Ai sensi tanto dell’articolo 2087 c.c. quanto del Decreto Legislativo n. 626 del 1994, articolo 7 (applicabile ratione temporis), che disciplina l’affidamento di lavori in appalto all’interno dell’azienda, il committente nella cui disponibilita’ permanga l’ambiente di lavoro e’ obbligato ad adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrita’ e la salute dei lavoratori, ancorche’ dipendenti...
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 12 gennaio 2017, n. 1322
In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, al fine di poter affermare la responsabilità penale del componente del consiglio di amministrazione quale garante dell’incolumità dei lavoratori, non è sufficiente affermare che il suo ingresso, avvenuto successivamente ad altri consiglieri nel consiglio di amministrazione, non lo esonera dal dovere di vigilanza ed eventuale intervento sostitutivo...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 12 dicembre 2016, n. 52511
Ai fini della configurabilità del reato di rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, previsto dall’articolo 437 del Cp, è sufficiente la consapevolezza della condotta tipica del reato di disastro colposo e non anche dell’evento che aggrava il delitto. E, dunque, non serve un danno per far scattare la condanna. Se,...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 ottobre 2016, n. 21389
È da ritenersi insussistente la responsabilità del datore di lavoro nella causazione del sinistro ogniqualvolta, pur avendo egli provveduto a fornire, a mezzo dei suoi preposti, i necessari mezzi di protezione nonché ad impartire specifiche istruzioni sull’uso degli stessi, la condotta del lavoratore abbia assunto il carattere dell’assoluta imprevedibilità Suprema Corte di Cassazione sezione...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 4 ottobre 2016, n. 19815
La decisione datoriale di addivenire a una diversa ripartizione delle mansioni del dipendente licenziato tra gli altri lavoratori rimasti in servizio, laddove attuata al fine di una più economica ed efficiente gestione aziendale, costituisce giustificato motivo oggettivo di licenziamento. Rientra nel legittimo esercizio dei poteri di impresa la suddivisione tra più lavoratori delle attribuzioni ricoperte...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 20 settembre 2016, n. 39058
Per andare esente da responsabilità, il datore di lavoro “in colpa” non può invocare la “legittima aspettativa” riposta nella doverosa diligenza del lavoratore, giacchè questa non rileva allorchè chi la invoca versi in re illecita, per non avere, per negligenza, impedito l’evento lesivo, che è conseguito dall’avere l’infortunato operato sul luogo di lavoro in condizioni...
Corte di Cassazione, sezione feriale penale, sentenza 10 agosto 2016, n. 34782
L’art. 18, comma 1, lett. d), d.lgs. n. 81/2008, prevede espressamente che il datore di lavoro fornisca ai lavoratori i “necessari ed idonei” dispositivi di protezione individuale; la nozione di idoneità implica, in osservanza di un elementare canone di effettività dell’azione precauzionale, l’esercizio di una costante e doverosa verifica, da parte del datore, in collaborazione...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 20 luglio 2016, n. 31210
In tema di responsabilità da reato dell’ente in conseguenza della commissione dei reati di omicidio colposo o di lesioni gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro (articolo 25-septies del decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231), ricorre il requisito dell’interesse dell’ente quando la persona fisica, pur...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 21 luglio 2016, n. 31521
Ove un infortunio si verifichi per inosservanza degli obblighi di sicurezza normativa mente imposti, tale inosservanza non potrà non far carico, a titolo di colpa specifica, ex art. 43 c.p. e, quindi, di circostanza aggravante ex art. 590 cod.pen., comma 3, su chi detti obblighi avrebbe dovuto rispettare, poco importando che ad infortunarsi sia stato...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 11 luglio 2016, n. 28717
Precisato il novero delle attività il cui esercizio richiede il possesso e la preventiva richiesta del cd. certificato antincendio, in particolare la detenzione dei serbatoi di gasolio e dei gruppi elettrogeni rientra tra le attività pericolose sottoposte al controllo dei Vigili del Fuoco ed in relazione alle quali è necessario dotarsi del predetto certificato Suprema...