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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 aprile 2013 n. 7985. Non è sufficiente la prospettazione di un mero ‘svuotamento delle mansioni’ ai fini della deduzione del mobbing

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 aprile 2013 n. 7985[1] Non è sufficiente la prospettazione di un mero ‘svuotamento delle mansioni’, occorrendo, ai fini della deduzione del mobbing, anche l’allegazione di una preordinazione finalizzata all’emarginazione del dipendente [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro , sentenza 28 marzo 2013 n. 7819. Allontanarsi dal posto di lavoro per una pausa caffè può legittimare il licenziamento del dipendente

  Il testo integrale       Corte di Cassazione, sezione lavoro , sentenza 28 marzo 2013 n. 7819[1]   La giusta causa di licenziamento di un cassiere di banca, affidatario di somme anche rilevanti, deve essere apprezzata con riguardo non soltanto all’interesse patrimoniale della datrice di lavoro ma anche, sia pure indirettamente, alla potenziale...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 marzo 2013 n. 7499. Legittimo il licenziamento del lavoratore che si sia reso protagonista di gravi mancanze e che denunci inadempimenti del datore in falsi esposti

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 marzo 2013 n. 7499[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/03/legittimo-il-licenziamento-del-dipendente-per-il-falso-esposto-contro-lazienda.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa  renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 5134 del 1 marzo 2013. Legittimo il licenziamento se il lavoratore in malattia risulta assente ai controlli del medico

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 5134  del 1 marzo 2013 Svolgimento del processo La Corte di Appello di Venezia, confermando la sentenza di primo grado, rigettava la domanda di R.F., proposta nei confronti della società ISOPAK, avente ad oggetto l’impugnativa del licenziamento intimatole, da detta società, per non essersi fatta trovare presso...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 7153 del 21 marzo 2013. Illegittimo il licenziamento del lavoratore che ha raggiunto il periodo massimo di comporto senza però superarlo

Suprema Corte di Cassazione  sezione lavoro sentenza n. 7153  del 21 marzo 2013   SVOLGIMENTO DEL PROCESSO La Corte di appello di Genova , con sentenza dei 19 novembre 2008, nel rigettare l’appello proposto da Poste Italiane s.p.a. confermava la decisione del Tribunale di Genova con la quale era stata dichiarata la illegittimità del licenziamento...

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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza n. 1609 del 19 marzo 2013. Non si configura mobbing nell’accadimento di screzi o conflitti interpersonali nell’ambiente di lavoro collegati a fenomeni di rivalità, ambizione o antipatie reciproche

Consiglio di Stato sezione IV sentenza  n. 1609 del 19 marzo 2013   FATTO   La sig.ra C. F., ispettore capo della polizia penitenziaria , in servizio presso la Casa circondariale di Bologna, proponeva innanzi al Tar dell’Emilia Romagna ben sette ricorsi volti ad ottenere l’annullamento di provvedimenti ritenuti lesivi delle posizioni giuridiche soggettive inerenti...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 marzo 2013 n. 6787. Nei contratti a termine, sì allo jus varìandi del datore

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 marzo 2013 n. 6787[1] Il lavoratore assunto a termine ai sensi dell’art. 1, secondo comma, lett., b della legge n. 230 del 1962, per la sostituzione di un lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, non deve essere necessariamente destinato alle medesime mansioni...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2013 n. 6501. Non costituisce giusta causa o giustificato motivo di licenziamento l’aver il dipendente reso noto all’A.G. fatti di potenziale rilevanza penale accaduti presso l’azienda in cui lavora

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2013 n. 6501[1] Va escluso in punto di diritto che il denunciare od esporre all’A.G. fatti potenzialmente rilevanti in sede penale sia contegno extralavorativo comunque idoneo a ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario tra lavoratore e datore di lavoro, vuoi perché si tratta di...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 marzo 2013, n. 5408. In tema di licenziamento e pubblica amministrazione.

La massima La illegittimità del recesso dal rapporto di lavoro di una P.A. con un dirigente comporta l’applicazione, al rapporto fondamentale sottostante, della disciplina dell’art. 18 della legge n. 300 del 1970, con conseguenze reintegratorie, a norma dell’art. 51, secondo comma, del d.lgs. n. 165 del 2001.   SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO SENTENZA...

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Corte di Casaszione, sezione lavoro, sentenza 15 gennaio 2013, n. 807. In tema di licenziamento per giusta causa, ai fini della proporzionalità fra fatto addebitato e recesso

La massima In tema di licenziamento per giusta causa, ai fini della proporzionalità fra fatto addebitato e recesso, viene in considerazione ogni comportamento che, per la sua gravità, sia suscettibile di scuotere la fiducia del datore di lavoro e di far ritenere che la continuazione del rapporto si risolva in un pregiudizio per gli scopi...