Non risulta corretto il riferimento ad “un numero ingente di piante”, se poi le stesse sono indicate in 183, ossia in un numero certamente qualificabile come significativo, ma che non puo’ essere definito “ingente”
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Non risulta corretto il riferimento ad “un numero ingente di piante”, se poi le stesse sono indicate in 183, ossia in un numero certamente qualificabile come significativo, ma che non puo’ essere definito “ingente”

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 8 giugno 2018, n. 26282. Per la Cassazione la motivazione della sentenza d’appello, quando individua la pena base, risulta affetta da vizio logico immediatamente e testualmente rilevabile poichè non risulta corretto il riferimento ad “un numero ingente di piante”, se poi le stesse sono indicate in 183, ossia...

Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che utilizzi il telefono d’ufficio per fini personali al di fuori dei casi d’urgenza o di specifiche e legittime autorizzazioni, integra il reato di peculato d’uso ma se tali telefonate sono effettuate in un lasso di tempo limitato e non lungo si è in presenza non di una pluralità di reati ma di una sola ipotesi di peculato
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Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che utilizzi il telefono d’ufficio per fini personali al di fuori dei casi d’urgenza o di specifiche e legittime autorizzazioni, integra il reato di peculato d’uso ma se tali telefonate sono effettuate in un lasso di tempo limitato e non lungo si è in presenza non di una pluralità di reati ma di una sola ipotesi di peculato

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 13 marzo 2018, n. 11378. Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che utilizzi il telefono d’ufficio per fini personali al di fuori dei casi d’urgenza o di specifiche e legittime autorizzazioni, integra il reato di peculato d’uso ma se tali telefonate sono effettuate in un...

Nei reati contro la P.A., il giudizio di prognosi sfavorevole sulla pericolosita’ sociale dell’incolpato non e’ di per se’ impedito dalla circostanza che l’indagato abbia dismesso la carica o esaurito l’ufficio nell’esercizio del quale aveva realizzato la condotta addebitata
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Nei reati contro la P.A., il giudizio di prognosi sfavorevole sulla pericolosita’ sociale dell’incolpato non e’ di per se’ impedito dalla circostanza che l’indagato abbia dismesso la carica o esaurito l’ufficio nell’esercizio del quale aveva realizzato la condotta addebitata

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 marzo 2018, n. 13299. Nei reati contro la P.A., il giudizio di prognosi sfavorevole sulla pericolosita’ sociale dell’incolpato non e’ di per se’ impedito dalla circostanza che l’indagato abbia dismesso la carica o esaurito l’ufficio nell’esercizio del quale aveva realizzato la condotta addebitata; la validita’ di tale...

In tema di abusivo esercizio di una professione, lo svolgimento dell’attivita’ di odontoiatra
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In tema di abusivo esercizio di una professione, lo svolgimento dell’attivita’ di odontoiatra

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 marzo 2018, n. 13307. In tema di abusivo esercizio di una professione, lo svolgimento dell’attivita’ di odontoiatra da parte dei cittadini dell’Unione Europea in possesso del diploma rilasciato da uno Stato dell’Unione non configura gli estremi del reato previsto dall’articolo 348 c.p. solo se l’interessato abbia presentato...