Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 gennaio 2013 n. 2094[1] La responsabilità per gli infortuni quando la situazione che provoca il danno si manifesta non come conseguenza di un precedente difetto di diligenza nella sorveglianza e nella manutenzione della strada ma in maniera improvvisa, atteso che solo siffatta evenienza – al...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 6 novembre 2012, n. 19161. Qualora non venga in discussione la disciplina di cui all’art. 2051 cod. civ., l’ente pubblico proprietario o concessionario di una strada, risponde comunque dei pregiudizi subiti dall’utente, secondo la regola generale stabilita dall’art. 2043 cod. civ., norma che non limita affatto la responsabilità della P.A. per comportamento colposo alle sole ipotesi di esistenza di un’insidia o di un trabocchetto.
La massima Qualora non venga in discussione la disciplina di cui all’art. 2051 cod. civ., l’ente pubblico proprietario o concessionario di una strada, risponde comunque dei pregiudizi subiti dall’utente, secondo la regola generale stabilita dall’art. 2043 cod. civ., norma che non limita affatto la responsabilità della P.A. per comportamento colposo alle sole ipotesi di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 06 novembre 2012, n. 19154. In tema di insidia e trabochetto il giudizio sull’incidenza del comportamento del danneggiato nella produzione del danno non può prescindere dalla considerazione della natura della cosa e deve tener conto delle modalità che in concreto ne hanno caratterizzano la fruizione
Massima – una volta accertato che il fatto dannoso si è verificato a causa di una anomalia del manto stradale di una struttura viaria, strada o piazza che sia, è comunque configurabile la responsabilità dell’ente pubblico che ne è custode, salvo che quest’ultimo non dimostri di non avere potuto far nulla per evitare il...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 21 settembre 2012, n.16057. In tema di responsabilità ex art. 2051 c.c.
Le massime 1. La disciplina prevista dall’art. 2051 c.c. è applicabile anche agli enti pubblici proprietari di strade aperte al pubblico transito o, comunque, preposti alla loro manutenzione. L’ente proprietario di una strada aperta al pubblico transito, infatti, si presume responsabile dei sinistri riconducibili alle situazioni di pericolo connesse alla struttura o alle pertinenze...
Corte di Cassazione, sezione VI, n. 10220 del 20 giugno 2012. Niente risarcimento per la buca in autostrada se la velocità è eccessiva
Suprema Corte di Cassazione sezione VI n. 10220 del 20 giugno 2012 Svolgimento del processo – E’ stata depositata in Cancelleria la seguente relazione ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c.: “1.- Con la sentenza impugnata in questa sede la Corte di appello di Roma ha confermato il rigetto, disposto in primo grado dal...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 20 giugno 2012 n. 10220. Nessun risarcimento in favore dell’automobilista che non rispettando il limite di velocità finisce in una grossa buca provocando dei danni al veicolo
Corte di cassazione – Sezione VI civile – Ordinanza 20 giugno 2012 n. 10220. Nessun risarcimento in favore dell’automobilista che non rispettando il limite di velocità finisce in una grossa buca provocando dei danni al veicolo Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 20 giugno 2012 n. 10220...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 giugno 2012 9722. La responsabilità ex art. 2051 c.c. a carico della p.a. può essere esclusa quando l’ente custode dimostri di non aver potuto esercitare un continuo ed efficace controllo sul bene, idoneo ad impedire l’insorgenza di cause di pericolo, per gli utenti, come nel caso in cui dimostri che l’alterazione dello stato dei luoghi – idonea ad integrare il fortuito – era imprevista ed imprevedibile e non tempestivamente eliminabile o segnalabile agli utenti
Le massime 1. La responsabilità prevista dall’art. 2051 c.c. è invocabile anche nei confronti della p.a., per i danni arrecati dai beni dei quali essa ha la materiale disponibilità, anche quando si tratti di beni destinati all’utilizzazione diretta da parte della generalità degli utenti . 2. La responsabilità ex art. 2051 c.c. a carico della...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 6903 del 8 maggio 2012. Responsabilità del Comune per insidia e trabochetto
Le massime 1) In riferimento al demanio stradale, la possibilità concreta di esercitare la custodia va valutata alla luce di una serie di criteri, quali l’estensione della strada, la posizione, le dotazioni e i sistemi di assistenza che la connotano, sì che soltanto l’oggettiva impossibilità della custodia, intesa come potere di fatto sulla cosa, esclude...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 gennaio 2012, n. 1310. In caso di danni da insidia la distrazione dell’utente della strada esclude la P.A. da responsabilità
La massima in relazione ai danni verificatisi nell’uso di un bene demaniale, tanto nel caso in cui risulti in concreto configurabile una responsabilità oggettiva della P.A. ai sensi dell’art. 2051 c.c., quanto in quello in cui risulti invece configurabile una responsabilità ai sensi dell’art. 2043 c.c., l’esistenza di un comportamento colposo dell’utente danneggiato esclude la...