Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 3 novembre 2015, n. 44399 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VESSICHELLI Maria – Presidente Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – rel. Consigliere Dott....
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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 22 ottobre 2015, n. 42581. Ai fini della configurabilità dell’aggravante prevista dall’ultimo comma dell’art. 614 cod. pen. (fatto commesso con violenza su persone o cose o da soggetto armato) non è sufficiente un rapporto occasionale tra gli atti di violenza e la violazione di domicilio, ma occorre un nesso teleologico tra le due azioni. Ne consegue che se la violenza è usata non per entrare o intrattenersi nell’altrui abitazione, ma per commettere un altro reato, la violazione è aggravata ai sensi dell’art. 61 n. 2 stesso codice e il reato è procedibile a querela
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 22 ottobre 2015, n. 42581 Ritenuto in fatto Il difensore di G. M. ricorre avverso la pronuncia indicata in epigrafe, recante la parziale riforma della sentenza emessa dal Tribunale di Firenze, nei confronti dei suo assistito, in data 28/12/2011; il M. risulta essere stato condannato a pena ritenuta...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 3 marzo 2015, n. 9245. In tema di responsabilità per il delitto di tentato furto delle offerte contenute nelle cassette all'interno del santuario, aggravato dalla violenza sulle cose e dall'esposizione alla pubblica fede; l'aggravante dell'esposizione alla pubblica fede può essere esclusa da una sorveglianza esercitata sulla cosa solo se questa formi oggetto di una diretta e continua custodia da parte del proprietario o di persona addetta; ciò è a dirsi a maggior ragione in considerazione del fatto che l'azione illecita si è compiuta in un luogo di culto aperto ai fedeli, per cui si rende applicabile alla fattispecie anche l'ulteriore regula iuris, secondo cui la menzionata aggravante è configurabile anche in caso di sorveglianza saltuaria quando la cosa si trovi in luoghi privati ma aperti al pubblico, posto che la ragione dell'aggravamento consiste nella volontà di apprestare una più energica tutela a quelle cose mobili che sono lasciate dal possessore, in modo permanente o temporaneo, senza custodia continua
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 3 marzo 2015, n. 9245 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 1 ottobre 2013 la Corte d’Appello di Bologna, investita dell’appello proposto da E. F. avverso la sentenza di condanna emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Ferrara in esito al giudizio abbreviato, ha così disposto:...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 16 febbraio 2015, n. 6762. In tema di furto, sussiste l'aggravante della violenza sulle cose qualora il soggetto usi, per commettere il fatto, energia fisica provocando la rottura, il guasto, il danneggiamento, la trasformazione della cosa altrui o determinandone il mutamento di destinazione. Nella specie, il ladro, per entrare nel negozio, forzò la porta d'ingresso, che ne rimase "ulteriormente danneggiata". Nessun rilievo ha, pertanto, il fatto che si trattasse di porta in pessimo stato, perché anche una porta siffatta costituisce difesa della proprietà e non deve subire manomissioni che ne compromettano, ancor più, la funzione.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 16 febbraio 2015, n. 6762 Ritenuto in fatto 1. La Corte d’appello di Venezia, con sentenza del 7/10/2013, in parziale riforma – in punto di pena – di quella emessa dal Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Verona, all’esito di giudizio abbreviato, ha condannato D.M.B.S. per furto aggravato...