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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 26 giugno 2015, n. 13259. Deve escludersi che la cancellazione della societa’ dal registro della imprese – pur provocando l’estinzione dell’ente debitore (per le cancellazioni successive all’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 6 del 2003, articolo 4) – comporti al tempo stesso la sparizione dei debiti insoddisfatti che la societa’ aveva nei riguardi dei terzi

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 26 giugno 2015, n. 13259 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. FEDERICO Guido – Consigliere Dott. CRUCITTI Roberta – Consigliere Dott. LA TORRE Maria...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 24 giugno 2015, n. 13138. Lo studio dentistico anche se esercita l’attività tramite alcuni operatori non medici perché odontotecnici effettua, in ogni caso, le prestazioni in esenzione IVA nel caso in cui l’attività sia svolta sotto la direzione di un direttore sanitario

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 24 giugno 2015, n. 13138   Osserva: La CTR di Torino ha respinto l’appello dell’Agenzia, appello proposto contro la sentenza n. 6-16-2011 della CTP di Torino che – in causa avente ad oggetto “disconoscimento dell’esenzione IVA ex art. 10 comma 1 n. 18 del DPR n. 633/1972”, siccome...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 luglio 2015, n. 28775. Lo scudo fiscale, ossia la chance messa a disposizione del contribuente per fare rientrare capitali detenuti all’estero dietro il versamento di un’imposta straordinaria, mette al riparo dalle sanzioni di vario genere non solo le persone fisiche ma anche le società commerciali

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 luglio 2015, n. 28775 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. MENGONI Enrico – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 5 giugno 2015, n. 11632. La sospensione dei termini per il periodo feriale ai procedimenti non giurisdizionali. La sospensione del termine per l’impugnazione degli atti d’imposizione tributaria prevista dal D.Lgs. n. 218 del 1997, art. 6, comma 3, è volta a garantire un concreto spatium deliberandi in vista dell’accertamento con adesione (il cui esperimento resta, appunto, consentito) e va riferita al relativo procedimento, che ha natura amministrativa, per di più escludendo la cumulabilità della sospensione disposta da detta disposizione con quella prevista in tema di condono – L. n. 289 del 2002, art. 15, specificamente ritenendo che “… la sospensione prevista dalla legge sul condono incide sui tempi per la proposizione del ricorso giurisdizionale in concordanza col tempo concesso per il perfezionamento della definizione agevolata (art. 15, comma 2)”. La non cumulabilità è coerente alla non cumulabilità della sospensione dei termini feriali con quelli di cui alla L. n. 289 del 2002, art. 16. Facendo dunque applicazione al caso di specie di siffatti principi generali – idonei a superare il diverso avviso espresso dalla prassi amministrativa – risoluzione del Ministero delle Finanze 11/11/1999 N. 159//E – nessun errore in diritto risulta avere commesso la CTR che ha correttamente ritenuto di non applicare la sospensione del periodo feriale al termine di 90 giorni relativo all’accertamento con adesione

Suprema Corte di Cassazione Sezione VI ordinanza 5 giugno 2015, n. 11632 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente – Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere – Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere – Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere – Dott. CONTI Roberto Giovanni – rel. Consigliere – ha pronunciato la seguente: ordinanza sul ricorso...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 giugno 2015, n. 12682. Si e’ in presenza di un concorso formale quando con una sola azione od omissione si commettono diverse violazioni della medesima disposizione normativa (concorso formale omogeneo), oppure quando con una sola azione o omissione vengono violate disposizioni diverse anche relative a tributi diversi (concorso formale eterogeneo). Ricorre, invece il concorso materiale quando con piu’ azioni o omissioni si commettono diverse violazioni della stessa disposizione di legge. Non trova, quindi, applicazione nel caso di specie, il cumulo giuridico previsto dal Decreto Legislativo n. 472 del 1997, articolo 12 bensi’ il concorso materiale tra violazioni commesse con piu’ azioni od omissioni -senza che possa, ancora, ritenersi applicabile a tale ultima ipotesi, in via analogica, la normativa dettata dall’articolo 81 cpv. c.p. in tema di continuazione tra reati, in quanto la differenza morfologica tra reato e illecito amministrativo non consente che, attraverso un procedimento di integrazione analogica, le norme previste in materia penale vengano “tout court” estese alla materia degli illeciti amministrativi

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 giugno 2015, n. 12682 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – rel. Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 giugno 2015, n. 26517. Il giudizio sul fumus commissi delicti, che giustifica il sequestro preventivo in vista della confisca, non si accontenta dell’astratta configurabilità del reato e impone al giudice di valutare le concrete risultanze processuali insieme con gli elementi forniti dalle parti e di indicare le ragioni a sostegno di un giudizio prognostico negativo sull’indagato

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 giugno 2015, n. 26517 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. GAZZARA...