I doveri di valutazione del rischio e di formazione del lavoratore non trovano origine nel fatto che il lavoratore sia inviato in un cantiere o piuttosto in un altro tipo di ambiente di lavoro, ma sorgono dal generale obbligo del datore di lavoro di valutare tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro nei quali...
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 25 maggio 2017, n. 26254
Per l’illecito di guida senza patente la recidiva ricorre, se l’accertamento di un precedente reato della stessa specie c’è stato nel biennio antecedente al fatto. Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 25 maggio 2017, n. 26254 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 20 aprile 2017, n. 19029
La posizione di garanzia derivante dalla relazione di governo intrattenuta con una fonte di pericolo deve essere individuata alla luce delle specifiche circostanze del sinistro che si sia verificato, dovendosi accertare la effettiva titolarita? del potere-dovere di gestione nella sequenza di accadimenti alla quale accede l’evento, senza che possa ritenersi sufficiente una valutazione sul piano...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 31 maggio 2017, n. 27299
Il conducente del veicolo tenuto a cedere la precedenza nell’impegnare un crocevia deve usare la prudenza e diligenza necessarie ad eseguire in sicurezza la manovra di attraversamento, non potendo fare affidamento sul fatto che i veicoli favoriti siano a loro volta gravati dall’obbligo di rallentare in prossimità dell’incrocio, giacché l’eccessiva velocità di questi ultimi, se...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 1 settembre 2016, n. 36285
In tema di responsabilità penale per violazione degli obblighi incombenti al progettista o al direttore dei lavori, l’obbligo di garanzia non può andare oltre l’oggetto del rapporto contrattuale, non potendo concernere opere che non siano investite dell’attività del progettista e/o direttore dei lavori; ed invero, ove si tratti di opere del tutto autonome rispetto ad...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 5 agosto 2016, n. 34503
Il capo equipe risponde, in sede penale, delle «lesioni gravi» riportate dal paziente – in questo caso consistenti nell’«indebolimento permanente dell’addome» a seguito di un parto cesareo – per la dimenticanza di una garza nell’addome, anche se il “ferrista” ha eseguito un conteggio errato. Il dovere di diligenza del chirurgo nell’utilizzo delle garze laparotomiche, «non...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32574
Il sindacato del G.U.P. non può arrivare ad effettuare una complessa ed approfondita disamina del merito del materiale probatorio, né a formulare un giudizio sulla colpevolezza dell’imputato, essendo limitato a valutare l’aspetto prognostico dell’insostenibilità dell’accusa in giudizio, sotto il profilo della insuscettibilità del compendio probatorio a subire mutamenti nella fase dibattimentale Suprema Corte di Cassazione...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 1 agosto 2016, n. 33582
In tema di causalità nei reati colposi, va esclusa la responsabilità dell’agente quando l’evento si sarebbe comunque verificato in relazione al medesimo processo causale, nei medesimi tempi e con la stessa gravità od intensità, poiché in tal caso dovrebbe ritenersi che l’evento imputato all’agente non era evitabile Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza ...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 28 aprile 2016, n. 17663
In relazione ai reati-fine, la insussistenza di attuali esigenze cautelari, richiede che il pericolo che l’imputato commetta altri delitti debba essere non solo concreto, ma anche attuale, per cui è onere del giudice motivare sull’esistenza di occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati della stessa specie di quello per il quale si procede. Suprema...
In tema di reati colposi, non sussiste la violazione del principio di correlazione tra l'accusa e la sentenza di condanna se la contestazione concerne globalmente la condotta addebitata come colposa, essendo consentito al giudice di aggiungere agli elementi di fatto contestati altri estremi di comportamento colposo o di specificazione della colpa, emergenti dagli atti processuali e, come tali, non sottratti al concreto esercizio del diritto di difesa. Ai fini della valutazione di corrispondenza tra pronuncia e contestazione di cui all'art. 521 cod. proc. pen. deve tenersi conto non solo del fatto descritto in imputazione, ma anche di tutte le ulteriori risultanze probatorie portate a conoscenza dell'imputato e che hanno formato oggetto di sostanziale contestazione, sicché questi abbia avuto modo di esercitare le sue difese sul materiale probatorio posto a fondamento della decisione. Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 maggio 2016, n. 19141.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 9 maggio 2016, n. 19141 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza indicata in epigrafe il Tribunale di Pistoia ha confermato la pronuncia di condanna alla pena ritenuta equa emessa dal Giudice di pace di Pistoia, con la quale C.S. é stato giudicato responsabile del reato di lesioni...