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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 7 giugno 2012, n.22037. In tema di nesso causale, il giudice di merito deve formulare giudizi sulla scorta di generalizzazioni causali congiunte con l’analisi delle contingenze fattuali proprie della fattispecie concreta.

La massima In tema di nesso causale, il giudice di merito deve formulare giudizi sulla scorta di generalizzazioni causali congiunte con l’analisi delle contingenze fattuali proprie della fattispecie concreta. Ne consegue che la motivazione deve ritenersi esente da vizi, e,dunque, sussistente il nesso causale tra la condotta e l’evento, quando sulla base di una legge...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 15 giugno 2012, n. 9915. In tema di revocazione della donazione

Le massime 1. In tema di revocazione della donazione, la personalità dell’azione sussiste non solo in relazione alla determinazione ad agire, ma anche nella valutazione del presupposto che ex lege consente di agire. 2. La determinazione ad agire in revocatoria, essendo un potere di natura personale, esorbita dal novero di quelli attribuiti in forza di...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 giugno 2012, n.9548. In tema di contraffazione di brevetto per equivalenza

Le massime 1. In tema di contraffazione di brevetto per equivalenza, al fine di valutare se la realizzazione contestata possa considerarsi equivalente a quella brevettata, sì da costituirne una contraffazione, occorre accertare se, nel permettere di raggiungere il medesimo risultato finale, essa presenti carattere di originalità, offrendo una risposta non banale, né ripetitiva della precedente,...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 8 giugno 2012, n. 22225. Non può configurarsi una responsabilità penale per l’acquirente finale di cose in relazione alle quali siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale

La massima Non può configurarsi una responsabilità penale per l’acquirente finale di cose in relazione alle quali siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà industriale SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE PENALI Sentenza  8 giugno 2012, n. 22225   Ritenuto in fatto 1. Il...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 giugno 2012 n. 9546. Il genitore collocatario non può introdurre il figlio alla nuova fede religiosa alla quale ha aderito

  Corte di cassazione – Sezione I civile – Sentenza 12 giugno 2012 n. 9546. Il genitore collocatario non può introdurre il figlio alla nuova fede religiosa alla quale ha aderito Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 giugno 2012 n. 9546 Lo ha stabilito la Cassazione con...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 01 giugno 2012, n. 8862. Oltre all’addebito della separazione è possibile la condanna al risarcimento dei danni non patrimoniali in favore della moglie

Suprema Corte di Cassazione Sezione Prima Sentenza del 01 giugno 2012, n. 8862 Svolgimento del processo Il Tribunale di Macerata, con sentenza in data 16-26 marzo 2009, pronunciava la separazione giudiziale ore tra i coniugi F.L. e B.C., con addebito al marito, assegnando la casa coniugale alla moglie e disponendo l’affidamento congiunto delle figlie minori...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 giugno 2012, n.9437. In caso di danno per le lesioni riportate a seguito di una caduta da un allievo, minore di età, di una scuola di sci

Le massime 1. In caso di danno per le lesioni riportate a seguito di una caduta da un allievo, minore di età, di una scuola di sci, l’iscrizione e l’ammissione del medesimo al corso determina la nascita di un vincolo contrattuale che fa sorgere a carico della scuola l’obbligo di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 8 giugno 2012, n.9371. L’esigenza di preservare l’habitat domestico, inteso come il centro degli affetti, degli interessi e delle consuetudini in cui si esprime e si articola la vita familiare, costituente la ragione dell’applicazione dell’istituto dell’assegnazione della casa familiare, viene meno ove tale presupposto sia carente, per essersi i figli già sradicati dal luogo in cui si svolgeva la esistenza della famiglia.

La massima L’esigenza di preservare l’habitat domestico, inteso come il centro degli affetti, degli interessi e delle consuetudini in cui si esprime e si articola la vita familiare, costituente la ragione dell’applicazione dell’istituto dell’assegnazione della casa familiare, viene meno ove tale presupposto sia carente, per essersi i figli già sradicati dal luogo in cui si...