 la Corte d’Appello di Cagliari confermava la sentenza del giudice di primo grado con la quale P.A. era stato assolto dal reato di cui all’art. 589 c.p., per avere commesso il fatto in presenza...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 1 ottobre 2014, n. 40617. In tema di applicazione della sanzione accessoria della revoca della patente di guida nell'ambito del reato di guida in stato di ebbrezza di cui all'articolo 186 C.d.S. e' conforme alla regola di certezza del diritto e costituisce imprescindibile garanzia per l'imputato ancorare il presupposto per la configurabilita' della recidiva alla "data del passaggio in giudicato, nel biennio antecedente al fatto, dei due fatti di reato analoghi, precedentemente commessi", piuttosto che a quella della loro commissione, poiche' "solo dalla detta data puo' aversi per conclamata l'affermazione di penale responsabilita' del soggetto, che prima puo' solo, piu' o meno fondatamente, presumersi, col rischio di dar luogo a decisioni che ex post potrebbero rivelarsi ingiuste
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 1 ottobre 2014, n. 40617 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo G. – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. IZZO Fausto – Consigliere Dott....