Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 19 febbraio 2018, n. 7859. La circostanza aggravante della finalita’ di discriminazione o di odio etnico, razziale o religioso
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 19 febbraio 2018, n. 7859. La circostanza aggravante della finalita’ di discriminazione o di odio etnico, razziale o religioso

Il legittimo esercizio del diritto di critica, pur non potendosi pretendere caratterizzato dalla particolare obiettivita’ propria del diritto di cronaca, non consente comunque gratuite aggressioni alla dimensione morale della persona offesa e presuppone sempre il rispetto del limite della continenza delle espressioni utilizzate, da ritenersi superato nel momento in cui le stesse, per il loro...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2017, n. 31601
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 giugno 2017, n. 31601

Illegittimo il concorso dei reati di calunnia con quello di diffamazione aggravata Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 27 giugno 2017, n. 31601 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistarti: Dott. CONTI Giovanni – Presidente Dott. FIDELBO Giorgio – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 2 gennaio 2017, n. 50

La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l’uso di una bacheca “facebook” integra un’ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595 terzo comma cod. pen., poiché trattasi di condotta potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato o comunque quantitativamente apprezzabile di persone; l’aggravante dell’uso di un mezzo di pubblicità, nel reato di diffamazione, trova, infatti,...

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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 giugno 2016, n. 26745

Il diritto di critica si differenzia dal diritto di cronaca poiché non si concretizza nella narrazione di fatti – come quest’ultimo – ma nell’espressione di un’opinione, che come tale non può pretendersi rigorosamente obbiettiva, posto che la critica, per sua natura, non può che essere fondata su una interpretazione, necessariamente soggettiva, di fatti e comportamenti....

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 dicembre 2015, n. 48642. In tema di diffamazione a mezzo televisione, diritto di critica e importanza del contesto, può essere lecito apostrofare un giudice come ‘corrotto’. Attribuire la qualifica di “corrotti” a magistrati non indagati per corruzione, ma di cui sia accertata una degenerazione della funzione svolta, costituisce legittimo esercizio del diritto di critica

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 9 dicembre 2015, n. 48642 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIOTTO Maria Cristin – Presidente Dott. DI TOMASSI Mariastefania – Consigliere Dott. CAVALLO Aldo – Consigliere Dott. CASSANO Margherita – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 agosto 2015, n. 34406. L’accertamento della responsabilità per il reato di diffamazione commesso a mezzo web può desumersi dall’individuazione, tramite l’indirizzo IP, del dispositivo utilizzato dal soggetto agente per postare l’annuncio denigratorio in rete

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 6 agosto 2015, n. 34406 Ritenuto in fatto 1. II Tribunale di Chieti, con sentenza confermata dalla Corte d’appello di L’Aquila, all’esito di giudizio abbreviato, ha ritenuto N.G. colpevole dei reati di diffamazione (artt. 81, 110, 595 cod. pen. e 13 della legge sulla stampa) e trattamento illecito...