L’impresa familiare, introdotta nel codice civile, all’articolo 230 bis, dalla L. n. 151 del 1979, articolo 89, appartiene solo al suo titolare che assume la qualifica di imprenditore e con essa i poteri di gestione e di organizzazione del lavoro; i familiari che partecipano all’impresa familiare di cui all’articolo 230 bis c.c., in quanto prestano...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 gennaio 2017, n. 798
Ai sensi tanto dell’articolo 2087 c.c. quanto del Decreto Legislativo n. 626 del 1994, articolo 7 (applicabile ratione temporis), che disciplina l’affidamento di lavori in appalto all’interno dell’azienda, il committente nella cui disponibilita’ permanga l’ambiente di lavoro e’ obbligato ad adottare tutte le misure necessarie a tutelare l’integrita’ e la salute dei lavoratori, ancorche’ dipendenti...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 ottobre 2015, n. 43425. In tema di sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi, il giudice di appello, non investito con i motivi di impugnazione della censura relativa alla mancata applicazione della pena sostitutiva, non puo’ concedere di ufficio la pena sostitutiva stessa, pur se richiesta dalla parte in sede di giudizio d’appello. Ed invero, a nulla rileva che trattasi di un beneficio meno consistente della sospensione condizionale della pena, beneficio, questo, che, in forza dell’articolo 597 c.p.p., comma 5, il giudice di appello puo’ concedere di ufficio: infatti, proprio l’espressa previsione, da parte del legislatore, delle facolta’ attribuite, ex officio, al giudice dell’appello preclude un’applicazione estensiva od analogica della norma, ed un ampliamento, per via di interpretazione giurisprudenziale, dei poteri discrezionali specificamente, e tassativamente, conferiti al medesimo giudice. A favore dell’affermazione di tale principio depone, del resto, la natura eccezionale della disposizione in esame, costituente deroga al principio generale dell’effetto devolutivo dell’appello stabilito dall’articolo 597 c.p.p., comma 1, con conseguente sua inapplicabilita’, ai sensi dell’articolo 14 preleggi, al di fuori dei casi espressamente consentiti
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 28 ottobre 2015, n. 43425 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 febbraio 2015, n. 1917. Non è il datore di lavoro a doversi assumere la responsabilità per l'incidente avvenuto sul luogo di lavoro nel caso in cui la colpa debba essere ricondotta esclusivamente al lavoratore senza possibilità di equivoci
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 febbraio 2015, n. 1917 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. LORITO Matilde – Consigliere Dott. DE MARINIS Nicola –...