Ai fini dell’assolvimento dell’obbligo della motivazione in ordine al diniego della concessione delle attenuanti generiche, non è necessario che il giudice prenda in considerazione tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti o rilevabili dagli atti, ma è sufficiente che egli faccia riferimento a quelli ritenuti decisivi o comunque rilevanti, rimanendo disattesi o superati...
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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 18 ottobre 2017, n. 48081. L’aggravante della colpa con previsione
L’aggravante della colpa con previsione ricorre ove l’agente, pur rappresentandosi l’astratta possibilità della realizzazione del fatto costituente reato, abbia agito nella convinzione o nella sicura fiducia che esso non si verificherà. Ne consegue che non è sufficiente la mera prevedibilità dell’evento, che costituisce requisito generale della colpa, ma occorre la prova della sua effettiva previsione,...
Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 15 novembre 2017, n. 52151. Ai fini del computo dei termini di durata della custodia cautelare
Ai fini del computo dei termini di durata della custodia cautelare, nella determinazione della pena prevista per il reato per cui si procede si tiene conto anche delle circostanze attenuanti ad effetto speciale, solo se figurino “ab initio” nel fatto contestato dal P.M., ovvero se vengano riconosciute sussistenti dal giudice per le indagini preliminari, in...
Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 15 novembre 2017, n. 52121. Il giudice può e deve fare riferimento sia ai criteri enunciati nell’art. 133 del codice penale diversi da quelli legislativamente indicati nell’art. 133 cod. pen. – aventi valore significante, ai fini dell’adeguamento della pena alla natura ed all’entità del fatto di reato commesso, ed alla personalità del reo.
Il giudice può e deve fare riferimento sia ai criteri enunciati nell’art. 133 del codice penale – norma omnicomprensiva delle possibili situazioni influenti nel trattamento sanzionatorio, – sia ad elementi e situazioni di fatto particolari – diversi da quelli legislativamente indicati nell’art. 133 cod. pen. – aventi valore significante, ai fini dell’adeguamento della pena alla...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 11 maggio 2017, n. 23079
Ogni volta che un utente della strada riscontra una situazione potenziale di pericolo, quale conseguenza dell’operazione di sorpasso, in virtù del principio di cautela, ha il dovere di desistere dal portarlo a compimento. Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 11 maggio 2017, n. 23079 Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Sondrio confermava...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 26 settembre 2016, n. 39838
Non commette reato il medico di pronto soccorso che per primo ha visitato il paziente poi deceduto se dopo la diagnosi ha disposto l’invio del paziente al reparto dove poi gli infermieri hanno sottovalutato la situazione In tema di responsabilità professionale, il medico che, sia pure a titolo di consulto, accerti l’esistenza di una patologia...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 20 luglio 2016, n. 31210
In tema di responsabilità da reato dell’ente in conseguenza della commissione dei reati di omicidio colposo o di lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (articolo 25-septies del decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231), ricorre il requisito dell’interesse dell’ente quando la persona fisica, pur...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 20 luglio 2016, n. 31234
Nel caso di notifica del decreto penale al difensore d’ufficio presso il quale l’imputato dichiara il domicilio, può essere chiesta la restituzione nel termine per proporre opposizione se l’interessato non ha avuto tempestivamente effettiva conoscenza del procedimento ed ha chiarito che tale indirizzo interpretativo trova oggi conferma e supporto normativo nel nuovo comma 2 dell’art....
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 28 aprile 2016, n. 17663
In relazione ai reati-fine, la insussistenza di attuali esigenze cautelari, richiede che il pericolo che l’imputato commetta altri delitti debba essere non solo concreto, ma anche attuale, per cui è onere del giudice motivare sull’esistenza di occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati della stessa specie di quello per il quale si procede. Suprema...