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Corte di Cassazione sezione V sentenza 7 maggio 2013, n. 19545. Discrimen tra maltrattamenti in famiglia e atti persecutori in famiglia ed a a danno di un familiare

Corte di Cassazione sezione V sentenza 7 maggio 2013, n. 19545 Integrale REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FERRUA Giuliana – Presidente Dott. DE BERARDINIS Silvana – Consigliere Dott. FUMO Mauriz – rel. Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 maggio 2013 n. 19760. Escluso il reato di maltrattamenti a danno di una dipendente dell’Enel da parte del dirigente. Il rapporto tra datore di lavoro e dipendente di una grande azienda non può infatti essere ricondotto a quello “para- familiare”

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 maggio 2013 n. 19760[1] Del resto, sul piano logico sono proprio gli ulteriori elementi in fatto descritti dalla ricorrente (la frequentazione di riunioni, la conoscenza di informazioni sulla vita personale dei colleghi, il lavoro quotidiano nel medesimo ambiente) che si caratterizzano per l’assoluta incapacità...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 marzo 2013, n.1370722 marzo 2013, n.13707. Sussiste il concorso formale fra il reato di violenza sessuale e il reato di maltrattamenti in famiglia quando le condotte violente, seppur ispirate prevalentemente da motivazione di carattere sessuale, non si esauriscano nel mero uso della violenza necessaria a vincere la resistenza della vittima per abusarne sessualmente

La massima Sussiste il concorso formale fra il reato di violenza sessuale e il reato di maltrattamenti in famiglia quando le condotte violente, seppur ispirate prevalentemente da motivazione di carattere sessuale, non si esauriscano nel mero uso della violenza necessaria a vincere la resistenza della vittima per abusarne sessualmente ma si inseriscano in un più...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 febbraio 2013 n. 9724. Maltrattamenti non solo i comportamenti diretti ad opprimere una persona, ma anche quando vi sono “omissioni” per “deliberata indifferenza” verso un disabile

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 febbraio 2013 n. 9724[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/02/maltrattamenti-in-famiglia-per-la-badante-indifferente-verso-il-disabile.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/   sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 febbraio 2013 n. 7369. La sussistenza del reato di maltrattamenti in famiglia continua anche a seguito della cessazione del rapporto di convivenza

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 febbraio 2013 n. 7369[1]   La cessazione del rapporto di convivenza, ad esempio, a seguito di separazione legale o di fatto, non influisce sulla sussistenza del reato di maltrattamenti, rimanendo integri, anche in tal caso, i doveri di rispetto reciproco, di assistenza morale e...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 22 gennaio 2013, n. 3161. In tema di maltrattamenti in famiglia e della capacità delle vittime a testimoniare

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 22 gennaio 2013, n. 3161 Fatto 1. Con sentenza del 8/11/2005, il giudice monocratico del Tribunale di Agrigento – sezione distaccata di Canicattì – dichiarava F.C. colpevole del reato di maltrattamenti ai danni della moglie C.M. e dei figli minori G. , L. ed A. e lo...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 4 dicembre 2012, n. 46818. In tema di maltrattamenti in famiglia

La massima La nozione di maltrattamenti di cui all’art. 572 c.p. presuppone una serie abituale di condotte estrinsecantesi in più atti lesivi di tipo eterogeneo (dell’integrità psico-fisica; dell’onore, del decoro) o in atti di mero disprezzo o prevaricazione del soggetto passivo, posti in essere in un arco temporale ampio, senza un fine specifico. Laddove la...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 45256 del 20 novembre 2012. Reato di maltrattamenti in famiglia per la maestra che mortifica e terrorizza gli alunni

  Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 45256 del 20 novembre 2012 Ritenuto in fatto e considerato in diritto 1. Con l’ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale di Catanzaro ha rigettato l’istanza di riesame del provvedimento cautelare (arresti domiciliari) emesso dal giudice per le indagini preliminari nei confronti di G. L., insegnante presso...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 ottobre 2012, n 40291. Colui che costringe i familiari conviventi a vivere in condizioni igieniche insopportabili ed a subire qualche episodio di estorsione e di furto, non risponde del reato di maltrattamenti in famiglia.

  La massima Il reato di maltrattamenti si configura attraverso una condotta abituale, che si estrinseca in una pluralità di atti volti a ledere l’integrità fisica e il patrimonio morale del soggetto passivo. Conseguentemente, colui che costringe i familiari conviventi a vivere in condizioni igieniche insopportabili ed a subire qualche episodio di estorsione e di...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 ottobre 2012 n. 40845. Reato di maltrattamenti in famiglia quando il marito è solito offendere la moglie rivolgendosi a lei con epiteti infamanti e umilianti, facendole pesare di essere a suo carico non percependo un proprio reddito

    Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 ottobre 2012 n. 40845[1]   Si legge in sentenza che è stato evidenziato come l’uomo, fin dall’inizio della vita coniugale, era solito offendere la moglie rivolgendosi a lei con epiteti infamanti e umilianti, facendole pesare di essere a suo carico non percependo un...