Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 11 gennaio 2016, n. 225 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. GENOVESE Antonio – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere...
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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 11 gennaio 2016, n. 223. In sede di determinazione dell’assegno di divorzio, l’occupazione di fatto di un immobile da parte del coniuge configura utilità che fuoriesce dall’ambito valutativo proprio dei valori legalmente posseduti da ciascuno dei coniugi, rimanendo la difficoltà di liberazione dell’immobile da parte del suo proprietario un dato di fatto estraneo alla ponderazione delle rispettive posizioni patrimoniali e reddittuali
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 11 gennaio 2016, n. 223 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. GENOVESE Antonio – rel. Consigliere Dott. SCLALDAFERRI Andrea – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 8 gennaio 2016, n. 164. In caso di cessione d’azienda assoggettata al regime di cui all’art. 2112 cod. civ., posto il carattere retributivo e sinallagmatico del trattamento di fine rapporto che costituisce istituto di retribuzione differita, il datore di lavoro cessionario è obbligato nei confronti del lavoratore, il cui rapporto sia con lui proseguito quanto alla quota maturata nel periodo anteriore alla cessione in ragione del vincolo di solidarietà e resta l’unico obbligato quanto alla quota maturata nel periodo successivo alla cessione, mentre il datore di lavoro cedente rimane obbligato nei confronti del lavoratore suo dipendente per la quota di trattamento di fine rapporto maturata durante il periodo di lavoro svolto fino al trasferimento aziendale. Ne consegue che il lavoratore è legittimato a proporre istanza di fallimento del datore di lavoro che abbia ceduto l’azienda, essendo creditore del medesimo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 8 gennaio 2016, n. 164 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – rel. Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 15 gennaio 2016, n. 655. I crediti iscritti a ruolo ed azionati da società concessionarie per la riscossione seguono, nel caso di avvenuta dichiarazione di fallimento del debitore, l’iter procedurale prescritto per gli altri crediti concorsuali dagli artt. 92 e ss. l. fall., legittimandosi la domanda di ammissione al passivo, se del caso su riserva, sulla base del solo ruolo, senza che occorra la previa notifica della cartella esattoriale al curatore
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 15 gennaio 2016, n. 655 Fatto e diritto E’ stata depositata la seguente relazione: 1) II Tribunale di Bari, con decreto del 23.4.014, ha in massima parte accolto l’opposizione ex art. 98 I. fall. proposta da Equitalia Sud s.p.a.. per ottenere l’ammissione allo stato passivo dei Fallimento della...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 25 novembre 2015, n. 24102. Nel valutare la ricorrenza dello stato di insolvenza il giudice del reclamo non è vincolato al riesame delle sole risultanze probatorie che hanno formato oggetto della c.d. istruttoria prefallimentare, ma ben può tener conto, con l’unico limite del rispetto del principio del contraddittorio, di tutte le ulteriori circostanze che, benchè già sussistenti alla data di emissione della sentenza dichiarativa, siano emerse solo in data successiva e siano state acquisite agli atti in via orale o documentale, attraverso le allegazioni delle parti o l’attivazione dei poteri istruttori d’ufficio che gli competono ai sensi dell’art. 18, 10°comma L.F.160
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 25 novembre 2015, n. 24102 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 25 novembre 2015, n. 24112. Non è corretto far decorrere il termine annuale, di cui all’art. 147 l.f. dalla dichiarazione di fallimento bensì dal momento in cui il socio occulto rende i creditori edotti , con idonee forme di pubblicità, dello scioglimento del suo rapporto sociale. La ratio della disciplina è bilanciare l’interesse del socio con l’interesse dei terzi e dei creditori i quali devono sapere con certezza che un soggetto non è più socio di una determinata società
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 25 novembre 2015, n. 24112 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – rel. Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 novembre 2015, n. 24184. Al momento della liquidazione del Tfr, il marito divorziato deve corrispondere alla moglie una quota di quanto ricevuto dall’azienda. Stessa sorte anche per le anticipazioni chieste in costanza del rapporto di lavoro, a meno che il coniuge non dimostri di averle ricevute «prima dell’instaurazione del giudizio divorzile, ovvero durante la convivenza matrimoniale o nel corso della separazione».
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 novembre 2015, n. 24184 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 ottobre 2015, n. 22183. Con riguardo al diritto del correntista di richiedere, ai sensi del dlgs n.385/1993, copia della documentazione relativa al rapporto contrattuale intrattenuto, vige (nei soli rapporti banca-cliente) il limite della decennalità rispetto all’operazione conclusa e della quale è richiesta la documentazione, anche in applicazione analogica dell’art. 119 della stessa fonte legislativa che, pur espressamente dettata per la documentazione inerente a singole operazioni bancarie, ne limita il diritto di rilascio (a spese del richiedente) a due condizioni: a) il trattarsi di operazioni specifiche; b) l’essere state poste in essere negli ultimi dieci anni. Tale limitazione non può valere fino al punto di esentare la banca dall’onere probatorio quando questo sia posto a suo carico
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 30 ottobre 2015, n. 22183 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 30 ottobre 2015, n. 22184. In tema di revocatoria fallimentare, la conoscenza dello stato di insolvenza da parte del terzo contraente deve essere effettiva ma può essere provata anche con indizi e fondata su elementi di fatto, purchè idonei a fornire la prova per presunzioni di tale effettività. La scelta degli elementi che costituiscono la base della presunzione ed il giudizio logico con cui dagli stessi si deduce l’esistenza del fatto ignoto costituiscono un apprezzamento di fatto che, se adeguatamente motivato, sfugge al controllo di legittimità
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 30 ottobre 2015, n. 22184 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 4 novembre 2015, n. 22584. Appartiene alla competenza della sezione comune del giudice ordinario e non già a quella specializzata in materia di impresa la controversia avente ad oggetto la domanda con la quale una ditta individuale chieda la condanna di una società inglese lamentando danni tanto per abuso di dipendenza economica, quanto per lo svolgimento di pratiche di sviamento della clientela realizzate con lesione dell’immagine e della reputazione commercial
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 4 novembre 2015, n. 22584 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...