Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 settembre 2016, n. 3921
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 settembre 2016, n. 3921

Ai sensi degli artt. 25 e 27 d.lgs. n. 285 del 1992, le attività di attraversamento ed uso della sede stradale e relative pertinenze oggetto di autorizzazione o concessione amministrativa, impedendo gli intralci alla circolazione dei veicoli, devono essere a carattere oneroso quale corrispettivo per l’uso particolare del bene pubblico, commisurato al vantaggio che l’utente...

Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 8 agosto 2016, n. 3538
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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 8 agosto 2016, n. 3538

Sussiste la distinzione concettuale fra verbalizzazione delle sedute ed operazioni di gara compiute dalla commissione di gara nonché l’assenza di pubblica fede dei verbali laddove fanno implicito riferimento alle eventuali omissioni in cui sia incorso il pubblico ufficiale nel redigere il verbale tanto da doversi escludere che un’incompleta verbalizzazione conduca a ritenere tout-court illegittime le...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 18 settembre 2015, n. 4353. E’ legittimata soltanto la società, e non il singolo socio, a richiedere i danni che sono stati arrecati alla società. Il danno sofferto dal socio per il fatto illecito di un terzo che ha leso il patrimonio societario è un danno indiretto e mediato, ed il socio non ha quindi azione diretta nei confronti del terzo autore dell’illecito

Consiglio di Stato sezione VI sentenza 18 settembre 2015, n. 4353 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5142 del 2013, proposto da: Ch.Mi., rappresentata e difesa dall’avvocato En.Fi., con domicilio eletto presso lo studio...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 2 ottobre 2014, n. 4922. Se è vero che il diritto sul sepolcro è un diritto di natura reale assimilabile al diritto di superficie, suscettibile di possesso e di trasmissione sia inter vivos e mortis causa, nei confronti degli altri soggetti privati, è altrettanto vero che esso non preclude l'esercizio dei poteri autoritativi spettanti alla amministrazione concedente (con la precisazione che nel caso di emanazione di atti di revoca o di decadenza spetta la tutela prevista per le posizioni di interesse legittimo e che, in ogni caso, titolare del diritto reale, nonché della coesistente posizione di interesse legittimo nel caso di emanazione di atti autoritativi, è esclusivamente il concessionario, cui non può neppure essere assimilato né il richiedente la sub-concessione, in mancanza del formale provvedimento abilitativo, né chi abbia 'acquistato' – solo apparentemente, in ragione della nullità del relativo contratto – il bene demaniale).

Consiglio di Stato sezione V sentenza 2 ottobre 2014, n. 4922 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso in appello numero di registro generale 743 del 2014, proposto dai signori MA.CR. ed altri, rappresentati e difesi dagli avvocati Fe.La....