Il testo integrale [1] Quando il giustificato motivo oggettivo si identifica nella generica esigenza di riduzione di personale omogeneo e fungibile, non sono utilizzabili né il normale criterio della posizione lavorativa da sopprimere in quanto non più necessaria, né il criterio della impossibilità di repechage, in quanto tutte le posizioni lavorative sono equivalenti e tutti...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 ottobre 2013, n. 23892. La legge sull’adozione non intende sanzionare il comportamento dei genitori, ma si ispira alla tutela esclusiva dell’interesse del minore. Può condividersi l’affermazione per cui il minore stesso non può essere allontanato sempre e comunque dalla sua famiglia di origine, pur in presenza di gravi situazioni a rischio dei genitori, quali malattie mentali o tossicodipendenze; la permanenza o il ritorno del fanciullo in famiglia può peraltro verificarsi solo a condizione che tali situazioni siano risolvibili in tempi compatibili con quelli di crescita del minore oppure quando vi siano parenti che già abbiano assunto con lui rapporti significativi, in grado di svolgere una funzione genitoriale vicariante ed assicurare al minore stesso le condizioni morali e materiali per garantirgli un percorso di sviluppo corretto, sereno ed equilibrato
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 22 ottobre 2013, n. 23892 Svolgimento del processo Con sentenza in data 3/02/2011, il Tribunale per i Minorenni di Torino dichiarava lo stato di adottabilità del minore F.D.B. . Avverso tale sentenza ricorrevano in appello, con separati ricorsi, la madre del minore, A.I. , la nonna paterna, M.M....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 ottobre 2013, n. 23955. Le spese seguono la soccombenza si applica anche alla volontaria giurisdizione
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 22 ottobre 2013, n. 23955 Svolgimento del processo M..S. , partecipante al condominio (omissis) , propone ricorso per cassazione avverso il decreto emesso in data 8.3.2007, col quale la Corte d’appello di Messina ha rigettato il reclamo contro il provvedimento del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, che...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 ottobre 2013, n. 5000. Gli accordi integrativi del contenuto discrezionale di provvedimenti non sono negozi di diritto privato, bensì contratti ad oggetto pubblico per i quali sussiste la giurisdizione esclusiva del Giudice amministrativo ai sensi art. 133, comma 1, lett. a), punto 2, c.p.a. (già art. 11, comma 5, della l. n. 241/1990)
La massima 1. Gli accordi integrativi del contenuto discrezionale di provvedimenti non sono negozi di diritto privato, bensì contratti ad oggetto pubblico per i quali sussiste la giurisdizione esclusiva del Giudice amministrativo ai sensi art. 133, comma 1, lett. a), punto 2, c.p.a. (già art. 11, comma 5, della l. n. 241/1990). Detti accordi costituiscono...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 10 ottobre 2013, n. 41831. In caso di impresa di rilevanti dimensioni e con numerosi cantieri in attività in diversi luoghi, al titolare di una posizione di garanzia è consentito trasferire, con atto scritto di delega espresso, inequivoco e certo, obblighi e compiti che alla stessa posizione ineriscono ad altro soggetto, non solo tecnicamente capace ed in possesso delle necessarie cognizioni tecniche, ma anche dotato dei relativi poteri decisionali e di intervento
La massima In caso di impresa di rilevanti dimensioni e con numerosi cantieri in attività in diversi luoghi, al titolare di una posizione di garanzia è consentito trasferire, con atto scritto di delega espresso, inequivoco e certo, obblighi e compiti che alla stessa posizione ineriscono ad altro soggetto, non solo tecnicamente capace ed in possesso...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 ottobre 2013, n. 23923. Opposizione a decreto ingiuntivo. L’omessa produzione della copia notificata del decreto ingiuntivo non è causa di improcedibilità dell’opposizione
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 ottobre 2013, n. 23923 Svolgimento del processo Con sentenza in data 01.11.1993, il Tribunale di Velletri dichiarava inammissibile l’opposizione proposta da A..M. avverso il decreto ingiuntivo di pagamento della somma di L. 7.259.000 emesso ad istanza della s.a.s. C.E.D. ’90 a titolo di corrispettivo di servizi di...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 ottobre 2013, n. 23792. L’iscrizione erronea dell’atto di citazione in riassunzione come nuovo procedimento, costituisce mera irregolarità, sicuramente non sanzionata da nullità, e men che meno estensibile all’intero procedimento
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 21 ottobre 2013, n. 23792 Svolgimento del processo Con citazione notificata in data 11-9-2003, S.C. conveniva in giudizio, davanti alla Corte d’Appello di Bari, la moglie M.R.A. , chiedendo che fosse dichiarata efficace nello Stato la sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio concordatario tra le parti, per incapacità...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 ottobre 2013, n. 42817. L’inammissibilità o la revoca della costituzione di parte civile, prevista nel caso in cui l’azione sia promossa anche davanti al giudice civile, si produce soltanto quando sussista piena coincidenza tra le due domande (in sede penale e in sede civile), essendo la stessa finalizzata ad impedire la duplicazione di giudicati (o di giudicati contrastanti)
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 ottobre 2013, n. 42817 Fatto e diritto 1. La Corte di Appello di Napoli con la sentenza indicata in epigrafe ha confermato la decisione, impugnata dall’imputato, pronunciata il 26.3.2007 dal Tribunale di Napoli, con la quale all’esito di giudizio ordinario P..O. è stato riconosciuto colpevole del reato...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 43225 del 22 ottobre 2013. Si deve provare il contatto fisico con il paziente per la condanna in danno dell’imputato per aver svolto abusivamente attività in professionali riservate al medico dentista
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 43225 del 22 ottobre 2013 RITENUT0 IN FATTO 1. La Corte d’appello di Milano con sentenza del 20/12/2012 ha respinto I l’appello proposto da L. M. avverso il provvedimento con il quale il Tribunale di quella città il 26/02!2009 aveva affermato la sua responsabilità per il reato...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 settembre 2013 n. 43143. In tema di spese processuali, non risultando ancora emanato il decreto di cui al comma 6 dell’art. 13 l.. n. 247 del 2012, cui è devoluta la determinazione della misura massima per il rimborso delle spese forfettarie, la disposizione di cui al comma 10 dei medesimo articolo 13 – che reintroduce la previsione del rimborso delle predette spese, in passato denominate “spese generali” -, deve ritenersi allo stato in concreto non operante.
Il testo integrale [1] In tema di spese processuali, agli effetti dell’art. 41 del d.m. 20 luglio 2012, n. 140, il quale ha dato attuazione all’art. 9, secondo comma, del d.l. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito in legge 24 marzo 2012, n. 27, i nuovi parametri, cui devono essere commisurati i compensi dei...