Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 maggio 2016, n. 10839
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 maggio 2016, n. 10839

Nullo perché non tempestivo il licenziamento disciplinare del dipendente di un istituto di credito. Il meccanismo di controllo centralizzato utilizzato dalla banca per il monitoraggio che segnalava subito le operazioni potenzialmente anomale consentiva di evitare il ritardo nella contestazione Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 maggio 2016, n. 10839 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 maggio 2016, n. 10946
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 maggio 2016, n. 10946

In caso di pensionamento anticipato del personale di imprese pubbliche di trasporto (legge 25/1995) la maggiorazione contributiva deve essere imputata alla quota di pensione maturata dopo il 31 dicembre 1994. Ad essa va applicata l’aliquota del 2% prevista dalle disposizioni in vigore al momento e non il 2,5. Per la cassazione il contrasto sul punto,...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 maggio 2016, n. 10950
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 maggio 2016, n. 10950

La ratio dell’articolo 51 della costituzione è di porre il lavoratore chiamato a svolgere funzioni pubbliche elettive o cariche sindacali nella condizione di svolgere meglio il suo incarico, senza però porlo in situazione di privilegio rispetto agli altri dipendenti dello stesso datore, la garanzia ha il solo scopo di escludere che l’accettazione del mandato comporti...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10927
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n. 10927

Nel rito del lavoro l’atto di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dall’opponente (che però ha la veste sostanziale di convenuto) deve avere il contenuto della memoria difensiva ai sensi dell’art. 416 c.p.c. e quindi l’opponente deve compiere tutte le attività ivi previste, a pena di decadenza; pertanto, egli è tenuto a proporre con l’opposizione le...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 maggio 2016, n. 10541
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 maggio 2016, n. 10541

La cessione di ramo d’azienda è ravvisabile quando quest’ultima dimostri una propria autonomia funzionale già al momento dello scorporo dal complesso cedente e quindi sia in grado di provvedere con i propri mezzi a uno scopo produttivo senza doversi appoggiare alla precedente struttura. Il tutto da un punto di vista cronologico va rapportato al momento...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n.10927
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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 maggio 2016, n.10927

  Nel rito del lavoro l’atto di opposizione a decreto ingiuntivo proposto dall’opponente (che però ha la veste sostanziale di convenuto) deve avere il contenuto della memoria difensiva ai sensi dell’art. 416 c.p.c. e quindi l’opponente deve compiere tutte le attività ivi previste, a pena di decadenza; pertanto, egli è tenuto a proporre con l’opposizione...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 maggio 2016, n. 10342
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 maggio 2016, n. 10342

In tema di infortuni sul lavoro ricade sul lavoratore, il quale lamenta di aver subito un danno a causa dell’attività lavorativa svolta, l’onere di dimostrare non solo il danno lamentato, ma anche la nocività dell’ambiente di lavoro ed il nesso causale fra tali circostanze Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 19 maggio 2016, n....

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 maggio 2016, n. 10252
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 maggio 2016, n. 10252

In base al fondamentale ed inderogabile principio dell’immutabilità delle ragioni del recesso, il datore di lavoro non ha l’onere di specificare dettagliatamente le giornate di assenza del dipendente ma se lo fa (come nel caso in esame visto che nella lettera di recesso era stato allegato un prospetto indicante le assenze effettuate) non può poi,...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 maggio 2016, n. 9904.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 maggio 2016, n. 9904.

Il lavoratore non è licenziabile sulla supposta irregolarità della timbratura del badge quando il sistema stesso sia poco affidabile e preveda come nel caso concreto la rilevazione del cartellino a meno di 3 metri dal lettore Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 13 maggio 2016, n. 9904 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 maggio 2016, n. 9899
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 maggio 2016, n. 9899

Riconosciuto il risarcimento del dipendente di banca per il danno biologico provocatogli a causa dell’emarginazione lavorativa in cui il prestatore si era venuto a trovare Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 13 maggio 2016, n. 9899 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...