I vizi formali del provvedimento sanzionatorio non possono considerarsi rilevanti di per se stessi, ma solo in quanto illegittimamente impediscano la difesa inerente alla contestazione, e poiché la funzione del verbale notificato al contravventore è quella di portare a conoscenza del medesimo gli estremi della violazione, la validità della contestazione, quale che sia la forma...
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Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 16 giugno 2016, n. 12412
In materia di violazioni del codice della strada, l’opposizione, proposta dopo il 6 ottobre 2011, a cartella esattoriale per sanzione amministrativa, a ragione dell’omessa notifica del verbale di contestazione della violazione, è soggetta al termine di trenta giorni Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 16 giugno 2016, n. 12412 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...
Tutte le apparecchiature di misurazione della velocità (che è elemento valutabile e misurabile) devono essere periodicamente tarate e verificate nel loro corretto funzionamento, che non può essere dimostrato o attestato con altri mezzi quali le certificazioni di omologazione e conformità. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 maggio 2016, n. 9645.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 11 maggio 2016, n. 9645 Considerato in fatto li Giudice di Pace di Ceccano, con sentenza n. 20/2007, rigettava il ricorso ex art. 22 L. n. 689/1981 proposto da B.A. avverso il verbale n. 7172618 del 3 settembre 2006, con il quale gli veniva contestata la violazione...
Il conducente che impegna un incrocio disciplinato da semaforo, ancorchè segnalante a suo favore luce verde, non è esonerato dall’obbligo di diligenza nella condotta di guida che, pur non potendo essere richiesta nel massimo, stante la situazione di affidamento generata dalle indicazioni semaforiche, deve tuttavia tradursi nella necessaria cautela riconducibile alla ordinaria prudenza ed alle concrete condizioni esistenti nell’incrocio. L’osservanza di questa condotta è applicazione del più generale principio secondo cui il solo fatto che un conducente goda del diritto di precedenza non lo esenta dall’obbligo consistente nell’usare la dovuta attenzione nel] ‘attraversamento di un incrocio (arti. 140,141,145 cds) anche in relazione a pericoli derivanti da eventuali comportamenti illeciti o imprudenti di altri utenti della strada che non si attengono al segnale di arresto o di precedenza. Questi criteri, richiamati ed applicati in caso di attraversamento di un incrocio con semaforo verde, valgono a fortiori in ogni ipotesi di avvicinamento ad una intersezione. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 27 aprile 2016, n. 8289
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 27 aprile 2016, n. 8289 Fatto e diritto D. e A. F. propongono ricorso per cassazione contro il Comune di Pescara, che resiste con controricorso, avverso la sentenza del Tribunale dì Pescara del 5.12.2013, che ha respinto l’appello alla sentenza del GP di Pescara che aveva a sua...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 ottobre 2015, n. 21528. In tema di divieto di sosta: necessaria la querela di falso se si deduce di aver esposto la ricevuta
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 22 ottobre 2015, n. 21528 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MANNA Antonio – rel. Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. FALASCHI...