Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 18035 del 11 maggio 2012 Svolgimento del processo D.S.R., parte civile, per il tramite del difensore avv. G. Guida, ricorre con due motivi avverso la sentenza del 5-3- 2010 con la quale la Corte d’Appello di Napoli, in accoglimento dell’appello dell’imputato M.A.P.L., aveva assolto quest’ultimo dal reato...
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 maggio 2012, n.8451. In tema di responsabilità per esercizio di attività pericolosa, la presunzione di colpa a carico del danneggiante posta dall’art. 2050 cod. civ. presuppone il previo accertamento dell’esistenza del nesso eziologico – la cui prova incombe al danneggiato – tra l’esercizio dell’attività e l’evento dannoso, non potendo il soggetto agente essere investito da una presunzione di responsabilità rispetto ad un evento che non è ad esso in alcun modo riconducibile. Sotto il diverso profilo della colpa, incombe invece sull’esercente l’attività pericolosa l’onere di provare di avere adottato tutte le misure idonee a prevenire il danno
La massima Stante il disposto dell’art. 15, comma primo, del d.lgs. n. 196 del 2003, secondo cui “Chiunque cagiona danno ad altri per effetto del trattamento di dati personali è tenuto al risarcimento ai sensi dell’articolo 2050 del codice civile”, in tema di responsabilità per esercizio di attività pericolosa, la presunzione di colpa a carico...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 marzo 2012 n. 9235. Condanna al Detective per interferenza illecita nella vita privata ex art. 615 bis
Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 8 marzo 2012 n. 9235. Condanna al Detective per per interferenza illecita nella vita privata ex art. 615 bis Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 marzo 2012 n. 9235 La Suprema Corte ha confermato la condanna nei confronti di un investigatore...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 7 febbraio 2012, n. 4694. Integra la fattispecie criminosa di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico protetto, prevista dall’art. 615-ter cod. pen., la condotta di accesso o di mantenimento nel sistema posta in essere da soggetto che, pure essendo abilitato, violi le condizioni ed i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l’accesso
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Sentenza 7 febbraio 2012, n. 4694 REPUBBLICA ITALIANA In nome del Popolo Italiano LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Composta da Emesto Lupo – Presidente – Nicola Milo Maria Cristina Siotto Aldo Fiale – Relatore – Ruggero Galbiati Giovanni Conti Franco Fiandanese Maurizio Fumo Alberto...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 30 gennaio 2012 n.3721. L’obbligo per i mass media di oscurare immagini di persone in qualche modo coinvolte in fenomeni sui quali grava un pesante giudizio negativo della collettività
Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 30 gennaio 2012 n.3721. L’obbligo per i mass media di oscurare immagini di persone in qualche modo coinvolte in fenomeni sui quali grava un pesante giudizio negativo della collettività Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 30 gennaio 2012 n.3721 La Suprema Corte di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 giugno 2011, n. 13616. Prescrizione; il dies a quo per la violazione della privacy e danno all’immagine
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE Sentenza 21 giugno 2011, n. 13616 Svolgimento del processo 1. C.N. depositava ricorso (il 15 luglio 2007) per chiedere il risarcimento del danno ai sensi degli artt. 2043 e 2050 cod. civ. e del D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196. Esponeva che: nel febbraio 1999 la dott.ssa M.P.M....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 settembre 2011, n. 35296. In tema di protezione dei dati personali, non costituisce violazione della relativa disciplina il loro utilizzo mediante lo svolgimento di attività processuale
Corte di Cassazione, sezione III, 29 settembre 2011, n. 35296. In tema di protezione dei dati personali, non costituisce violazione della relativa disciplina il loro utilizzo mediante lo svolgimento di attività processuale La massima In tema di protezione dei dati personali, non costituisce violazione della relativa disciplina il loro utilizzo mediante lo svolgimento di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 maggio 2011, n. 18908. Non è illecito registrare una conversazione perchè chi conversa accetta il rischio che la conversazione sia documentata mediante registrazione, ma è violata la privacy se si diffonde la conversazione per scopi diversi dalla tutela di un diritto proprio o altrui
Corte di cassazione – Sezione III penale – sentenza 13.05.2011 n. 18908. Non è illecito registrare una conversazione perchè chi conversa accetta il rischio che la conversazione sia documentata mediante registrazione, ma è violata la privacy se si diffonde la conversazione per scopi diversi dalla tutela di un diritto proprio o altrui La massima[1]...