Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 23 marzo 2016, n. 5768 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNA Antonio – Presidente Dott. NEGRI DELLA TORRE Paolo – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – rel. Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott....
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 marzo 2016, n. 6068. La preposizione ad un ufficio, comporta, in mancanza di espresse limitazioni, il conferimento di tutti i poteri di direzione dell’ufficio; per gli uffici di livello dirigenziale la preposizione in forme diverse dal conferimento dell’incarico dirigenziale esclude unicamente le attribuzioni propositive (e di gestione) collegate alla predeterminazione degli obiettivi
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 29 marzo 2016, n. 6068 Fatto Con ricorso depositato davanti al Tribunale di Modena in data 26 gennaio 2004 il dottor D.F. , direttore della casa di lavoro di Castelfranco Emilia (Modena), agiva nei confronti del Ministero della Giustizia per l’accertamento dello svolgimento delle mansioni superiori di dirigente...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 settembre 2015, n. 18165. La qualifica di dirigente segue di necessità alla attribuzione di ruoli comportanti un alto grado di «professionalità» ed «autonomia» nel perseguimento degli «scopi aziendali» e dunque non può essere subordinata all’obbligo di una «formale investitura» da parte dei vertici aziendali
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 16 settembre 2015, n. 18165 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – rel. Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. ESPOSITO...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 settembre 2015, n. 17990. L’art. 16 del CCNL Dirigenti Industria del 23 maggio 2000, che riconosce il diritto del dirigente, il quale, a seguito di mutamento della propria attività sostanzialmente incidente sulla sua posizione, risolva entro 60 giorni il rapporto di lavoro, oltre che al TFR, anche ad un trattamento pari alla indennità sostitutiva del preavviso spettante in caso di licenziamento integra una autonoma e diversa ipotesi di recesso, per il solo effetto del mutamento della propria attività sostanzialmente incidente sulle sue posizioni nella sua giuridica ricorrenza obiettiva, rispetto alla giusta causa di recesso eventualmente integrata dal demansionamento vietato del dirigente
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 11 settembre 2015, n. 17990 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – rel. Consigliere Dott. ESPOSITO...