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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza del 31 maggio 2012, n. 21196. Costituisce condotta penalmente rilevante qualsiasi attività non autorizzata di coltivazione di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, anche quando sia realizzata per la destinazione del prodotto ad uso personale

Suprema Corte di Cassazione Sezione IV Sentenza del 31 maggio 2012, n. 21196 Relatore Izzo Ritenuto in fatto 1. Con sentenza 10/3/2011 il G.I.P. del Tribunale di Verona, richiesto della emissione di decreto penale, dichiarava non luogo a procedere nei confronti di P.A. per il delitto di cui all’art. 73 TU 309 del 1990 (coltivazione...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 18 aprile 2012, n.15054. Integra la fattispecie criminosa di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico protetto, prevista dall’art. 615 ter c.p., la condotta di accesso nel sistema posta in essere da un soggetto che, pur essendo abilitato, violi le condizioni ed i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitarne oggettivamente l’accesso

La massima Integra la fattispecie criminosa di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico protetto, prevista dall’art. 615 ter c.p., la condotta di accesso nel sistema posta in essere da un soggetto che, pur essendo abilitato, violi le condizioni ed i limiti risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema per delimitarne...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 aprile 2012, n.12169. La violazione del termine a comparire di venti giorni – che non può essere integrato da quello irritualmente concesso – non risolvendosi in una omessa citazione dell’imputato, costituisce una nullità a regime intermedio che risulta sanata nel caso in cui non sia eccepita entro i termini previsti dagli artt. 180 e 181 c.p.p., richiamati dall’art. 182 c.p.p..

La massima La violazione del termine a comparire di venti giorni – che non può essere integrato da quello irritualmente concesso – non risolvendosi in una omessa citazione dell’imputato, costituisce una nullità a regime intermedio che risulta sanata nel caso in cui non sia eccepita entro i termini previsti dagli artt. 180 e 181 c.p.p.,...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 19577 del 23 maggio 2012. L’offesa al collega per l’operato svolto è scriminata dall’esimente del diritto di critica

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 19577 del 23 maggio 2012 Svolgimento del processo G.S.R. era chiamata rispondere, innanzi al Giudice di pace di Firenze, del reato di ingiuria in danno della collega dr.ssa G.U.M.L.G. che aveva formulato una diagnosi diversa rispetto alla sua ed a proposito di una piccola paziente ricoverata presso...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 31 maggio 2012, n. 20976. Il sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente del profitto del reato di corruzione può incidere contemporaneamente o indifferentemente sui beni dell’ente che dal medesimo reato ha tratto vantaggio e su quelli della persona fisica che lo ha commesso

Suprema Corte di Cassazione Sezione Seconda Sentenza del 31 maggio 2012, n. 20976   Ritenuto in fatto Con ordinanza del 30 giugno 2011 il Tribunale di Rovigo ha respinto l’istanza dì riesame proposta da E.P. ed C.E.F. avverso il decreto di sequestro preventivo in funzione della confisca “per equivalente” disposto dal g.i.p. del medesimo Tribunale...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 6 giugno 2012 n. 9150. Il venir meno, per eventi successivi, dell’accertata pericolosità sociale del prevenuto, non ha influenza alcuna in ordine alla confisca del patrimonio a lui riconducibile e ritenuto il frutto o il reimpiego delle sue attività illecite

Corte di cassazione – Sezione penale – Sentenza 6 giugno 2012 n. 9150. Il venir meno, per eventi successivi, dell’accertata pericolosità sociale del prevenuto, non ha influenza alcuna in ordine alla confisca del patrimonio a lui riconducibile e ritenuto il frutto o il reimpiego delle sue attività illecite   Il testo integrale[1] aprire il seguente...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 maggio 2012, n. 20880. Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il termine favorire ha un ambito di applicazione più esteso del procurare, dato che il primo comprende anche il secondo, ma non viceversa.

Le massime 1. Con la modifica apportata dalla L. 2002, n. 189 all’art. 12, comma 3, d. lgs. 1998, n. 286, che ha sostituito al termine “favorire l’ingresso” il termine “procurare l’ingresso” , vi è stata una abrogazione per incompatibilità, ma questa ha riguardato solo le norme precedenti incompatibili con le nuove disposizioni, e pertanto...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 maggio 2012, n. 18927. L’inosservanza dell’obbligo di frequentare la scuola media superiore non configura la contravvenzione di cui all’art. 731 cod. pen., in quanto all’estensione dell’obbligo scolastico oltre la scuola media (art. 2, lett. c), L. 28 marzo 2003, n. 53) non è seguita l’introduzione di una sanzione penale in caso di sua violazione

La massima La violazione dell’obbligo di istruzione scolastica dei minori è sanzionata sino al conseguimento della licenza di scuola secondaria di primo grado ovvero sino al compimento del quindicesimo anno di età, non rientrando nella fattispecie di cui all’art. 731 cod. pen. il nuovo obbligo scolastico introdotto dalla Riforma della scuola con il d.lgs. n....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 17799 del 10 maggio 2012. In caso di ingiusta detenzione sì all’indennizzo anche per la pena ridotta

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 17799  del 10 maggio 2012   Svolgimento del processo – Motivi della decisione 1. Il Tribunale di Busto Arsizio ha applicato la pena ex art. 444 c.p.p. nei confronti di C.C. in ordine ai reati di cui all’art. 589 cod. pen. e art. 189 C.d.S., commi 1...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 maggio 2012, n.19225. E’ scriminata ex art. 54 c.p. la condotta della prostituta che, trovandosi uno stato assoluto di soggezione fisica e psichica rispetto al suo sfruttatore, fornisce false generalità a varie autorità di polizia in sede di identificazione, quando il suo comportamento risulta necessitato dal timore che in caso di trasgressione alle regole a lei imposte dallo sfruttatore può essere posta in pericolo la vita dei suoi familiari.

La massima E’ scriminata ex art. 54 c.p. la condotta della prostituta che, trovandosi uno stato assoluto di soggezione fisica e psichica rispetto al suo sfruttatore, fornisce false generalità a varie autorità di polizia in sede di identificazione, quando il suo comportamento risulta necessitato dal timore che in caso di trasgressione alle regole a lei...