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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 20 maggio 2013 n. 21362. L’errore, ancorché colposo, del datore di lavoro sul possesso di regolare permesso di soggiorno da parte dello straniero impiegato, cadendo su un elemento normativo integrante la fattispecie, comporta l’esclusione della responsabilità penale

Testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 20 maggio 2013 n. 21362[1]   L’errore, ancorché colposo, del datore di lavoro sul possesso di regolare permesso di soggiorno da parte dello straniero impiegato, cadendo su un elemento normativo integrante la fattispecie, comporta l’esclusione della responsabilità penale. Per la Cassazione i giudici del merito non...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 aprile 2013, n. 17978. Non sussiste diffamazione se le maldicenze, sebbene determinate, vengono riferite a diversi destinatari ed hanno ad oggetto fatti del tutto differenti

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza  19 aprile 2013, n. 17978 Ritenuto di fatto 1. Con la sentenza in epigrafe, il tribunale di Chieti, sezione distaccata di Ortona, in funzione di giudice di appello, ha rigettato l’appello proposto dalla parte civile C.G. avverso la sentenza del giudice di pace di Francavilla al Mare,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 20789 del 14 maggio 2013. Sanzione amministrativa per il danneggiamento o l’imbrattamento della segnaletica stradale

Suprema Corte di Cassazione  sezione II sentenza n. 20789 del 14 maggio 2013 Ritenuto di fatto Con sentenza in data 4 luglio 2011, la Corte di appello di Genova, 3^ sezione penale, in riforma della sentenza del Tribunale di Massa appellata dal Procuratore Generale della Repubblica, dichiarava B.L. colpevole del delitto di danneggiamento a lui...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 16 maggio 2013 n. 21064. La correzione a penna dell’orario dello scontrino relativo al misuratore del tasso alcolemico del conducente è una mera irregolarità

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 16 maggio 2013 n. 21064[1] L‘orario di effettuazione delle prove coincide esattamente con le indicazioni riportate nel verbale di intervento, che è atto fidefacente, redatto dal personale operante; e che le correzioni non indubbiano altrimenti il rispetto dell’intervallo di tempo di 5 minuti tra le...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 aprile 2013, n.17285. In tema di corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio

La masima La condotta di induzione richiesta per la configurabilità del delitto di cui all’art. 319 quater c.p. (introdotto dalla legge n. 190 del 2012) è integrata da un’attività di suggestione, di persuasione o di pressione morale, posta in essere da un pubblico ufficiale o da un incaricato di un pubblico servizio nei confronti del...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 20475 del 13 maggio 2013. Favoreggiamento della permanenza irregolare e sfruttamento della condizione di clandestinità dell’extracomunitario

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 20475  del 13 maggio 2013 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza resa il 21 settembre 2011 la Corte di Appello di Genova confermava la sentenza del Tribunale di Massa del 10 aprile 2007, che aveva condannato l’imputato P.R. alla pena di mesi due di reclusione ed Euro...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 2 maggio 2013, n. 19054. La condotta del pubblico agente che, utilizzando illegittimamente per fini personali il telefono assegnatogli per ragioni di ufficio, produce un apprezzabile danno al patrimonio della pubblica amministrazione o di terzi o una concreta lesione alla funzionalità dell’ufficio, è sussumibile nel delitto di peculato d’uso di cui all’art. 314 c.p., comma 2.

La massima La condotta del pubblico agente che, utilizzando illegittimamente per fini personali il telefono assegnatogli per ragioni di ufficio, produce un apprezzabile danno al patrimonio della pubblica amministrazione o di terzi o una concreta lesione alla funzionalità dell’ufficio, è sussumibile nel delitto di peculato d’uso di cui all’art. 314 c.p., comma 2. SUPREMA CORTE...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 19384 del 6 maggio 2013. Colpevole di omicidio colposo il guidatore per non aver rispettato i limiti di velociata, anche se la vittima col motorino giungeva in contromano

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 19384  del 6 maggio 2013 Fatto e diritto Con sentenza dell’11/5/2012 la Corte d’appello di Venezia confermava, disponendo altresì la sospensione della patente di guida, la sentenza di primo grado che aveva accertato la responsabilità di S.C. per il reato di cui all’art. 589 co. 2 c.p.,...

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Corte di Casaszione, sezione III, sentenza 8 aprile 2013, n. 16001. Quando l’impresa ha sede all’estero, ma la maggior parte dell’attività si svolge in Italia, la dichiarazione dei redditi va fatta in Italia, altrimenti si configura evasione fiscale

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE Sentenza 8 aprile 2013, n. 16001 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente – Dott. LOMBARDI Alfredo M – rel. Consigliere – Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere – Dott. ORILIA...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 15 maggio 2013 n. 20993. Per configurare il reato di stalking non occorre una rappresentazione anticipata del risultato finale

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 15 maggio 2013 n. 20993[1] Per configurare il reato di stalking non occorre una rappresentazione anticipata del risultato finale, ma, piuttosto, la costante consapevolezza, nello sviluppo progressivo della situazione, dei precedenti attacchi e dell’apporto che ciascuno di essi arreca all’interesse protetto, insita nella perdurante aggressione...