Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 9 novembre 2016, n. 47212
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 9 novembre 2016, n. 47212

La detenzione domiciliare resta confermata in luogo di quella carceraria quando le condizioni del reo siano gravi al punto da non rendere compatibile il carcere. E questo anche se il soggetto sia evaso dai domiciliari e trovato al bar a consumare bevande alcoliche   Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 9 novembre 2016,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 luglio 2015, n. 31399. in caso di notifica di atti al difensore dell’imputato eseguita con consegna di copia al portiere (o a chi ne fa le veci), l’ufficiale giudiziario ha l’obbligo di dare notizia al destinatario dell’avvenuta notificazione dell’atto a mezzo lettera raccomandata con avviso di ricevimento, atteso che la prescrizione di cui all’art. 157, c.3, c.p.p. si applica anche per le notifiche da eseguire a soggetti diversi dall’imputato

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 luglio 2015, n. 31399 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. GALLO Domenic – Consigliere Dott. DIOTALLEVI G. – rel. Consigliere Dott. CERVADORO Mirella – Consigliere Dott. CARRELLI...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 marzo 2015, n. 10074. La istanza ex articolo 322 c.p.p. non soggiace alle regole di cui all’articolo 591 c.p.p., comma 1, lettera c), determinando solo nel decidente l’obbligo di sottoporre a disamina la regolarita’ della misura impugnata in correlato alla sussistenza dei presupposti che ne hanno determinato la applicazione

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 marzo 2015, n. 10074 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GIORDANO Umberto – Presidente Dott. CAIAZZO Luigi Pietro – Consigliere Dott. TARDIO Angela – rel. Consigliere Dott. BONITO Francesco M. – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 marzo 2015, n. 12244. Applicabilità dell’art. 275, comma 2-bis, c.p.p. (che vieta l’applicazione di misure cautelari privative della libertà personale se il giudice ritiene che con la sentenza definitiva potrà essere concessa la sospensione condizionale della pena) anche rispetto alle misure cautelari previste per i minorenni.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 marzo 2015, n. 12244 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 gennaio 2015, n. 4284. Ai fini della revoca della detenzione domiciliare, concessa quando potrebbe essere disposto il rinvio obbligatorio o facoltativo della esecuzione della pena per la gravità dei motivi di salute, occorre accertare la persistenza delle pregresse precarie condizioni di salute del condannato per verificare la compatibilità dello stato di salute con il ripristino della detenzione carceraria, nell'ambito di una valutazione comparativa tra le esigenze di tutela della collettività e quelle del rispetto del principio dell'umanità della pena, sotto il profilo della sua abnorme afflittività in caso di accertata grave infermità fisica. A differenza di quanto previsto per la detenzione domiciliare ordinaria, per la cui revoca è sufficiente la valutazione della condotta del soggetto contraria alla legge, nel caso di una situazione di salute particolarmente grave e tale da giustificare la incompatibilità con il regime carcerario devono essere, infatti, "sottoposte a valutazione e comparazione anche le condizioni sanitarie del soggetto, la cui salute può essere sacrificata soltanto in presenza di condotte altamente negative e del tutto incompatibili con una situazione diversa dalla detenzione in carcere"

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 29 gennaio 2015, n. 4284 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 21 novembre 2013 il Tribunale di sorveglianza di Bari ha revocato, ai sensi degli artt. 51-ter e 47-ter, comma 6, Ord. Pen., la misura della detenzione domiciliare, prorogata nei confronti di C.C.D. dallo stesso Tribunale, con...